CROCE DEL CAVALLO (Valle Anzasca)
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La variabilità delle condizioni meteorologiche di questo mese Luglio non permette la realizzazione di escursioni progettate anche nel giorno precedente la stessa ..... Per cui non rimane che "inventarle" durante il tragitto in automobile il mattino del giorno scelto..... La gita odierna rispecchia quanto sopra...... Proposte: l'alpe i Drosoni?........ magari provare il Saler?(l'è un po' lunghett)... oppure Il Pizzo Castello ???? Tutte scartate (infognate nelle nubi).... Tirem' innanz .....Vedremo.... Nel proseguire il viaggio in direzione della Valle Ossola. si presenta ai nostri occhi la costiera che divide la Valle Anzasca dalla Valle Antrona, sgombra da nubi e illuminata dal sole.... O le!!!, ecco la meta di oggi, la Croce del Cavallo.....Subito accettata, tanto più che come si suol dire" ne è passata di acqua sotto i ponti" dalla mia prima escursione lassù??? Era il 31/03/1995, praticamente di quella occasione non ricordo nulla , salvo la località di partenza, e la discesa transitando dal passo Salarioli per rientrare a Antrogna . Meglio così, è come se fosse tutto nuovo.... e in parte lo sarà.... Il percorso inizia ad Antrogna, fraz. di Calasca Castiglione... L'accoglienza spetta ad uno straordinario spettacolo architettonico offerto da un imponente complesso religioso denominato "La Cattedrale tra i boschi" sede della parrocchia , dedicata a Sant' Antonio abate.
La mulattiera (scalinata) che si utilizza , inizia a destra del sagrato della chiesa ,la quale s' inoltra nelle viuzze dell' abitato e passa a lato di caseggiati sistemati con buon gusto.... La stessa è ben mantenuta pur essendo poco utilizzata, a causa del fatto che il primo alpeggio l'Alpe Quagiui situato sopra il villaggio è collegato da una strada (consortile???) ....Superato quest'ultimo si continua e proseguendo si raggiunge e si supera due alpeggi il Camurè e il Cimalbosco, punto nel quale l'erba presente copre il tracciato ormai ridotto a sentiero. In questo caso un buon aiuto lo offre la segnaletica b/r verniiciata sulle piante e sui sassi affioranti sopra la stessa .Oltrepassato anche quest'ultimo alpeggio si continua ancora nel bosco, sino a sbucare alla base del lungo, ripido e finale crinale erboso, sul quale il sentiero è sparito ormai ricoperto (anche qua)dal erba, per cui si prosegue camminando sulle zolle erbose e dirigendosi per intuito e a vista in direzione della croce , la quale prende sempre più la forma integrale . Li arrivati, godiamo di un discreto panorama sopratutto verso Sud,l'occhio spazia fino a Verbania, uno spicchio di lago, Laveno ed il Sass da Fer'. Mentre verso nord ,il Monte Rosa e la testata principale della valle Antrona, sono coperte e avvolte da nuvole di maltempo...... nevischio??? La condizione meteo è meglio di quanto ci si aspettava..... al punto che decidiamo di fermarci sulla vetta per consumare lo spuntino.... momento piacevolmente atteso.Terminato il quale s'inizia la discesa a valle,utilizzando a ritroso il percorso della salita. La forte pendenza del tratto erboso,che precede l'inizio del bosco richiede una "certa" circospezione visto che un banale inciampo "porterebbe scarogna"...Superato quanto sopra il resto torna ad essere di valore T2
Con il solito"lemme ,lemme" torniamo a Calasca Antrogna,senza rinunciare alla visita della " Cattedrale". Prima riflessione personale...Inimmaginabile che in una minuscola comunità di montagna come questa,sia stata "concepita" e di fatto realizzata un opera architettonica di dimensioni "ciclopiche" rispetto il numero degli abitanti e arricchita sia esternamente che internamente da opere di grande valore e pregio.Ulteriore riflessione. Che quanto sopra, per essere realizzato ha richiesto un grande impegno (anche) economico da parte di tutta la comunità...sopratutto nel secolo nel quale è stata costruita.....Senza dimenticare l'impegno profuso nei secoli per il mantenimento e la conservazione di questa " Cattedrale"
Ultima riflessione, se alle escursioni in montagna si unisce oltre le bellezze della natura , anche quelle compiute dall'uomo........la giornata è ben spesa.....
