Battesimo delle vette per Elia....
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Non poteva esserci giornata migliore per celebrare la mia duecentesima escursione su Hikr!
Una giornata che è andata al di là di ogni aspettativa, una giornata speciale.....ricca di intense emozioni e di appagamento.
Un'altra perla, la più preziosa, da aggiungere alla mia ricca e lunga collana.
Tutto parte dalla promessa fatta al nostro nipotino Elia di trascorrere insieme una giornata in montagna.
Pensa e ripensa.....tiriamo in ballo i Piani di Artavaggio da dove, in un'oretta e senza troppa fatica per un bambino di sette anni, si potrebbe raggiungere il Rifugio Cazzaniga.
Quando però la funivia ci deposita ai succitati Piani....la Piramide del Sodadura è lì.....invitante....ad attenderci e l'idea di portare Elia in cima ad una montagna ci fa rivedere i nostri progetti.
Lo rendiamo partecipe della nostra decisione e lui non fa una piega anzi.....parte deciso, con il suo zainetto in spalla e i miei bastoncini tra le mani.....tarati per la sua statura.
E' abituato a camminare e, in fila indiana, iniziamo la salita della cresta SW, sempre bella ripida.
Gli affidiamo la nostra vecchia "compattina" e ogni tanto si ferma a fare fotografie: fiori e mucche attirano in particolare la sua attenzione.
Difficile non restare contagiati dal suo entusiasmo.....
In alcuni punti la salita non è proprio banale, ma lui non mostra tentennamenti e non si lamenta mai.
Quando superiamo qualche roccetta non possiamo fare a meno di pensare a quanto possano sembrare alti e insormontabili per lui, che ha le gambe lunghe la metà delle nostre, quegli ostacoli.
Arrivati in cima senza colpo ferire, oltre ai nostri complimenti si "becca" anche quelli di due escursionisti saliti prima di noi.
La soddisfazione mia e di Mauro è grande e l'emozione prende il sopravvento manifestandosi con un nodo che ci serra la gola e che facciamo fatica a controllare.
Peccato che la giornata non sia altrettanto speciale dal punto di vista meteorologico!
La nebbia ci avvolge e solo di tanto in tanto ci permette di intravedere i panorami che ci circondano e che risultano velati e opachi.
Sicuramente poco fotogenici......
Elia non sembra però condizionato dal maltempo e non appena giunti al Rifugio, dopo aver percorso in discesa la cresta NW, si guarda intorno in cerca di un'altra vetta da salire.
Lo distraiamo con la scusa della polenta che ci aspetta all'interno del Rifugio, quest'oggi deserto.
La discesa è veloce e, quando possiamo, abbandoniamo la carrozzabile per seguire le scorciatoie che si insinuano tra i prati le cui fioriture ci strappano continuamente esclamazioni di stupore.
Elia è soddisfatto e contento.....cosa si può pretendere di più?
Con me hanno camminato: Elia e Mauro
Una giornata che è andata al di là di ogni aspettativa, una giornata speciale.....ricca di intense emozioni e di appagamento.
Un'altra perla, la più preziosa, da aggiungere alla mia ricca e lunga collana.
Tutto parte dalla promessa fatta al nostro nipotino Elia di trascorrere insieme una giornata in montagna.
Pensa e ripensa.....tiriamo in ballo i Piani di Artavaggio da dove, in un'oretta e senza troppa fatica per un bambino di sette anni, si potrebbe raggiungere il Rifugio Cazzaniga.
Quando però la funivia ci deposita ai succitati Piani....la Piramide del Sodadura è lì.....invitante....ad attenderci e l'idea di portare Elia in cima ad una montagna ci fa rivedere i nostri progetti.
Lo rendiamo partecipe della nostra decisione e lui non fa una piega anzi.....parte deciso, con il suo zainetto in spalla e i miei bastoncini tra le mani.....tarati per la sua statura.
E' abituato a camminare e, in fila indiana, iniziamo la salita della cresta SW, sempre bella ripida.
Gli affidiamo la nostra vecchia "compattina" e ogni tanto si ferma a fare fotografie: fiori e mucche attirano in particolare la sua attenzione.
Difficile non restare contagiati dal suo entusiasmo.....
In alcuni punti la salita non è proprio banale, ma lui non mostra tentennamenti e non si lamenta mai.
Quando superiamo qualche roccetta non possiamo fare a meno di pensare a quanto possano sembrare alti e insormontabili per lui, che ha le gambe lunghe la metà delle nostre, quegli ostacoli.
Arrivati in cima senza colpo ferire, oltre ai nostri complimenti si "becca" anche quelli di due escursionisti saliti prima di noi.
La soddisfazione mia e di Mauro è grande e l'emozione prende il sopravvento manifestandosi con un nodo che ci serra la gola e che facciamo fatica a controllare.
Peccato che la giornata non sia altrettanto speciale dal punto di vista meteorologico!
La nebbia ci avvolge e solo di tanto in tanto ci permette di intravedere i panorami che ci circondano e che risultano velati e opachi.
Sicuramente poco fotogenici......
Elia non sembra però condizionato dal maltempo e non appena giunti al Rifugio, dopo aver percorso in discesa la cresta NW, si guarda intorno in cerca di un'altra vetta da salire.
Lo distraiamo con la scusa della polenta che ci aspetta all'interno del Rifugio, quest'oggi deserto.
La discesa è veloce e, quando possiamo, abbandoniamo la carrozzabile per seguire le scorciatoie che si insinuano tra i prati le cui fioriture ci strappano continuamente esclamazioni di stupore.
Elia è soddisfatto e contento.....cosa si può pretendere di più?
Con me hanno camminato: Elia e Mauro
Tourengänger:
patripoli

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Kommentare (11)