Corno di Canzo Orientale
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Il mio programma per oggi era di percorrere il secondo facile tratto della Ferrata 30° OSA, dal Corno Rat al Corno Orientale.
Il tempo oggi non è molto bello, le cime sono nascoste da nubi basse, ma non fa freddo.
Salgo da Valmadrera a San Tomaso e qui prendo il sentiero per l'Acqua del Fo, fino al bivio per il Corno Rat.
Qui prendo a destra il sentiero N° 8 che risale la cresta del Corno Orientale.
Raggiunto il sentiero proveniente dalla parte difficile della ferrata proseguo fino ad incrociare il sentiero proveniente dalla Fonte di Sambrosera per l'Acqua del Fo.
Proseguo diritto per il N° 8 che sale ripido; vengo raggiunto e superato da un ragazzo che sta percorrendo tutta la ferrata.
Arrivo al primo tratto attrezzato; avevo il dubbio se lo avevo già percorso, ma vedendolo mi rendo conto che non lo avevo ancora fatto.
Infilo imbragatura e set da ferrata e salgo.
È una facile arrampicata, la roccia è asciutta ma fredda, salgo con cautela anche per la presenza di foglie e per la notevole distanza tra i fissaggi della catena, che non dà molto affidamento in caso di caduta.
Sono pochi minuti, ma bastano per raffreddarmi le mani e dover mettere i guanti.
Si prosegue lungo la cresta in parte rocciosa, dove si devono spesso usare le mani, ma senza difficoltà.
Arrivo al secondo tratto attrezzato. Questo lo avevo già fatto in passato.
Da alcuni minuti sta piovigginando; la roccia è ancora asciutta, ma essendo solo preferisco non arrischiarmi sulla ferrata, essendoci anche un tratto molto esposto.
Decido di prendere il sentiero che aggira il Corno sulla sinistra, affrettandomi perché questo sentiero non è molto bello da percorrere quando è bagnato.
Arrivo sulla cima del Corno Orientale, 2 ore e 45 minuti; nel frattempo ha smesso di piovigginare, la roccia non si è neanche bagnata.
Qui ritrovo il ferratista incontrato in salita; se ci fossimo incontrati nel punto giusto!!!
Sosta per il pranzo.
I Corni sono avvolti dalle nubi; il paesaggio con la nebbia lo trovo sempre affascinante, purché non crei disagi o pericoli.
Mi avvio al Rifugio SEV, per un cappuccino che accompagna i biscotti che ho preparato ieri.
I Corni sono usciti dalle nubi; mi avvio alla Forcella dei Corni, nella speranza di poter salire almeno un Corno, ma insieme a me giungono altre nubi.
Non ho voglia di salire nella nebbia, anche se ne conosco ogni sasso, per cui decido di fare un'altra sosta alla Terzalpe, per gustarmi i loro ottimi formaggi.
Quindi discesa alla stazione di Canzo.
L'escursione di oggi non è andata proprio come speravo, ma almeno ho colmato una piccola lacuna nella conoscenza del sentieri della zona.
Alla prossima
Ciao
Stefano
Il tempo oggi non è molto bello, le cime sono nascoste da nubi basse, ma non fa freddo.
Salgo da Valmadrera a San Tomaso e qui prendo il sentiero per l'Acqua del Fo, fino al bivio per il Corno Rat.
Qui prendo a destra il sentiero N° 8 che risale la cresta del Corno Orientale.
Raggiunto il sentiero proveniente dalla parte difficile della ferrata proseguo fino ad incrociare il sentiero proveniente dalla Fonte di Sambrosera per l'Acqua del Fo.
Proseguo diritto per il N° 8 che sale ripido; vengo raggiunto e superato da un ragazzo che sta percorrendo tutta la ferrata.
Arrivo al primo tratto attrezzato; avevo il dubbio se lo avevo già percorso, ma vedendolo mi rendo conto che non lo avevo ancora fatto.
Infilo imbragatura e set da ferrata e salgo.
È una facile arrampicata, la roccia è asciutta ma fredda, salgo con cautela anche per la presenza di foglie e per la notevole distanza tra i fissaggi della catena, che non dà molto affidamento in caso di caduta.
Sono pochi minuti, ma bastano per raffreddarmi le mani e dover mettere i guanti.
Si prosegue lungo la cresta in parte rocciosa, dove si devono spesso usare le mani, ma senza difficoltà.
Arrivo al secondo tratto attrezzato. Questo lo avevo già fatto in passato.
Da alcuni minuti sta piovigginando; la roccia è ancora asciutta, ma essendo solo preferisco non arrischiarmi sulla ferrata, essendoci anche un tratto molto esposto.
Decido di prendere il sentiero che aggira il Corno sulla sinistra, affrettandomi perché questo sentiero non è molto bello da percorrere quando è bagnato.
Arrivo sulla cima del Corno Orientale, 2 ore e 45 minuti; nel frattempo ha smesso di piovigginare, la roccia non si è neanche bagnata.
Qui ritrovo il ferratista incontrato in salita; se ci fossimo incontrati nel punto giusto!!!
Sosta per il pranzo.
I Corni sono avvolti dalle nubi; il paesaggio con la nebbia lo trovo sempre affascinante, purché non crei disagi o pericoli.
Mi avvio al Rifugio SEV, per un cappuccino che accompagna i biscotti che ho preparato ieri.
I Corni sono usciti dalle nubi; mi avvio alla Forcella dei Corni, nella speranza di poter salire almeno un Corno, ma insieme a me giungono altre nubi.
Non ho voglia di salire nella nebbia, anche se ne conosco ogni sasso, per cui decido di fare un'altra sosta alla Terzalpe, per gustarmi i loro ottimi formaggi.
Quindi discesa alla stazione di Canzo.
L'escursione di oggi non è andata proprio come speravo, ma almeno ho colmato una piccola lacuna nella conoscenza del sentieri della zona.
Alla prossima
Ciao
Stefano
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stefano58

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