Pizzo Arera 2512 m
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Prima sveglia….seconda sveglia…check up…
Piante dei piedi doloranti, caviglie bloccate…le ginocchia…beh loro non stanno poi così male! Diamogli un po’ di tempo poi dovrebbero riprendersi…spero!
Le previsioni danno variabile nella mattinata e temporali primo pomeriggio. Al posteggio di Valcanale il variabile si traduce in nebbia, dove non sbuca nemmeno una cimetta!
Partiamo con calma direzione rifugio Alpe Corte, senza raggiungerlo deviamo per il rifugio, lago e passo del Branchino. La nebbia toglie ogni panorama e l’umidità è alle stelle!
Raggiunto il P.so del Branchino continuiamo per quello di Corna Piana. Proseguiamo ora perdendo un po’ di quota e passando sotto le pareti del Pizzo Arera di cui abbiamo visto la cima per un breve istante. Al successivo colletto il paesaggio cambia, lasciamo le ghiaie per i prati e arriviamo al bivio per la salita al Pizzo Arera.
La salita è fuori dalla nebbia e non so se sia un bene, è ancora lunga e molto ripida, il tempo però sembra reggere.
Fino al canaletto si sale sempre ripidamente, una breve discesa e poi il canaletto attrezzato. C’è ancora un po’ di neve ma si può evitare spostandosi sulla dx. Dopo il canaletto il sentiero si sdoppia, bolli gialli a dx, rossi a sx. Seguiamo quelli gialli e raggiungiamo la cima. Il sole va e viene, facciamo una sosta un po’ più consistente ma non volendo tirare troppo la corda, fatte le foto di rito cominciamo la discesa seguendo i bolli rossi.
Al periplo dell’Arera avevamo già rinunciato perché due settimane fa mi avevano detto che non era fattibile per neve e che non sapevano com’era combinato dopo l’inverno, per cui vista anche la precarietà della giornata torniamo sui nostri passi. Poco prima del P.so del Branchino sembra che la lavata non ce la tolga nessuno, altro falso allarme. Sosta al rifugio e di comune accordo decidiamo di fare la sosta pranzo al rifugio Alpe Corte limitando così l’eventuale sciacquata.
Giunti al rifugio prova a scendere qualche goccia e visto che il sole non c’è, panorama nemmeno e il rifugio è insolitamente vuoto ci accomodiamo al suo interno.
Di acqua non se ne parla proprio, anzi sembra che stia anche migliorando, in ogni caso il giro l’abbiamo fatto e non ci resta che una mezz’oretta di discesa per cui, dopo una bella sosta cominciamo a scendere senza incontrare in pratica anima viva…in questo periodo, in questa zona è una cosa da annotare!!!
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