Autunno in Val Gabbio - Valgrande


Publiziert von atal , 22. Oktober 2014 um 23:42.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:18 Oktober 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 2100 m
Abstieg: 2300 m
Strecke:Colloro-Bocchetta Usciolo-Alpe Quagiui-Alpe Val Gabbio-In La Piana
Unterkunftmöglichkeiten:Bivacchi a In La Piana
Kartennummer:IGM Serie 25DB Foglio Cicogna Ed 1; IGM Serie M891 Foglio Premosello Chiovenda Ed. 4; CNS 285 Domodossola Ed. 2000; Carta Zanetti Parco Valgrande

Premessa
Andare in Valgrande ha qualcosa in comune con l'esperienza dell'apnea (e con la speleologia) perché il problema non è tanto entrarvi, quanto conservare una riserva di energie sufficiente per uscirne. E' per questo che, prima di insistere nel cercare percorsi privi di segnaletica, ho voluto completare la conoscenza dei sentieri ufficiali, che sono le vie di fuga da questo mondo incantato ma faticoso, in cui si può contare solo sulle proprie forze. Al di fuori dal percorso della traversata Malesco-Premosello (con la variante della Bocchetta di Vald, frequentata in virtù di un bivacco molto accogliente), le possibilità di essere soccorsi in caso di necessità, se ci si muove da soli, sono praticamente nulle. Scendendo dall'Usciolo in Val Gabbio ne ho avuto la conferma: non ho incontrato nessuno fino all'Alpe Val Gabbio. E dire che era un giornata splendida, in cui i 3 bivacchi In La Piana erano al completo.

Uno degli obiettivi di questa escursione era quello di cercare il sentiero che da Borgo delle Valli saliva all'Alpe Rondino, quindi ai Locc, quindi all'Oro delle Giavine, alpeggio che già avevo tentato di raggiungere dall'Alpe Quagiui il mese scorso. Al ritorno, prima di arrivare al Rio dei Locc, ho provato a cercare il sentiero che sale all'Alpe Rondino ma senza successo. Devo dire che si è trattato di un tentativo poco convinto perché, a quel punto, avevo capito che quasi tutte le forze di cui avrei ancora potuto disporre mi sarebbero servite semplicemente per uscire dalla Valgrande, ripercorrendo il sentiero segnalato fatto all'andata. E così mi sono limitato a 2 piccole deviazioni:
  1. circa 100 m di risalita della dorsale sopra Borgo delle Valli, senza sapere se impegnarmi per cercare il vecchio sentiero della tavoletta IGM o semplicemente un punto senza troppi alberi per scattare una bella foto, che non ho trovato;
  2. l'Alpe Valpiana, che non avevo visitato all'andata.

