Anello alla Colma di Olino


Publiziert von paoloski , 15. Mai 2019 um 15:53.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:12 Mai 2019
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 1440 m
Abstieg: 1440 m
Strecke:17,15 Km

Le previsioni danno vento forte da Nord, è il caso di scegliere una gita su versanti meridionali in modo da essere riparati. Decidiamo per la Valle Anzasca: la Colma di Olino, una cima sullo spartiacque con la Valle Antrona che dovrebbe offrirci un buon panorama ed una temperatura gradevole.
Siamo io, Monica e Nello con le sue cagnoline: Lilo e Stitch.
Raggiungiamo la valle, passiamo per Castiglione e poco dopo l'uscita del paese prendiamo una strada erta e stretta che ci porterà alla frazione di Crotto. All'ingresso del nucleo vi è uno spiazzo dove parcheggiare, la strada in realtà prosegue ma la percorrenza è riservata alle persone autorizzate. Poco male: il dislivello oggi non sarà molto.
Seguendo le indicazioni saliamo per un ripido sentiero alla successiva frazione di Olino, un grosso nucleo in magnifica posizione che, come ci spiega una signora del luogo, un tempo aveva circa centocinquanta abitanti mentre ora sono solo una decina.
Riprendiamo il cammino risalendo il bosco di latifoglie nel quale i resti di antichi terrazzamenti sono onnipresenti. Raggiungiamo le prime baite dell'Alpe Barca e quindi quelle dell'Alpe Prer sparse su un pianoro con un magnifico panorama. Dopo In cIma ai Pro si rientra nel bosco per uscirne poco prima dell'Alpe Aloro che si raggiunge con un pianeggiante traverso. Anche da questo alpe il panorama è notevole: lo sguardo si spinge fino al Lago Maggiore e si ha una magnifica visione delle cime della vicina Valgrande.
Giunti in cresta il vento, che fino ad ora non avevamo avvertito più di tanto, si fa sentire, indossiamo guanti, cappello e giaccavento e decidiamo di raggiungere la Colma di Olino, con qualche saliscendi arriviamo alla cima, un monterozzo erboso ma con una gran vista su Andolla, Weissmies e Lagginhorn a Nord e su alcune cime del Monte Rosa ad Ovest, la Capanna Margherita si vede chiaramente ma non le vette più a Nord. Ci abbassiamo sul versante meridionale per mangiare al riparo dal vento poi decidiamo il da farsi: abbiamo solo una cartina 1:50000 per orientarci, questa indica un sentiero che taglia il versante Sud in direzione di Cimalbosco, in effetti ci pare di scorgere una traccia poco più in basso. In realtà se sentiero c'era è ormai in disuso da tempo e le sue tracce si ritrovano a stento, comunque con un po' di ravanamento sul pendio ricoperto di paglierina riusciamo ad arrivare al costone che conduce alla Croce di Cavallo da cui passa il sentiero battuto e segnalato. Con il "senno di poi" sarebbe stato meglio salire anche alla Croce di Cavallo e da qui scendere, probabilmente in una giornata meno ventosa avremmo fatto così ma, tant'è.
Ora rientriamo nel bosco ed in breve siamo alle baite dirute di Cimalbosco, ci abbassiamo ancora percorrendo il sentiero ben segnalato e raggiungiamo la radura dell'Alpe Camurè, poco sotto incontriamo dei faggi di dimensioni decisamente ragguardevoli.
In breve siamo all'Alpe Quagiui, nuovo consulto della carta e prendiamo la direzione dell'Alpe Giociola seguendo una strada sterrata, dalle baite si dipartono due sentieri: uno sale in direzione di Camurè, l'altro dovrebbe riportarci nei pressi dell'Alpe Barca da cui siamo passati stamane, in realta dopo duecento metri di percorrenza di quest'ultimo il sentiero scompare e ci troviamo in un impluvio ripidissimo e ricoperto di foglie di faggio...decidiamo per un salutare dietrofront raggiungendo di nuovo Quagiui. Da qui seguendo dapprima la strada che raggiunge l'Alpe e quindi il sentiero segnalato per Antrogna ci abbassiamo fino a raggiungerela quota di partenza ma ad alcuni chilometri di distanza.
Da Antrogna passa comunque il sentiero di mezzacosta che transitando per i nuclei di Boretta, Vigino, Mulini e Porcxareccia ci conduce alla strada asfaltata che stamane abbiamo percorso per salire a Crotto, poche centinaia di metri di asfalto ed eccoci all'auto.

La cresta spartiacque fra Valle Anzasca e Valle Antrona offre dei magnifici panorami , lungo il percorso di salita e discesa si incontrano numerosi nuclei architettonicamente molto belli e spesso in magnifica posizione, purtroppo gli edifici in rovina sono molti. Vi sono numerose cappelle ed edicole votive sul tracciato della gita, alcune con affreschi di ottima fattura.

Difficoltà: sostanzialmente T2 se si eccettua il traverso fuori sentiero al di sotto della Colma di Olino. Da notare che i segnavia sono onnipresenti ma le indicazioni dei rari cartelli sono a volte contraddittorie con correzionii artigianali per rimediare agli evidenti errori.
La carta Kompass da noi usata è poco affidabile, meglio usare la Geo4Map Valle Anzasca foglio 6 che ho comprato successivamente.

La traccia GPX è interrotta perchè ho avuto qualche problema con lo smartphone.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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Gelöschter Kommentar

paoloski hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Mai 2019 um 12:40
Grazie, buone gite, Paolo

Panoramix hat gesagt:
Gesendet am 17. Mai 2019 um 08:12
Vedo solo ora questo report: sono stato da quelle parti (Croce del Cavallo) martedi' con lo stesso obiettivo ... restare riparati dal vento ... Ciao. MARCO

paoloski hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Mai 2019 um 12:41
Martedi probabilmente il vento era anche peggio che la domenica. Buone gite, Paolo


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