Gridone (2186) da Cortaccio (1059)
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Come è nata l'idea di salire sul Gridone: dopo l'esperienza del Basodino (17 agosto) volevo tornare subito su un 3000 ticinese, o una montagna che gli si avvicinasse, per riassaporare le stesse sensazioni. Avevo una sorta di "mal di Basodino", e ho mandato qualche proposta ai miei fratelli per il 7 settembre, la prima data in cui ero libero. La meteo è però mutata, un fronte artico ha irrotto nei giorni immediatamente precedenti, portando neve fino a 2400 m e temperature molto rigide per la stagione, sebbene non eccezionali. Così ho optato per il Gridone, un monte importante per la regione, che non avevo mai esplorato, ma che da anni, vedendolo stagliarsi sull'orizzonte ogni volta che viaggiavo sul piano di Magadino, mi ero promesso di visitare.
Itinerario e descrizione: ho scelto, consultando i vari resoconti, un itinerario relativamente facile e non eccessivamente impegnativo, da fare in giornata con mio fratello maggiore Andrea, sul versante Svizzero.
Ritrovo ad Agno alle 06.15, colazione sul piano di Magadino, quindi da Brissago abbiamo risalito in auto la stretta strada asfaltata fino a Cortaccio. Questo monte di Brissago ha pochi parcheggi, ma siamo stati fortunati. Ci siamo incamminati alle 07.50, il Gridone é indicato a 3h.25 min. Risalendo l'ultimo pezzo di strada tra le case vediamo il Rifugio al Legn e il profilo del monte Cruit proprio sopra di noi, che ora so essere la parte culminante meridionale della cresta del Gridone.
Il sentiero è di quelli che sali senza accorgertene, ben tenuto e segnato, si prende velocemente quota perchè ha quella caratteristica (che io considero un ottimo requisito) di consentire alle gambe di alternare tensione e rilassamento. Procediamo con calma ma a buon ritmo. La natura é incantevole, tipica delle montagne intorno ai nostri laghi, sembrava di essere sul Boglia. Usciti dal bosco la vista spazia già sul gruppo della Cima dell'Uomo, il Gambarogno, i delta dei fiumi Ticino e Maggia e sul Verbano con i suoi borghi. Alle 09.30, dopo un gruppetto di cascine che la mappa mi segna come Alpe Voje, attraversiamo il torrente, che scende lungo la Valle Vantarone fino a Brissago, e in pochi minuti siamo al Rifugio al Legn. Poco prima di attraversare il corso d'acqua, c'é un passaggio tra le rocce in discesa in cui si usano le mani e serve un minimo di concentrazione. Per il resto il sentiero fino al Rifugio è facile. La vista dal Rifugio é spettacolare, il pendio sottostante ripidissimo rapisce lo sguardo e lo spinge sul lago.
Ci prendiamo una pausa e ripartiamo che sono le 10.00, il cartello segna ancora 1h 10 min, Siamo in perfetto orario. Ora risaliamo il prato piegando a sinistra per la Bocchetta di Valle. Qui vediamo finalmente il versante italiano, in fondo al quale ci sono i paesi delle Centovalli. È una stretta valle da cui risale aria molto fredda essendo rivolta a nord. Ci copriamo e proseguiamo a sinistra, e il terreno si fa più impegnativo, con pietre, cespugli, risaliamo un ripido pendio pietroso dove ammetto di avere fatto fatica. Al culmine c'é un passaggio dove ci si arrampica facilmente, non esposto perché é un canalino e siamo sulla cresta. Convinti di essere sotto la cima, ci accorgiamo invece che la vera vetta é a 30 minuti, direzione nord-ovest. Abbiamo raggiunto dunque la base della vetta sud. La camminata in cresta non é difficile, il terreno é ancora erboso, ci sono solo alcuni punti esposti ma non é necessario passarvi vicino per procedere. Perdiamo un po' di quota, forse 20 m, e raggiungiamo la base della cima, che sembra una torre di pietre. Mio fratello dopo i primi passi ha le vertigini e quindi decide di non salire. Mi aspetta presso una costruzione di pietra, dove poi ci fermeremo a mangiare. La scalata sembra inizialmente difficile, ma si usano le mani in un paio di passaggi, poi é ripido ma é un sentiero. Le vertigini sono molto soggettive, la stanchezza magari ha influito. Io ho raggiunto la vetta alle 11.15. Mi sono fermato solo per ammirare il panorama e fare le foto. La vista é ampia sulle Alpi e sul Basso Verbano.