L'andata
Tralascio la descrizione dell'itinerario da Colloro a Quagiui perché ne ho già parlato in altre 2 relazioni recenti sempre su hikr. Segnalo solo che questa volta ho parcheggiato alla chiesa di Colloro perché in località Ponte c'è un cantiere all'opera. Poco male, perché poco dopo il ponte una macchina ha accostato e il conducente mi ha gentilmente offerto un passaggio fino al parcheggio riservato ai mezzi autorizzati, nei pressi dell'Alpe La Piana, a circa 950 m.
Dal parcheggio  in 1 ora ho raggiunto l'Alpe Stavelli e in altri 45' la Bocchetta dell'Usciolo (1860 m).
Sono quindi sceso all'Alpe Quagiui (1563 m, 26') e a Ca' di Gubitt (1513 m, 6'), l'alpeggio satellite situato sulla sx poco più in basso (2:17 dal parcheggio dell'Alpe La Piana), dove non ho resistito alla tentazione di dirigermi verso il torrente sulla sx alla ricerca di un fantomatico sentiero "basso" per l'Alpe Fornale. Dopo pochi minuti di ricerca infruttuosa mi sono incamminato verso il sentiero che scende in Valgrande. Da Ca' di Gubitt, si deve attraversare il pascolo verso dx. Ci sono dei segnavia ma sono poco visibili in questo tratto. Lasciato il ripiano prativo in vista dell'Alpe Cortevecchio (i cui rustici si vedono tra i larici, verso dx), il sentiero scende nel bosco e raggiunge il guado del Rio Quagiui (1380 m circa, 16' da Ca' di Gubitt). Da questo punto in poi ci si muove sempre sul lato sinistro delle valle principale. Dopo un punto panoramico in cui il sentiero si affaccia sulle cascate del Rio Fornale, ci si abbassa a guadare il Rio Fornale medesimo (15'). Dopo il guado il sentiero presenta un tornante che porta a risalire nella direzione opposta, quindi riprende con una successiva svolta la direzione più logica e scende fino ad arrivare al guado con il Rio delle Giavine, dove si trova il cartello dell'Alpe Valpiana (1265 m; 13' dal guado precedente), che da questo punto non è visibile: si trova sopra il sentiero principale, assediata da ortiche e rovi. In breve si arriva all'Alpe Borgo delle Valli (1115 m, 15' dal guado precedente; 1 ora da Ca' di Gubitt), caratterizzato da una vista sorprendentemente aperta verso il Pedum e la Bocchetta di Campo. Mi risulta che, fino a qualche anno fa, si potesse pernottare in una delle baite ma ormai il tetto è crollato. Rimane un bello spiazzo con tavolo e panche di pietra all'ombra di un grande faggio. Peccato solo che la vicinanza al fiume nel faccia un luogo molto umido, almeno in questa stagione.
Da Borgo delle Valli ci si abbassa al guado del Rio dei Locc (2' dall'Alpe), che ho attraversato a piedi nudi su lastre di pietra tigrata coperte da pochi centimetri di acqua, simili a quelle che si trovano sul Rio Biordo lungo il percorso che scende dall'Alpe Vald verso In La Piana. Dopo il guado il sentiero continua traversando nella faggeta. Ad un certo punto ci si affaccia su un canalone con alcuni alberi crollati, in corrispondenza ad un segno bianco e rosso su una roccia. Qui ci si deve abbassare nel canalone per una decina di metri anziché attraversare. Dove il pendio appiana, il sentiero riprende a traversare verso sx. Si giunge così al guado con il Rio del Ragozzale (38' dal guado del Rio dei Locc). Subito prima del torrente si intuisce sotto un tappeto di foglie la mulattiera che portava all'Alpe Scrivalone. Ho provato a seguire questa traccia per qualche minuto, in cui ho potuto ammirare le pozze cristalline del Rio Ragozzale e una bella cascata, oltre la quale le sponde diventano più ripide e il percorso meno evidente. Ritornato sul sentiero, ho attraversato il guado a piedi nudi e, in breve (3') sono arrivato al bivacco dell'Alpe Val Gabbio, inagibile per motivi di sicurezza. Dal bivacco si raggiunge il ponte sul Rio Val Gabbio (9'), dove passa il percorso della traversata da Malesco a Premosello. Dopo il ponte, il sentiero sale per circa 100 m di dislivello per poi perderli scendendo nella faggeta che precede l'Alpe In La Piana, dove mi sono fermato per pernottare (35' dal ponte Val Gabbio; 4:45 totali dal parcheggio dell'Alpe La Piana; calcolare circa 1 ora in più partendo da Colloro).
La tentazione di salire al Mottàc per ammirare da quell'osservatorio privilegiato i colori dell'autunno è stata forte ma quando ho sentito che avrei trovato il bivacco molto affollato ho lasciato perdere. Erano circa le 15:30 e non sapevo quanta gente sarebbe arrivata a In La Piana nelle ore successive!

Il ritorno
Il giorno dopo sono rientrato a Colloro seguendo il percorso dell'andata (5:45 totali, così suddivisi: 50' fino all'Alpe Val Gabbio, 1:40 fino a Borgo delle Valli, 3:00 fino a Quagiui, 3:35 alla bocchetta dell'Usciolo, 4:15 a Stavelli). Le deviazioni fatte sono quelle citate nella premessa.

PS: i tempi che ho indicato sono al netto delle soste, delle deviazioni dal sentiero principale e dei guadi.

Considerazioni finali
  1. A mio parere, tra i diversi sentieri ufficiali per uscire dalla Valgrande partendo da In La Piana, questo è il più faticoso e, non a caso, il meno frequentato.
  2. Per fare l'esperienza di certi percorsi in disuso all'interno della Valgrande credo che 2 giorni non siano sufficienti, perché 2 giorni servono solo per entrare e uscire seguendo uno dei percorsi segnalati

Tourengänger: atal


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Kommentare (5)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 23. Oktober 2014 um 08:45
Bello e benemerito il tuo lavoro...
A quando una relazione esaustiva sull'Arca?
Ciao e grazie
Daniele

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Oktober 2014 um 12:19
Grazie Daniele. Il weekend appena trascorso avrei tentato di raggiungere l'Arca, se solo nei giorni precedenti non avesse piovuto così tanto. A giudicare dai guadi della Val Gabbio, direi che ho fatto bene.

danicomo hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Oktober 2014 um 14:26
Aspetto, allora, di leggerti....
Daniele

Max64 hat gesagt:
Gesendet am 23. Oktober 2014 um 10:28
Ero anch'io a in la Piana
in quale dei tre bivacchi eri
magari ci siamo anche parlati
ciao
Max

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Oktober 2014 um 12:22
Max, io ero nel bivacco più grande. Andrea


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