Dreibündenstein


Publiziert von paoloski , 7. Oktober 2014 um 14:38.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Domleschg
Tour Datum: 5 Oktober 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 750 m
Abstieg: 750 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autastrada A2, Autostrada A13, tunnel del San Bernardino, uscita di Thusis Nord, seguire la cantonale verso Nord, prima di Rothenbrunnen girare a destra per Scheid e Feldis. Parcheggio davanti alla seggiovia Feldis - Mutta o all'ingresso del paese.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita andata - ritorno.

Le previsioni meteo per questa domenica non lasciano molte speranze per la catena alpina ma è previsto un po' di Foehn per il Nord Est della Svizzera: decido così di andare con Monica a dare un'occhiata alle montagne sovrastanti Chur, non la Calanda che ha dislivelli troppo importanti per questa stagione avanzata, ma la Dreibündenstein, una sommità che segna l'antico confine fra le tre leghe che hanno dato origine alla confederazione dei Grigioni: la Lega Grigia, la Lega Caddea e quella delle Dieci Giurisdizioni.
Partiamo da Gaggiolo alle 6,30 ed alle 8,30 eccoci a Feldis, un paesino posto in posizione incantevole sopra la valle del Reno, parcheggiamo all'ingresso del villaggio in una zona che in alta stagione è regolamentata da un parchimetro ma che in questo periodo è a parcheggio libero. Il cielo è ancora coperto di nuvole ma qualche schiarita di cielo azzurro ed un leggero vento da Sud fanno presagire un prossimo miglioramento.
Alle 9 ci avviamo lungo una stradina asfaltata che presto diviene sterrata, passiamo per un ampio pascolo ed ecco che la stradina diviene un bel sentiero.
Il percorso è ben segnalato ed il sentiero evidente, passiamo accanto a diverse baite, alcune trasformate in case di vacanza ma, la maggior parte, ancora evidentemente adibite ad uso agricolo.
Da una di queste veniamo raggiunti da un magnifico gatto di tipo norvegese che fa di tutto per farsi accarezzare, dopo averlo accontentato riprendiamo il cammino, il micio ci segue per un breve tratto prima di soprassedere e tornarsene verso casa.
Intanto il cielo si è liberato, sopra di noi splende il sole anche se a tratti viene offuscato da una nuvola residua.
Proseguiamo sul sentiero incrociando a tratti la strada forestale che sale agli alpeggi più alti, il percorso aggira senza entrarvi una zona di tutela della fauna selvatica segnalata dai colori rosso e giallo, raggiungiamo l'Alp di Plaun, in posizione veramente panoramica, e proseguiamo quasi in piano fino alla Skihütte di Term Bel nei cui pressi si trova un bel gruppo scultoreo dell'artista basilese  Stefan Hübscher, sono tredici statue ripartite fra quattro località, qui ne sono state installate tre.
Dopo le foto di rito proseguiamo camminando su quello che sembra una sorta di vallo: un accumulo lineare di pietre che collega la cima di Tgom 'Aulta a quella della Dreibündenstein con un percorso estremamente lineare, il sentiero segue questo tracciato finchè si impenna per risalire diritto il versante, poi si sposta sulla sinistra e sale zigzagando il pendio.
Raggiungiamo una prima sommità, sembra di essere nelle Highlands scozzesi: brughiera dappertutto ed una serie di piccoli specchi d'acqua, alcuni in fase di interramento, che riflettono il cielo.
Presto eccoci in vista della Dreibundenstein, una vera e propria pietra caratterizza la cima, è stata posata qui nel 1914 dalla sezione Rhaetia del Club Alpino Svizzero e riporta sui tre lati gli stemmi delle tre leghe.
In un contenitore in acciaio inox vi è anche il libro di vetta che compiliamo, poi decidiamo di spostarci sulla vicina, e di poco più alta, Furggabüel, qui arriva la funivia, oggi a quanto pare non funzionante, che sale direttamente da Chur e vi sono due pannelli esplicativi che illustrano le cime visibili, o meglio: quelle che sarebbero visibili se il cielo fosse meno tormentato, le nuvole infatti sono ancora numerose ma, ciononostante, riusciamo a vedere Chur e la valle del Reno sotto di noi, la Calanda e buona parte della Surselva con la montagna sopra Flims su cui vi è la ferrata Pinut che abbiamo percorso qualche anno fa.
Per mangiare decidiamo di scendere verso la Skihütte dove sembra che il soleggiamento sia maggiore, ci godiamo i nostri viveri nei pressi di un bel larice e poi ci concediamo un caffè, la gerente è alquanto stupita nell'apprendere la nostra provenienza, in effetti la zona non sembra molto battuta dagli italiani.
Riprendiamo il cammino ripercorrendo la strada fatta stamane, lungo il percorso faccio numerose soste per fotografare i fiori, che sono ancora numerosi, e le belle baite.
A Feldis decidiamo di fare una breve visita al paese che si rivela essere un vero gioiello: case ben tenute, con scritte in romancio sulle facciate, una bella fontana piena di fiori e con tre bei doccioni a forma di capra, montone e mucca. Sulla strada che porta alla piccola chiesa abita, con tutta evidenza, uno scultore le cui opere sono visibili all'esterno. Un paese ben conservato in cui l'agricoltura e l'allevamento rivestono ancora un ruolo importante, nei pressi del parcheggio vi è un nuovo e funzionale fienile le cui linee moderne non stonano comunque nel contesto.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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