Giro della Corna Piana ... e quasi Pizzo Arera
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Partiamo sci ai piedi dal parcheggio di Valcanale e raggiungiamo senza difficoltà il Rifugio Alpe Corte per poi deviare verso il Passo del Branchino. Dal passo saliamo una sorta di cimetta dove è posizionata una targa, nominata da me nei waypoint come l'anticima del Corno Branchino.
Tolte le pelli, scendiamo brevemente nel vallone sottostante per poi iniziare a tracciare verso la Bocchetta di Corna Piana. L'ultimo tratto prima del passo è abbastanza ripido ma la neve sembra tenere molto bene, non si sono formati accumuli da vento. Raggiunta la Bocchetta suoniamo la campana e guardando verso il Pizzo Arera, sembra farsi concreta la possibilità (all'inizio della giornata solo ipotizzata) di salirlo: si vede una recente traccia salire in un canalino dal versante nord.
Decidiamo di provarci e quindi scendendo dalla Bocchetta cerchiamo di perdere minor dislivello possibile e tenere le forze per l'Arera. Ripresa la salita, dobbiamo tracciare una nuova linea prima di raggiungere quella già "pronta" che si inoltra nel canale. All'imbocco del canale capiamo che nessuno è salito per tentare la vetta ma vogliamo provarci comunque. Facciamo le ultime faticose inversioni con gli sci per poi toglierli e proseguire a piedi.
Il terreno è ripido e si sprofonda parecchio ma mancano solo 100 metri di dislivello, anche se c'è da tribulare potremmo farcela. In circa 20/25 minuti saliamo 50 metri, più che tracciando, scavando nella neve fino a ritrovarci sotto ad una bella cornice, messa a guardia del canale. Provo a risalire gli ultimi metri per capire se c'è una via d'uscita ma l'unica possibilità sarebbe quella di salire sopra alla cornice che al 90% non reggerebbe il mio peso e poi i miei compagni sono proprio sotto .... troppo rischioso.
Vedo la cima, so che mancano solo 60 metri di dislivello (inoltre poi a casa scopro si essere a soli 15 metri dalla via estiva) ma purtroppo siamo costretti a rinunciare, il rischio di tirarsi in testa un blocco di ghiaccio sembra molto alto. A malincuore torniamo agli sci per iniziare la discesa. Fino al Passo di Corna Piana si scia bene su neve polverosa, dal passo fino a quota 1800 è ancora abbastanza buona poi si entra nella "polenta" (il caldo ha reso la neve molto pesante) e scendere (perchè sciare è un'altra cosa) diventa faticoso.
Seguiamo le vecchie piste da sci fino a prendere la strada che ci riporta a Valcanale.
Partito con poca convinzione, man mano che ci inoltravamo in queste bellissime valli mi sono rinvigorito. Poi il dover tracciare alcuni tratti e il tentativo all'Arera ha reso la giornata davvero bella e speciale.
Tolte le pelli, scendiamo brevemente nel vallone sottostante per poi iniziare a tracciare verso la Bocchetta di Corna Piana. L'ultimo tratto prima del passo è abbastanza ripido ma la neve sembra tenere molto bene, non si sono formati accumuli da vento. Raggiunta la Bocchetta suoniamo la campana e guardando verso il Pizzo Arera, sembra farsi concreta la possibilità (all'inizio della giornata solo ipotizzata) di salirlo: si vede una recente traccia salire in un canalino dal versante nord.
Decidiamo di provarci e quindi scendendo dalla Bocchetta cerchiamo di perdere minor dislivello possibile e tenere le forze per l'Arera. Ripresa la salita, dobbiamo tracciare una nuova linea prima di raggiungere quella già "pronta" che si inoltra nel canale. All'imbocco del canale capiamo che nessuno è salito per tentare la vetta ma vogliamo provarci comunque. Facciamo le ultime faticose inversioni con gli sci per poi toglierli e proseguire a piedi.
Il terreno è ripido e si sprofonda parecchio ma mancano solo 100 metri di dislivello, anche se c'è da tribulare potremmo farcela. In circa 20/25 minuti saliamo 50 metri, più che tracciando, scavando nella neve fino a ritrovarci sotto ad una bella cornice, messa a guardia del canale. Provo a risalire gli ultimi metri per capire se c'è una via d'uscita ma l'unica possibilità sarebbe quella di salire sopra alla cornice che al 90% non reggerebbe il mio peso e poi i miei compagni sono proprio sotto .... troppo rischioso.
Vedo la cima, so che mancano solo 60 metri di dislivello (inoltre poi a casa scopro si essere a soli 15 metri dalla via estiva) ma purtroppo siamo costretti a rinunciare, il rischio di tirarsi in testa un blocco di ghiaccio sembra molto alto. A malincuore torniamo agli sci per iniziare la discesa. Fino al Passo di Corna Piana si scia bene su neve polverosa, dal passo fino a quota 1800 è ancora abbastanza buona poi si entra nella "polenta" (il caldo ha reso la neve molto pesante) e scendere (perchè sciare è un'altra cosa) diventa faticoso.
Seguiamo le vecchie piste da sci fino a prendere la strada che ci riporta a Valcanale.
Partito con poca convinzione, man mano che ci inoltravamo in queste bellissime valli mi sono rinvigorito. Poi il dover tracciare alcuni tratti e il tentativo all'Arera ha reso la giornata davvero bella e speciale.
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (3)