Tre cime da +3000 m in meno di 7h - Pizzo del Corvo (3015 m)-Pizzo Scopi (3190 m)-Piz Miez (3119 m)
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Oggi sveglia molto presto, non so cosa mi sia passato per la testa ma voglio tentare un'impresa estrema.
Voglio fare 3 cime da +3000 m in meno di 7h.
Sveglia 5.30, colazione e 6.30 parto direzione del Passo del Lucomagno.
Inizio dell’escursione alle 07:15
Tempo dell’escursione in cima al Pizzo del Corvo ore 10:15
Tempo dell'escursione in cima al Pizzo Scopi alle ore 11:05
Tempo dell'escursione in cima al Piz Miez alle ore 12:00
Temperatura alla partenza: +10°C
Temperatura sulle cime: +5°C
Rientro alle ore 16:30
Temperatura al rientro: +20°C
Totale km: 15
Sforzo km: 33.5
Tempo escursione senza pause 6h 35min.
Alle ore 7.10 sono su, posteggio prima del passo per guadagnare da sotto il sentiero che mi porterà al Passo Gana Negra.
Qui lascio il sentiero e decido di salire il super pendio che mi porterà in vetta al Pizzo del Corvo (3015 m). Il pendio non è uno scherzo, all'inizio erboso si sale a zig-zag molto bene, ma poi quando iniziano le rocce e le briciole di roccia, qui non si scherza, tutti sassi instabili con punti dove la pendenza è sopra i 40°.
Salendo continuo a pensare se ce la farò, ogni tanto mi fermo a prendere fiato, mi giro e mi dico, ma che cavolo sto facendo, Simone in solitaria guarda da dove sei venuto su. Giù ormai non si torna, troppo pericoloso. Allora continuo e arrampico un po' su qualche sassone più stabile, faccio fatica a trovare la miglior via di ascesa non troppo esposta che arriva in vetta ma per fortuna dietro l'ennesimo macigno vedo un bel pendio almeno da 40-45° bello innevato. Trovo una cengia e decido di montare i ramponi e salire con la picozza, sperando che la neve tenga. Mamma mia dove cavolo sto salendo, qui se parte tutto arrivo dove sono partito senza fermarmi, non mi devo girare, signur guarda giú.
Wow la neve tiene, ottimo, a tratti ancora ghiacciata, in un'attimo sono in cresta e mi sento già più sicuro, procedo verso il vicino Pizzo del Corvo per la via di cresta e arrivo al primo obiettivo di giornata, piccola pausa, foto di rito e poi via verso il secondo 3000, il più alto di oggi.
Cresta tutta innevata e molto larga, vedo il Pizzo Scopi (3190 m) davanti a me con le sue bellezze militari.
Andando per la cresta verso il Pizzo Scopi valutavo come salire quei 50-60 metri che portano in vetta di pura roccia, pensavo di prendere il pendio ridiscenderlo, per poi salirlo dal sentiero, invece appena sotto noto una novità, hanno messo un cavo d'acciaio che sale tra le rocce fino ad un certo punto e poi la corda, cavoli questa sì che è una genialata, mi ha risparmiato energie.
Mi preparo ed inizio ad arrampicarmi grazie al cavo d'acciaio sulle ripide e instabili rocce che vanno a pezzi appena si prendono in mano in un'attimo sono in vetta e su c'erano altre due persone salite dal sentiero normale che porta allo Scopi, firmo il libro di vetta, dedica a mio nonno, ultima volta sullo Scopi con lui alla fine degli anni ottanta.
Saluto le due persone che poi scopro sono pure di Biasca e addirittura uno il postino che mi porta la posta. Mondo piccolo.
Piccola pausetta di massimo 15min. E valuto in tanto la situazione per scendere dallo Scopi sulla cresta Nord e risalire l'ultima vetta di oggi, la più tosta, ma io sono più tosto, il Piz Miez (3119 m).
Saluto lo Scopi e inizio la discesa per la cresta nord raggiungendo in breve il colle tra Scopi e Miez a 3075 m.
