Bella gita e giornata quasi perfetta per il tempo.
Per me è la seconda volta sul Limidario, mentre per Eva è la prima.
Lasciata la macchina al parcheggio si parte subito in salita in mezzo a una faggeta su un sentiero ben tracciato e superando 260 mt di dislivello si arriva alla località Pislone: una bella balconata sul Lago Maggiore.
Qui inizia il "Bosco Sacro", particolarmente bello da vedere per la fioritura del maggiociondolo alpino (Laburnum alpinum) verso metà giugno.
Il sentiero continua sempre più ripido, si esce dal bosco e ci si inoltra in mezzo ai rododendri fino all'Alpe Arolgia (1740 mt.); da qui in cinque minuti si arriva alla Capanna "Al Legn" : difficile non trovare gente essendo questa la preferita della zona per il magnifico panorama verso la piana di Magadino a N e il Lago Maggiore a S.
Tappa d'obbligo per rifocillarsi e via di nuovo verso l'alto: si arriva a Bocchetta di Valle (1999 mt.) da dove finalmente si vede il Limidario: questo è il punto di incrocio dei sentieri che portano
al Fumadiga (2010 mt.), a Palagnedra in Valle Onsernone, a Cannobio(I) che è quello che prendiamo noi.
Dopo un pò il sentiero si divide in due: prendiamo quello a destra, più corto, che sale direttamente verso il Limidario (non consigliato a chi soffre di vertigini) e in una mezz'ora siamo finalmente in cima: anche qui troviamo diverse persone venute a godersi il panorama.
Purtroppo assistiamo al nascere e propagarsi di un incendio proprio sotto di noi nella Val Cannobina e all'inutile tentativo di un Canadair di spegnerlo: andrà avanti per due gg.
Il ritorno lo facciamo seguendo la cresta verso NE fino alla stazione metereologica (Q 2138) e poco dopo ritroviamo il sentiero per Cannobio che prendiamo in direzione opposta: discesa in un imbuto detritico per circa 200 mt e siamo di nuovo verso Bocchetta di Valle.
Da qui la strada è la stessa dell'andata: arriviamo al parcheggio stanchi ma soddisfatti!
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