Un luuunnngggooo giro per il Monte Pora 1880 m
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Marco……dai un’occhiata al giro che mi piacerebbe fare domani!
Ho cercato di fare le cose per bene, ricerca dei tempi soprattutto. Con i tempi del primo giro non ci siamo, limiamo un po’…anche con il secondo siamo al limite ma, penso, possiamo fermarci prima. Non ho fatto i conti però con gli aggregati dell’ultimo momento, Poge e il suo compare Vincenzo che, quando si dice potremmo arrivare fino a là, diventa andremo fino a là…sai che bello il tramonto sul lago!!! Beh per nostra fortuna al tramonto non eravamo ancora sul Pora!!!!
Partiamo da Onore, dove la cosa più complicata è trovare il sentiero Flavio Tasca, anzi a dire il vero sarà più complicato ritrovare la macchina al ritorno! Dopo aver girato in macchina, chiesto a un passante, controllato la cartina, tiriamo fuori il GPS che miracolosamente indica, con tanto di nome, il fantomatico itinerario Flavio Tasca. Inizia accanto al torrente Volpera, poche indicazioni. E’ una sterrata, cementata, sentiero, un miscuglio di tutto. Passiamo sotto il Monte Trifone, dove facciamo un unico tentativo per salirlo, siamo pochi metri sotto ma è tutto bosco fitto, non sembra una cima importante, fatichiamo a farlo capire a Vincenzo ma alla fine si convince, un unico tentativo e desistiamo, il Monte Torrione, però non sfugge.
Raggiunto il Colle San Fermo andiamo a sx lungo il periplo della Colombina, incontrando poco dopo la deviazione a dx per la croce, 30 minuti. Il sentiero la prende un po’ larga ma ciò permette di percorrere la facile cresta che regala un bellissimo panorama sul lago d’Iseo. Dopo una breve sosta scendiamo ripidamente sul versante opposto e raggiunto nuovamente il periplo della Colombina svoltiamo a sx. Continuiamo a scendere fino a incrociare il sentiero per Bossico. Svoltiamo ancora a sx e con numerosi sali scendi arriviamo in località Fontana Fredda. I tempi non mi tornano, ci stiamo mettendo troppo, e a Fontana Fredda i cartelli indicano ancora 45 minuti per il Forcellino e 1,15 al Rifugio Magnolini. Ok, abbiamo fatto qualcosa di diverso da quello che pensavo, mi sa che ci siamo giocati il Monte Pora provo a dire…illusa…eppure dovrei conoscere i miei polli!!!!
Proseguiamo senza fare una piega, a parte i continui accidenti che Vincenzo continua a mandare a un motociclista che, sembra se la sia presa proprio con noi, continuando a superarci e tornando indietro, beh Vincenzo senza troppi mezzi termini gliene ha tirate dietro un po’ e ora la paghiamo….
Dimezziamo i tempi, o i tempi erano sbagliati ma, di fatto, in poco più di mezz’ora siamo al rifugio Magnolini e in 1,30 h sul Monte Pora!
A parte il panorama il Monte Pora è a dir poco bruttino tra impianti e antenne. Scendiamo al rifugio sottostante dove dei bellissimi tavoloni ci accolgono per il velocissimo pranzo.
Risaliamo quindi al rifugio Magnolini e poi giù al Forcellino. La discesa dal Magnolini è la cosa più pericolosa della giornata. I prati sono completamente rovinati dal passaggio delle moto e grazie alla neve sciolta si cammina nel fango e stare in piedi è un vero gioco di equilibrio e poi sento dire che bisogna avere comprensione per i motociclisti (lettera sulla rivista del Cai). Già le MTB, rovinano i sentieri, scavando solchi e scoprendo le radici degli alberi, figuriamoci le moto, per non parlare poi di rumore e inquinamento!
Raggiunto il Forcellino prendiamo il sentiero diretto per Onore anch’esso rovinato dalle moto. In alcuni punti siamo costretti a camminare come le modelle in passerella tanto il sentiero è stato scavato e sarebbe stato un bel sentiero soprattutto la parte che assomiglia tanto a un canyon. Raggiungiamo la sterrata e mentre la luce cala pian piano anche Onore. I nostri GPS-muniti fanno i pigri e non controllano dov'è l’auto, facciamo così un tour gratuito tra le case di Onore e quando ormai è buio pesto siamo all’auto!
Poge:
Diciamo che l'abbiamo presa larga ...
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