Passo il colle e mi trovo questo accumulo di rocce e placche li così in una qualche maniera, ma ormai sono quasi alla fine e devo farlo, decido visto la situazione di fare il parco sacco, salgo con picozza e ramponi (mi sento più sicuro), delle frecce sbiadite di color rosso indicano come arrampicare fino in vetta, ma ogni tanto ci si perde via e qualche sospeso aggrappato alla roccia mi tocca farlo. Secondo me arriviamo a passaggi d'arrampicata grado 2 e 3.
Wow ultimi sassi e pure questa è fatta.
Sono esausto e mi tocca ancora scendere, piccola pausa, foto di rito, scendo con cautela il primo pezzo di cima e vado a riprendermi il sacco.
Però tornare allo Scopi per prendere il sentiero non ne ho voglia, opto per la discesa su nevaio, all'inizio la neve non tiene tanto e tra qualche roccia che si scorge in mezzo e la paura di far partire una slavina bagnata come mi è già capitato qualche anno fa al Piz Rondadura non mi va.
Scendo molto cauto, sempre con tre appoggi sicuri e stabili. Wow sono giù dal super pendio di oltre 45°, il pericolo è passato ma sento il tipico rumore di slavina bagnata, mi giro e a 30-40 metri da me vedo la slavina bagnata scendere, bellissimo da vedere ma per fortuna io sono alla sua destra.
Il nevaio sempre meno in pendenza mi porta fino in fondo dove c'è il ruscello che scende dallo Scopi, lo attraverso e prendo il sentiero che mi porta fino sopra alla galleria per poi continuare in direzione della mia auto.
Esausto veramente ma l'impresa è riuscita, perlopiù in meno di 7h, wooooowww, un po' matto, ma mi sono sempre sentito sicuro di quello che facevo, chiaro poi la testa fa tanto, non ho mai smesso di concentrarmi al massimo soprattutto nei punti critici.
Qui il *VIDEO* panoramico dall'ultima cima.
Bel giro ma non fatelo in solitaria, una pazzia.
Alla prossima con un'altro bel giro.
A presto saimon
Voglio fare 3 cime da +3000 m in meno di 7h.
Sveglia 5.30, colazione e 6.30 parto direzione del Passo del Lucomagno.
Inizio dell’escursione alle 07:15
Tempo dell’escursione in cima al Pizzo del Corvo ore 10:15
Tempo dell'escursione in cima al Pizzo Scopi alle ore 11:05
Tempo dell'escursione in cima al Piz Miez alle ore 12:00
Temperatura alla partenza: +10°C
Temperatura sulle cime: +5°C
Rientro alle ore 16:30
Temperatura al rientro: +20°C
Totale km: 15
Sforzo km: 33.5
Tempo escursione senza pause 6h 35min.
Alle ore 7.10 sono su, posteggio prima del passo per guadagnare da sotto il sentiero che mi porterà al Passo Gana Negra.
Qui lascio il sentiero e decido di salire il super pendio che mi porterà in vetta al Pizzo del Corvo (3015 m). Il pendio non è uno scherzo, all'inizio erboso si sale a zig-zag molto bene, ma poi quando iniziano le rocce e le briciole di roccia, qui non si scherza, tutti sassi instabili con punti dove la pendenza è sopra i 40°.
Salendo continuo a pensare se ce la farò, ogni tanto mi fermo a prendere fiato, mi giro e mi dico, ma che cavolo sto facendo, Simone in solitaria guarda da dove sei venuto su. Giù ormai non si torna, troppo pericoloso. Allora continuo e arrampico un po' su qualche sassone più stabile, faccio fatica a trovare la miglior via di ascesa non troppo esposta che arriva in vetta ma per fortuna dietro l'ennesimo macigno vedo un bel pendio almeno da 40-45° bello innevato. Trovo una cengia e decido di montare i ramponi e salire con la picozza, sperando che la neve tenga. Mamma mia dove cavolo sto salendo, qui se parte tutto arrivo dove sono partito senza fermarmi, non mi devo girare, signur guarda giú.
