Poncione di Braga
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Vacchegggiornata oggi.
Ultimamente il numero sette sembra portare buono per le uscite di scialpinismo. Infatti, dopo il bel esordio di questo ultimo weekend con


Dopo averlo proposto quasi ogni volta nelle ultime due settimane, oggi è giunto il momento di affrontare il Poncione di Braga. La giornata è stupenda, un cielo azzurro infinito e temperature “imbarazzanti” per la stagione ci accolgono da subito alla partenza da Pian di Peccia. Pochissimi minuti di portage e poi una buona traccia continua che ci porta in sù senza problemi. Ognuno prende il suo ritmo e ogni tanto ci si ferma per ricompattare il gruppo.
Ad ogni sosta Mister Ticino ci illustra le cime che si vedono all’orizzonte e oggi sono davvero tante e già ognuno di noi progetta nuove salite. Continuiamo a salire di buon ritmo, Ciolly prende una variante per salire dalla cresta opposta mentre noi seguiamo la via normale.
Oggi si riesce ad arrivare sci ai piedi ad una cinquantina di metri dalla vetta e le vecchie pedate ci permettono anche di non calzare i ramponi.
In vetta ...... uno spettacolo ...... si vede tutto e la temperatura gradevole ci lascia spazio per goderci questo momento.
Tornati agli sci, affrontiamo la discesa e, sorpresa, troviamo la neve molto meglio di quel che pensavamo visto il vento dei giorni scorsi: il vento ha lisciato i dossi e il sole ha scaldato il giusto per trovare buone condizioni. Poi i vecchi passaggi nel bosco ci permettono di non aver troppi problemi anche in questo tratto e felici come dei bambini torniamo alla macchina.
tapio: Io che spesso vado in giro da solo, estate o inverno che sia, probabilmente non ho la giusta percezione di cosa si intenda per “forza del gruppo”. Questa è una di quelle uscite in cui torno ad intuire il significato di questa espressione. Se poi il gruppo è “forte di suo”, come in questo caso, il concetto diventa ancora più pregno di contenuti. Intendiamoci, non è che la guida CAS del Gabuzzi sia la Bibbia; però gli autori ne sanno senz’altro più di me e di molti altri in fatto di montagna. Ebbene, lì si danno sei ore per la tratta Piano di Peccia - Poncione di Braga. È vero che ne abbiamo risparmiato un breve tratto iniziale (quanto sarà stato? dieci minuti? un quarto d’ora? …non di più). Ma senza la predetta “forza del gruppo” non ci sarei mai arrivato in poco più di quattro ore. Meno che in estiva, come si può ben verificare nel mio vecchio rapporto sul Poncione di Braga (quando, invero, il tragitto era stato un po’ meno diretto). Orbene, di solito non guardo l’orologio e “la tempistica” non è certo – per me - un concetto di quelli basilari in tema di montagna: tutto questo cappello è qui solo per sottolineare l’importanza dei giusti soci. E oggi erano senz’altro “giusti”. Tutti quanti.
La zona per me è una di quelle “mitiche” delle Alpi Ticinesi. Molte visite estive, ma nessuna invernale. È per questo che quando il Poge la butta sul piatto vado in fibrillazione. Passare sotto il Castello, sotto la Rossa, a fianco del Pulpito… con la neve… ma perché non ci ho mai pensato, prima?
La realtà sarà ancora più bella dell’immaginazione, l’uscita da segnare con l’evidenziatore sul calendario: sul Poncione in una delle più belle giornate di tutto l’inverno…! Grazie a tutti i soci odierni e in particolare a Poge per aver preparato questo piatto ricco.
ciolly: Cos'altro aggiungere? Un ritorno al Poncione... c'ero già stato una decina di anni fa, ma di quella volta ho solo il ricordo di una giornata grigia e ventosa che non mi ha permesso minimamente di gustare questo splendido angolo ticinese... volevo ritornarci, ma solo con condizioni meteo sicure e possibilmente in ottima compagnia...
Ecco che l'invito giusto ha coronato il tutto...
...il 7 fa la forza... giornata da ricordare...!!!
...un saluto a tutta la compagnia... come dice Roby...
Ciao Amis!
Kommentare (18)