Tieralplistock (3383m)
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Ore 5.50...il parcheggio del Belvedere è quasi deserto e di neve neanche l'ombra, Fabio è perplesso, per lui è la prima volta al Furka, quindi non sa cosa c'è dietro l'angolo del negozio di souvenir...
Mentre ci prepariamo vediamo altri due scialpinisti...bene, l'unione fa la forza (che in questo caso sta a significare: evvai...non siamo gli unici ad esser convinti di portare a casa un'altra scialpinistica!)
La vista del Rhonegletscher mi lascia senza parole: l'immacolata distesa nevosa di tre settimane fa, si è trasformata in un grigio e crepacciato ghiacciaio.
Arrivati alla Eisgrotte saliamo, senza sci, mantenendoci sulla nostra destra per sfruttare l'esile lingua di neve, poi dopo circa mezz'ora decidiamo di metterli (le pelli avrebbero qualcosa da dire...ma, si adeguano!)
Quando raggiungiamo i due scialpinisti incontrati al parcheggio, le valutazioni sulle condizioni del ghiacciaio sono inevitabili poi, come spesso accade, i discorsi si rincorrono e ci si ritrova a condividere momenti unici ed irripetibili (...così come se amici fossimo sempre stati).
Nella parte alta del ghiacciaio, la neve non manca, e soprattutto è ancora in ottime condizioni...il che ci fa sperare in una bella discesa; arrivati in vetta, un vento gelido, che se ne infischia del fatto che oggi è il 22 giugno, ci fa restare solo pochi minuti. Le nuvole si fanno sempre più numerose e per un attimo temiamo che una scarsa visibilità possa rovinarci la discesa ma, per fortuna, non accade.
La neve è ottima e scendendo verso valle ognuno di noi gioca a disegnare le proprie geometrie...
Curve, traversi, poi ancora curve e la lunga pianura dove lasciar scivolare gli sci senza far nulla, ci portano fino alla parte inferiore del ghiacciaio, qui decidiamo di togliere gli sci e terminare la discesa con i ramponi.
Arrivati all'auto, il brindisi di fine gita è d'obbligo.
Grazie Loris e grazie Pino, sono felice di aver fatto la vostra conoscenza e di aver potuto condividere con voi una giornata così bella.
Mentre ci prepariamo vediamo altri due scialpinisti...bene, l'unione fa la forza (che in questo caso sta a significare: evvai...non siamo gli unici ad esser convinti di portare a casa un'altra scialpinistica!)
La vista del Rhonegletscher mi lascia senza parole: l'immacolata distesa nevosa di tre settimane fa, si è trasformata in un grigio e crepacciato ghiacciaio.
Arrivati alla Eisgrotte saliamo, senza sci, mantenendoci sulla nostra destra per sfruttare l'esile lingua di neve, poi dopo circa mezz'ora decidiamo di metterli (le pelli avrebbero qualcosa da dire...ma, si adeguano!)
Quando raggiungiamo i due scialpinisti incontrati al parcheggio, le valutazioni sulle condizioni del ghiacciaio sono inevitabili poi, come spesso accade, i discorsi si rincorrono e ci si ritrova a condividere momenti unici ed irripetibili (...così come se amici fossimo sempre stati).
Nella parte alta del ghiacciaio, la neve non manca, e soprattutto è ancora in ottime condizioni...il che ci fa sperare in una bella discesa; arrivati in vetta, un vento gelido, che se ne infischia del fatto che oggi è il 22 giugno, ci fa restare solo pochi minuti. Le nuvole si fanno sempre più numerose e per un attimo temiamo che una scarsa visibilità possa rovinarci la discesa ma, per fortuna, non accade.
La neve è ottima e scendendo verso valle ognuno di noi gioca a disegnare le proprie geometrie...
Curve, traversi, poi ancora curve e la lunga pianura dove lasciar scivolare gli sci senza far nulla, ci portano fino alla parte inferiore del ghiacciaio, qui decidiamo di togliere gli sci e terminare la discesa con i ramponi.
Arrivati all'auto, il brindisi di fine gita è d'obbligo.
Grazie Loris e grazie Pino, sono felice di aver fatto la vostra conoscenza e di aver potuto condividere con voi una giornata così bella.
Tourengänger:
Laura.

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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