Wow la neve tiene, ottimo, a tratti ancora ghiacciata, in un'attimo sono in cresta e mi sento già più sicuro, procedo verso il vicino Pizzo del Corvo per la via di cresta e arrivo al primo obiettivo di giornata, piccola pausa, foto di rito e poi via verso il secondo 3000, il più alto di oggi.
Cresta tutta innevata e molto larga, vedo il Pizzo Scopi (3190 m) davanti a me con le sue bellezze militari.
Andando per la cresta verso il Pizzo Scopi valutavo come salire quei 50-60 metri che portano in vetta di pura roccia, pensavo di prendere il pendio ridiscenderlo, per poi salirlo dal sentiero, invece appena sotto noto una novità, hanno messo un cavo d'acciaio che sale tra le rocce fino ad un certo punto e poi la corda, cavoli questa sì che è una genialata, mi ha risparmiato energie.
Mi preparo ed inizio ad arrampicarmi grazie al cavo d'acciaio sulle ripide e instabili rocce che vanno a pezzi appena si prendono in mano in un'attimo sono in vetta e su c'erano altre due persone salite dal sentiero normale che porta allo Scopi, firmo il libro di vetta, dedica a mio nonno, ultima volta sullo Scopi con lui alla fine degli anni ottanta.
Saluto le due persone che poi scopro sono pure di Biasca e addirittura uno il postino che mi porta la posta. Mondo piccolo.
Piccola pausetta di massimo 15min. E valuto in tanto la situazione per scendere dallo Scopi sulla cresta Nord e risalire l'ultima vetta di oggi, la più tosta, ma io sono più tosto, il Piz Miez (3119 m).
Saluto lo Scopi e inizio la discesa per la cresta nord raggiungendo in breve il colle tra Scopi e Miez a 3075 m.
Passo il colle e mi trovo questo accumulo di rocce e placche li così in una qualche maniera, ma ormai sono quasi alla fine e devo farlo, decido visto la situazione di fare il parco sacco, salgo con picozza e ramponi (mi sento più sicuro), delle frecce sbiadite di color rosso indicano come arrampicare fino in vetta, ma ogni tanto ci si perde via e qualche sospeso aggrappato alla roccia mi tocca farlo. Secondo me arriviamo a passaggi d'arrampicata grado 2 e 3.
Wow ultimi sassi e pure questa è fatta.
Sono esausto e mi tocca ancora scendere, piccola pausa, foto di rito, scendo con cautela il primo pezzo di cima e vado a riprendermi il sacco.
Però tornare allo Scopi per prendere il sentiero non ne ho voglia, opto per la discesa su nevaio, all'inizio la neve non tiene tanto e tra qualche roccia che si scorge in mezzo e la paura di far partire una slavina bagnata come mi è già capitato qualche anno fa al Piz Rondadura non mi va.
Scendo molto cauto, sempre con tre appoggi sicuri e stabili. Wow sono giù dal super pendio di oltre 45°, il pericolo è passato ma sento il tipico rumore di slavina bagnata, mi giro e a 30-40 metri da me vedo la slavina bagnata scendere, bellissimo da vedere ma per fortuna io sono alla sua destra.
Il nevaio sempre meno in pendenza mi porta fino in fondo dove c'è il ruscello che scende dallo Scopi, lo attraverso e prendo il sentiero che mi porta fino sopra alla galleria per poi continuare in direzione della mia auto.
Esausto veramente ma l'impresa è riuscita, perlopiù in meno di 7h, wooooowww, un po' matto, ma mi sono sempre sentito sicuro di quello che facevo, chiaro poi la testa fa tanto, non ho mai smesso di concentrarmi al massimo soprattutto nei punti critici.
Qui il *VIDEO* panoramico dall'ultima cima.
Bel giro ma non fatelo in solitaria, una pazzia.
Alla prossima con un'altro bel giro.
A presto saimon
Tourengänger:
saimon

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