La discesa é stata uguale fino al Rifugio, poi siamo scesi da un sentiero che segue la dorsale a nord del torrente, fino a Penseverone, dove abbiamo ripreso il sentiero dell'andata. Il sentiero é ripido e devo dire che non lo rifarei, é diretto ma credo che non si guadagni tempo, in quanto la forte pendenza ci ha rallentati oltre ad essere impegnativa. Per indicarlo ho creato 2 waypoints dopo quello del Rifugio. Gita conclusa alle 14.30. Tempo totale 6 h e 40 min, pause incluse.
Itinerario e descrizione: ho scelto, consultando i vari resoconti, un itinerario relativamente facile e non eccessivamente impegnativo, da fare in giornata con mio fratello maggiore Andrea, sul versante Svizzero.
Ritrovo ad Agno alle 06.15, colazione sul piano di Magadino, quindi da Brissago abbiamo risalito in auto la stretta strada asfaltata fino a Cortaccio. Questo monte di Brissago ha pochi parcheggi, ma siamo stati fortunati. Ci siamo incamminati alle 07.50, il Gridone é indicato a 3h.25 min. Risalendo l'ultimo pezzo di strada tra le case vediamo il Rifugio al Legn e il profilo del monte Cruit proprio sopra di noi, che ora so essere la parte culminante meridionale della cresta del Gridone.
Il sentiero è di quelli che sali senza accorgertene, ben tenuto e segnato, si prende velocemente quota perchè ha quella caratteristica (che io considero un ottimo requisito) di consentire alle gambe di alternare tensione e rilassamento. Procediamo con calma ma a buon ritmo. La natura é incantevole, tipica delle montagne intorno ai nostri laghi, sembrava di essere sul Boglia. Usciti dal bosco la vista spazia già sul gruppo della Cima dell'Uomo, il Gambarogno, i delta dei fiumi Ticino e Maggia e sul Verbano con i suoi borghi. Alle 09.30, dopo un gruppetto di cascine che la mappa mi segna come Alpe Voje, attraversiamo il torrente, che scende lungo la Valle Vantarone fino a Brissago, e in pochi minuti siamo al Rifugio al Legn. Poco prima di attraversare il corso d'acqua, c'é un passaggio tra le rocce in discesa in cui si usano le mani e serve un minimo di concentrazione. Per il resto il sentiero fino al Rifugio è facile. La vista dal Rifugio é spettacolare, il pendio sottostante ripidissimo rapisce lo sguardo e lo spinge sul lago.
Ci prendiamo una pausa e ripartiamo che sono le 10.00, il cartello segna ancora 1h 10 min, Siamo in perfetto orario. Ora risaliamo il prato piegando a sinistra per la Bocchetta di Valle. Qui vediamo finalmente il versante italiano, in fondo al quale ci sono i paesi delle Centovalli. È una stretta valle da cui risale aria molto fredda essendo rivolta a nord. Ci copriamo e proseguiamo a sinistra, e il terreno si fa più impegnativo, con pietre, cespugli, risaliamo un ripido pendio pietroso dove ammetto di avere fatto fatica. Al culmine c'é un passaggio dove ci si arrampica facilmente, non esposto perché é un canalino e siamo sulla cresta. Convinti di essere sotto la cima, ci accorgiamo invece che la vera vetta é a 30 minuti, direzione nord-ovest. Abbiamo raggiunto dunque la base della vetta sud. La camminata in cresta non é difficile, il terreno é ancora erboso, ci sono solo alcuni punti esposti ma non é necessario passarvi vicino per procedere. Perdiamo un po' di quota, forse 20 m, e raggiungiamo la base della cima, che sembra una torre di pietre. Mio fratello dopo i primi passi ha le vertigini e quindi decide di non salire. Mi aspetta presso una costruzione di pietra, dove poi ci fermeremo a mangiare. La scalata sembra inizialmente difficile, ma si usano le mani in un paio di passaggi, poi é ripido ma é un sentiero. Le vertigini sono molto soggettive, la stanchezza magari ha influito. Io ho raggiunto la vetta alle 11.15. Mi sono fermato solo per ammirare il panorama e fare le foto. La vista é ampia sulle Alpi e sul Basso Verbano.
La discesa é stata uguale fino al Rifugio, poi siamo scesi da un sentiero che segue la dorsale a nord del torrente, fino a Penseverone, dove abbiamo ripreso il sentiero dell'andata. Il sentiero é ripido e devo dire che non lo rifarei, é diretto ma credo che non si guadagni tempo, in quanto la forte pendenza ci ha rallentati oltre ad essere impegnativa. Per indicarlo ho creato 2 waypoints dopo quello del Rifugio. Gita conclusa alle 14.30. Tempo totale 6 h e 40 min, pause incluse.
Tourengänger:
Michea82

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