Pizzo del Corvo (3015 m)


Publiziert von siso , 31. August 2014 um 18:15.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:30 August 2014
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Scopi 
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 1172 m
Strecke:Passo del Lucomagno (1914 m) – Puoza dil Scopi – Quota 2488 m – Quota 2770 m – Quota 2952 m – Quota 3086 m – Pizzo del Corvo (3015 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Olivone - Strada del Passo del Lucomagno – Passo del Lucomagno (1914 m).
Unterkunftmöglichkeiten:Hospezi Sontga Maria.
Kartennummer:C.N.S. No. 1232 - Oberalppass - 1:25000; C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000.

Ritorno dopo 6 anni al Pizzo del Corvo, questa volta dalla cresta W dello Scopi.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:15

Fine dell’escursione: ore 15:00

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa

Temperatura alla partenza: 10°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3500 m

Temperatura al rientro: 16°C

Alba: 6:41

Tramonto: 20:07

 

Arriviamo al Passo del Lucomagno verso le otto. Dopo qualche battuta con un cacciatore (oggi è il primo giorno di caccia alta in Ticino) partiamo alle 8:15 in direzione della galleria stradale che scende in Surselva. Saliti sul suo tetto coperto d’erba, lo percorriamo per circa 1300 m, quindi, di fronte ad un ometto di pietre, ci incamminiamo sul sentiero che alla destra sale verso lo Scopi. L’umidità è elevata: si suda parecchio. Intanto, dalla Val Medel salgono verso il valico delle folate di nebbia, elemento assai frequente in questa zona.

La prima parte di salita si svolge su ripidi pascoli in zona denominata Puoza dil Scopi.

Dai 2400 m di quota la pendenza aumenta in modo sensibile: è una delle tratte più faticose dell’escursione. Il sentiero si impenna su sfasciumi instabili di scisti grigi. Raggiungiamo il filo della cresta W dello Scopi in prossimità di due spuntoni di roccia nera, attraverso i quali lo sguardo si spinge fino al punto di partenza della gita. Sul versante destro della Valle di Santa Maria notiamo le vie di salita ad alcune mete classiche dello scialpinismo ticinese: Le Pipe, la Bassa di Söu, il Pizzo Predèlp, il Pizzo d’Era, il Pizzo di Campello, la Cima di Gana Rossa, etc. Già, fra tre mesi riprenderemo questa amata attività.

Sulla cresta possiamo camminare più facilmente. A sud si estende un ripido prato con l’erba già nella veste autunnale: le tonalità vanno dal verde pallido al giallo pannocchia; a settentrione ammiriamo una distesa sempre più ampia di scisti che fanno pensare ad un suolo lunare, almeno per come lo abbiamo visto nelle immagini dell’allunaggio di 45 anni fa.

Raggiunti i resti del totalizzatore, presenti da decenni ai bordi del sentiero, la salita si fa nuovamente più ripida, prima di guadagnare una spalla quasi pianeggiante, a quota 2952 m.

La nebbia ci impedisce una visione d’assieme del paesaggio; tuttavia, grazie ad una buona preparazione dell’escursione a tavolino, sappiamo che qui occorre abbandonare la via dello Scopi e piegare a destra verso la sua cresta S, che lo collega al Pizzo del Corvo. Purtroppo non ci sono più nevai; questi ci avrebbero facilitato il cammino. Non vediamo né sentieri né segnavia; di nuovo fatichiamo moltissimo su un terreno inclinato ricoperto di sfasciumi cedevoli. Anche i muscoli delle braccia sono parecchio sollecitati, visto che per mantenere l’equilibrio dobbiamo far pressione sui bastoncini. Il superamento di questa tratta di circa 300 m ci richiede mezz’ora di tempo. Perveniamo alla cresta ad una quota di circa 3047 m; da qui via ci aspettano ancora una facile salita fino al promontorio quotato 3086 m, senza nome sulla carta topografica, e una successiva discesa di 800 m lineari fino alla meta prevista.

                         Cima 3086 m, sulla cresta per il Pizzo del Corvo

Le folate di nebbia non ci impediscono di osservare il sottostante Glatscher da Casatscha, un piccolo ghiacciaio esposto a NE, che si estende da 2980 m fino a 2775 m di quota.   

Dopo 3 h e 45 min di cammino possiamo esclamare: Pizzo del Corvo geschafft!

Per la verità, confondiamo la vetta, avente un piccolissimo omino di pietre, con quella poco  più in basso avvalorata da un imponente omone.

Il toponimo questa volta non dà adito a dubbi; in passato era chiamato anche Pizzo Negro.

Sulla via del ritorno mi soffermo ad osservare il canalone dal quale sono salito l’ultima volta: “bravate” di questo tipo si fanno una sola volta nella vita.

 

Il Pizzo del Corvo è tutt’altro che una cima spettacolare; ciononostante il raggiungimento di questo tremila dà molta soddisfazione sia per la durata della salita che per lo sforzo che esso richiede.

 

Tempo di salita: 3 h 45 min

Tempo totale: 6 h 45 min

Tempi parziali

Passo del Lucomagno (1914 m) – Quota 2488 m: 1 h 25 min

Quota 2488 m – Quota 2952 m: 1 h 10 min

Quota 2952 m – Pizzo del Corvo (3015 m): 1 h 10 min

Pizzo del Corvo (3015 m) – Passo del Lucomagno (1914 m): 3 h

Dislivello in salita: 1172 m

Sviluppo complessivo: 12,9 km

Difficoltà: T3+

Coordinate Pizzo del Corvo: 706.935 / 157.860

Copertura della rete cellulare: Swisscom, buona; Sunrise, assenza di segnale

Libro di vetta: no

Partecipanti: Daniele e siso

Tourengänger: siso
Communities: Hikr in italiano


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