Va' dove ti porta il cuore.....
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....e il cuore questa volta ci porta nella valle dei Campelli.....in quel di Schilpario....un posto che io e Mauro amiamo molto e che non manchiamo di visitare almeno una volta l'anno, soprattutto d'inverno.
Arriviamo in località "I Fondi" verso le 9:30 e scopriamo che non si può più parcheggiare lungo la strada, così siamo obbligati a lasciare l'auto in un parcheggio più in basso e dal fondo ghiacciato come non mai, al "modico" costo di 5 €.
Di gente....poca.....
Sarà per questo???
Imbocchiamo la stradina ben tracciata dal passaggio delle motoslitte che, per fortuna, oggi sembrano assenti, così come assenti sono gli scialpinisti, sempre così numerosi in passato.
Solo ciaspolatori.....
Gli unici a non avere le ciaspole ai piedi siamo noi, ma del resto si cammina bene anche con i soli scarponi....se si aggirano i tratti ghiacciati....
Presto ci addentriamo nel bosco e mentre procediamo....i pensieri vagano liberi, folli, inarrestabili.....a volte quelli negativi prendono il sopravvento e faccio fatica a "rintuzzarli"
Anche per Mauro è così....lo so....
Ma non appena arriviamo nei pressi del Rifugio Bagozza lo sguardo spazia e corre libero tutt'intorno, assorbendo le luci....i colori....l'aria di questo posto così magico....sempre!
Non finiamo mai di meravigliarci io e Mauro di tanta bellezza e del suo effetto terapeutico sui nostri spiriti....
Mentre saliamo incontriamo il bizzarro gestore del Rifugio Bagozza di ritorno dalla quotidiana scialpinistica sul Campioncino....ci riconosce....si ferma....e scambiamo quattro chiacchiere con lui....sempre allegro!
Arrivati nei pressi della Malga Campelli decidiamo di procedere fino all'omonimo Passo, seguendo il tracciato più ripido, ma più diretto, che ci obbliga a calzare le ciaspole.
Dopo il Passo....ancora avanti....per vedere dove si trova il Rifugio Campione, indicato da diversi cartelli, ma che non abbiamo mai raggiunto.
Dopo una quindicina di minuti, dietro una curva, lo vediamo....proprio dove una volta sorgeva una malga.
Entriamo....e troviamo un tavolo libero e un piatto di invitante e fumante polenta che ci aspetta.
Non possiamo mancare all'appuntamento e ne approfittiamo.....
Sono quasi le 2:00 quando decidiamo di ripartire, non c'è quasi più nessuno in giro e noi ci godiamo una discesa "in solitaria" che ci fa apprezzare ancora di più questo posto straordinario!
Arriviamo in località "I Fondi" verso le 9:30 e scopriamo che non si può più parcheggiare lungo la strada, così siamo obbligati a lasciare l'auto in un parcheggio più in basso e dal fondo ghiacciato come non mai, al "modico" costo di 5 €.
Di gente....poca.....
Sarà per questo???
Imbocchiamo la stradina ben tracciata dal passaggio delle motoslitte che, per fortuna, oggi sembrano assenti, così come assenti sono gli scialpinisti, sempre così numerosi in passato.
Solo ciaspolatori.....
Gli unici a non avere le ciaspole ai piedi siamo noi, ma del resto si cammina bene anche con i soli scarponi....se si aggirano i tratti ghiacciati....
Presto ci addentriamo nel bosco e mentre procediamo....i pensieri vagano liberi, folli, inarrestabili.....a volte quelli negativi prendono il sopravvento e faccio fatica a "rintuzzarli"
Anche per Mauro è così....lo so....
Ma non appena arriviamo nei pressi del Rifugio Bagozza lo sguardo spazia e corre libero tutt'intorno, assorbendo le luci....i colori....l'aria di questo posto così magico....sempre!
Non finiamo mai di meravigliarci io e Mauro di tanta bellezza e del suo effetto terapeutico sui nostri spiriti....
Mentre saliamo incontriamo il bizzarro gestore del Rifugio Bagozza di ritorno dalla quotidiana scialpinistica sul Campioncino....ci riconosce....si ferma....e scambiamo quattro chiacchiere con lui....sempre allegro!
Arrivati nei pressi della Malga Campelli decidiamo di procedere fino all'omonimo Passo, seguendo il tracciato più ripido, ma più diretto, che ci obbliga a calzare le ciaspole.
Dopo il Passo....ancora avanti....per vedere dove si trova il Rifugio Campione, indicato da diversi cartelli, ma che non abbiamo mai raggiunto.
Dopo una quindicina di minuti, dietro una curva, lo vediamo....proprio dove una volta sorgeva una malga.
Entriamo....e troviamo un tavolo libero e un piatto di invitante e fumante polenta che ci aspetta.
Non possiamo mancare all'appuntamento e ne approfittiamo.....
Sono quasi le 2:00 quando decidiamo di ripartire, non c'è quasi più nessuno in giro e noi ci godiamo una discesa "in solitaria" che ci fa apprezzare ancora di più questo posto straordinario!
Tourengänger:
patripoli

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