Ghiridone (Traverse E-N)
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L' idea e' di sgambare - su, in alto - dove l' aria e' limpida e tranquilla - non c'e un filo di vento... sono venuto per vedere il lago ed ho trovato il mare. A special WE.
Sul Limidario oggettivamente c'e poco da dire. Ma soggettivamente...
Parto sabato ore 18 (si e' tardi per andar per monti - meglio tardi che mai) e in 1.15h sono Al Legn in capanna - la frontale per salire non la uso, il sentiero si vede a malapena, ma l occhio umano si adatta. Trovo 5 gia' co-inquilini e al chiaror delle frontali preparo una minestrina con le letterine. Faccio amicizia con un solista di Zugo - troviamo che abbiamo una conoscenza in comune - small world.
Ore 5.00am ora invernale pseudo reveille - non ho quasi chiuso occhio, strano - colazione, tea cooking e poi fuori.
Tante stelle quante non possiamo immaginare...
Il mio pensiero spazia sopra al mare e alle isole del Sud che nere si stagliano.. mentre m'immagino lisci seracchi sul set di un capolavoro...
Passo piu' di un ora a fotografare e assorbo la nuova energia che la nostra stella ci porta - sono consapevole e sorrido... e sorrido ancor piu' sul Fumadiga... energetico mi incammino verso il Limi, vedo il canale... d' inverno forse... con gli sci... forse...
Dalla vetta la vista e' spaziale. Faccio una lunga pausa sotto le bandiere tibetane e i mantra si disperdono lontani.
Proseguo rimanendo sempre in cresta - a destra il baratro - su giu su giu, a S ampi pendii erbosi al sole, a N solo fuggenti placche che si tuffano in un mare di bianco.., il mondo al contrario. Poveri umani laggiu', al buio. La cresta integrale e' interamente percorribile su tracce di sentiero e non supera il T3.
La discesa diretta da p2136 sulla bocchetta di Fornale invece un bel T5, evitabile molto semplicemente a S mantenendosi su sentiero oppure la mia variante da p 2136 mediante un canalone franoso (T4).
Dalla bocchetta di Fornale la discesa in ambiente spettacolare e solitario. Giu giu, per esile sentiero su pietraia, poi sfruttamdo il letto di un ruscello e sempre ben marcato. Poi il soffice tuffo sotto. Il terreno e' fradicio ed occorre prudenza - qualche passaggio attrezzato con catene.
Ben presto la nebbia si dilegua dando spazio ad uno spettacolo autunnale unico - migliaia di colori in rosso - giallo e sopra le severe pareti N del Limi... alte cascate e pozze invitanti ad un ritorno meno solitario.
Arrivo a Palagnedra - la piazza la fontana - l acqua e' cosi buona - di fronte la S del Ruscada e le sue leggi universali, poi giu ancora verso la diga e su alla stazione FART international di Palagnedra...
note:
il tempo indicato include ampie pause.
tempo netto in movimento 7.30h ca.
Sul Limidario oggettivamente c'e poco da dire. Ma soggettivamente...
Parto sabato ore 18 (si e' tardi per andar per monti - meglio tardi che mai) e in 1.15h sono Al Legn in capanna - la frontale per salire non la uso, il sentiero si vede a malapena, ma l occhio umano si adatta. Trovo 5 gia' co-inquilini e al chiaror delle frontali preparo una minestrina con le letterine. Faccio amicizia con un solista di Zugo - troviamo che abbiamo una conoscenza in comune - small world.
Ore 5.00am ora invernale pseudo reveille - non ho quasi chiuso occhio, strano - colazione, tea cooking e poi fuori.
Tante stelle quante non possiamo immaginare...
Il mio pensiero spazia sopra al mare e alle isole del Sud che nere si stagliano.. mentre m'immagino lisci seracchi sul set di un capolavoro...
Passo piu' di un ora a fotografare e assorbo la nuova energia che la nostra stella ci porta - sono consapevole e sorrido... e sorrido ancor piu' sul Fumadiga... energetico mi incammino verso il Limi, vedo il canale... d' inverno forse... con gli sci... forse...
Dalla vetta la vista e' spaziale. Faccio una lunga pausa sotto le bandiere tibetane e i mantra si disperdono lontani.
Proseguo rimanendo sempre in cresta - a destra il baratro - su giu su giu, a S ampi pendii erbosi al sole, a N solo fuggenti placche che si tuffano in un mare di bianco.., il mondo al contrario. Poveri umani laggiu', al buio. La cresta integrale e' interamente percorribile su tracce di sentiero e non supera il T3.
La discesa diretta da p2136 sulla bocchetta di Fornale invece un bel T5, evitabile molto semplicemente a S mantenendosi su sentiero oppure la mia variante da p 2136 mediante un canalone franoso (T4).
Dalla bocchetta di Fornale la discesa in ambiente spettacolare e solitario. Giu giu, per esile sentiero su pietraia, poi sfruttamdo il letto di un ruscello e sempre ben marcato. Poi il soffice tuffo sotto. Il terreno e' fradicio ed occorre prudenza - qualche passaggio attrezzato con catene.
Ben presto la nebbia si dilegua dando spazio ad uno spettacolo autunnale unico - migliaia di colori in rosso - giallo e sopra le severe pareti N del Limi... alte cascate e pozze invitanti ad un ritorno meno solitario.
Arrivo a Palagnedra - la piazza la fontana - l acqua e' cosi buona - di fronte la S del Ruscada e le sue leggi universali, poi giu ancora verso la diga e su alla stazione FART international di Palagnedra...
note:
il tempo indicato include ampie pause.
tempo netto in movimento 7.30h ca.
Tourengänger:
MicheleK

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Kommentare (10)