Una bella sinfonia con Amadeus... sulla Punta Telegrafo!
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Ci vediamo a Caprino Veronese, sono le 8, colazione e partiamo salendo fino al rifugio Novezza, poi prendiamo la strada "Graziani", due Km e parcheggiamo; da quì parte il 652, saliamo con Olmo che fà il battistrada, il sentiero si snoda su un lungo traverso, prima nel bosco poi diventa impervio su roccette contornati da mughi,unica nota : il tempo, il sole fà capolino ora c'è, ora non c'è, nuvole salgono e poi "evaporano" e anche noi saliamo "evaporando" sudore e umidità.
Ora siamo all' intersezione con il 651, pieghiamo a sx e saliamo l'ultimo contrafforte, poi ci accoglie la forcella con la vista "al di là del muro", rifugio Telegrafo e cima omonima, ma ora lascio la penna al socio.....

Come avrete già capito, oggi sono orfano della Patrigang , ma per sentirmi meno solo in questa escursione sul Baldo, contatto Amadeus , che coraggiosamente accetta il mio invito ed ora eccoci qua…
Il M. Baldo, per me è una novità, su questa grande catena montuosa non c’ho messo mai piede, tranne tantissimi anni fa quando da Malcesine presi la funivia per evitare fatiche… ero giovane e ancora un po’ cojone. Eh eh
Come giustamente ha scritto Alex, partiamo dal bivio per il 652, e con discreta pendenza guadagnamo quota; il tempo non è dei migliori ma almeno non piove, e questa di per sé è già una buona notizia visto il tempo in Lombardia! Si cammina sempre su un comodo sentiero che in brevi tratti si fa dolce, il fondo è di terra con roccette affioranti, e la grande umidità di oggi lo rende un po’ insidioso, quindi procediamo con attenzione… qua se si scivola bye bye cocige!
Dopo aver fatto un pezzo di sentiero da classificare T3 per la sua ripidità (ci si deve attaccare qua e la con le mani), sbuchiamo in prossimità del bivio con il 651, il Sole fa capolino e noi pieghiamo a sinistra per la già visibile Punta Telegrafo. 10 minuti di mezzacosta, breve strappetto e eccoci arrivati su una selletta dove pochi metri sotto c’è il Rif. Telegrafo o Barana, noi invece, proseguiamo verso nord su larga cresta arrivando alla già vicina meta. Per 5 minuti il Sole risplende, facciamo le classiche foto e con calma olimpica ci portiamo al sottostante rifugio, oggi non particolarmente frequentato… Per non disturbare gli escursionisti, io, Alex e Olmo ci posizioniamo in una sala deserta ma freddina, Olmo non potrebbe entrare, ma gentilmente il rifugista ha fatto uno strappo alla regola e noi facciamo di necessità virtù. Per onor del vero, il gestore c’ha detto di accomodarci nel salone con tutti gli escursionisti, ma il silenzio che si gode nel nostro “buen retiro”è molto più attraente. Certo, stare al caldo avrebbe aiutato la digestione e lo scioglimento del cibo…il mio cous cous sembra cristallizzato, e ad Alex, il freddo ha fatto raggrumare tutto il composito contenuto nel porta vivande… avete presente un sacchetto di prezzemolo rimasto in freezer per svariati anni? Ecco cosa sembrava. Buon appetito vecio…
Dopo aver bevuto qualcosa di caldo, proseguiamo il nostro cammino, le nuvole circondano le cime ed il freddo sembra più pungente di prima , quindi noi, ci copriamo come due eskimesi . Per un pezzo facciamo il sentiero a ritroso, e ritornati al bivio con il 652, lo evitiamo e proseguiamo dritti in una bella mezzacosta che a volte sfiora il crinale roccioso, qua siamo sul 651. Dopo aver camminato per 30/40 minuti , incrociamo il bivio con il 66, immersi nei Mughi, ripidamente ci portiamo sul 652 e poi giù ancora sino alla macchina. Prima però, abbiamo avuto il piacere d’incontrare un gruppetto di camosci per nulla spaventati dalla nostra presenza. Well, that’s all folks!
Nota 1: Bel giretto parzialmente ad anello, la dorsale del Baldo è sorprendente e tipicamente alpina, dalle varie cime il belvedere è assicurato. La parte superiore del Baldo è un Parco e purtroppo i cani non sono ammessi, quindi se avete amici a quattro zampe fate i vostri conti… comunque c’è molto da girare con il fedele amico. Come segnalavo prima, una parte di salita l’ho catalogata T3, per il resto è un tranquillo T2. Per chi ama fare i crinali, qua siamo al top, però li sconsiglio vivamente quando la giornata è umida o peggio ancora piovosa, in alcuni punti il crinale è affilatissimo e non sono concessi errori.
Nota 2: Oggi, ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Alex, alias Amadeus per gli amici di Hikr; una persona disponibile, generosa e di ottima compagnia, il suo spessore culturale e dialettico è notevole e la simpatia che trasmette è contagiosa. Insomma, una di quelle persone che vorresti incontrare per sentieri e non… Lo ringrazio vivamente per la bella giornata trascorsa assieme. Ora aspetto il gruppo Patripoli.
A la Prochaine! Domenico e Olmo
Le foto NON sono in ordine cronologico.
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