Il gruppo dei "un po' meno giovani compagni" è sempre ben determinata a non rinunciare, ed è garanzia per la riuscita di itinerari di prim'ordine.
Grazie!
Ciao a Tutti e buona continuazione
Eugenio
Per le notizie storiche sulla Cattedrale: http://www.comune.calascacastiglione.vb.it/ComSchedaTem.asp?Id=967
La mulattiera (scalinata) che si utilizza , inizia a destra del sagrato della chiesa ,la quale s' inoltra nelle viuzze dell' abitato e passa a lato di caseggiati sistemati con buon gusto.... La stessa è ben mantenuta pur essendo poco utilizzata, a causa del fatto che il primo alpeggio l'Alpe Quagiui situato sopra il villaggio è collegato da una strada (consortile???) ....Superato quest'ultimo si continua e proseguendo si raggiunge e si supera due alpeggi il Camurè e il Cimalbosco, punto nel quale l'erba presente copre il tracciato ormai ridotto a sentiero. In questo caso un buon aiuto lo offre la segnaletica b/r verniiciata sulle piante e sui sassi affioranti sopra la stessa .Oltrepassato anche quest'ultimo alpeggio si continua ancora nel bosco, sino a sbucare alla base del lungo, ripido e finale crinale erboso, sul quale il sentiero è sparito ormai ricoperto (anche qua)dal erba, per cui si prosegue camminando sulle zolle erbose e dirigendosi per intuito e a vista in direzione della croce , la quale prende sempre più la forma integrale . Li arrivati, godiamo di un discreto panorama sopratutto verso Sud,l'occhio spazia fino a Verbania, uno spicchio di lago, Laveno ed il Sass da Fer'. Mentre verso nord ,il Monte Rosa e la testata principale della valle Antrona, sono coperte e avvolte da nuvole di maltempo...... nevischio??? La condizione meteo è meglio di quanto ci si aspettava..... al punto che decidiamo di fermarci sulla vetta per consumare lo spuntino.... momento piacevolmente atteso.Terminato il quale s'inizia la discesa a valle,utilizzando a ritroso il percorso della salita. La forte pendenza del tratto erboso,che precede l'inizio del bosco richiede una "certa" circospezione visto che un banale inciampo "porterebbe scarogna"...Superato quanto sopra il resto torna ad essere di valore T2
Con il solito"lemme ,lemme" torniamo a Calasca Antrogna,senza rinunciare alla visita della " Cattedrale". Prima riflessione personale...Inimmaginabile che in una minuscola comunità di montagna come questa,sia stata "concepita" e di fatto realizzata un opera architettonica di dimensioni "ciclopiche" rispetto il numero degli abitanti e arricchita sia esternamente che internamente da opere di grande valore e pregio.Ulteriore riflessione. Che quanto sopra, per essere realizzato ha richiesto un grande impegno (anche) economico da parte di tutta la comunità...sopratutto nel secolo nel quale è stata costruita.....Senza dimenticare l'impegno profuso nei secoli per il mantenimento e la conservazione di questa " Cattedrale"
Ultima riflessione, se alle escursioni in montagna si unisce oltre le bellezze della natura , anche quelle compiute dall'uomo........la giornata è ben spesa.....
Il gruppo dei "un po' meno giovani compagni" è sempre ben determinata a non rinunciare, ed è garanzia per la riuscita di itinerari di prim'ordine.
Grazie!
Ciao a Tutti e buona continuazione
Eugenio
Per le notizie storiche sulla Cattedrale: http://www.comune.calascacastiglione.vb.it/ComSchedaTem.asp?Id=967
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Kommentare (9)