Latelhorn....Punta di Saas.....un viaggio.....
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Oggi, l' idea era quella di andare a far visita al canalone NE alla Punta di Saas.
Il problema, si sa, può nascere ancor prima di arrivarci.
Già portatori-sani, di mega ravano, arriviamo nella conca dell' Alpe Banella.
Ahiahiahiii......i punti di accesso ai piani superiori, passaggio chiave per poi raggiungere l' entrata del canalone, ahimè....proprio in condizione, non sono, terreno poco agevole: neve rigolata, porzionata di valanga e con rocce affioranti....altro ravano? No....no grazie....fra due giorni chissà, sarà tutto diverso...
Alternative da qui? poche...la Punta della Rossa o la Punta di Saas ma dalla diga di Camposecco.
Mauro, prima volta da queste parti, propende per la seconda, forse memore della sua fama, non so.....mi spiace contrariarlo....e così, per me, seconda volta con gli scivoli, terza con quella a piedi, alla Punta di Saas.....
Riportando sulla groppa gli scivoli, svoltando decisamente a destra, risaliamo la scala santa (così la chiamo) o meglio, la bastionata che porta a Camposecco: gradoni di pietra e gradini di erba, pietre, neve dura un po' ghiacciata, come due segugi, pigri nel mettere anche i ramponi, cerchiamo qualche striscia più morbida per incidere meglio e passare incolumi, qui è bene non schirligare.
Quasi alla fine, della “santa”, li riposizioniamo a terra e proseguiamo fino alla diga dove, per attraversarla, ci attende l' ennesimo cambio di assetto.
Passata però, è assetto costante, costante di pelli, sembra quasi di sognare e pur che un bello “zoccolage” ci tenga compagnia, arriviamo alla base del ripido canalino, oggi a differenza della prima volta, sembra anche sciabile. La stanchezza inizia a cubare e preferiamo, come solitamente si fa, lasciare qui l' ulteriore peso. Proseguiamo, arriviamo in cresta e con passaggio atletico finale, su roccia, siamo in cima.
Cima dal plateatico ristretto.
La giornata, bianca di cielo, soprattutto sul Rosa, lo rende perlaceo, così come i 4000 che si mostrano...atmosfera lunare, non mi dispiacciono queste atmosfere.
Armati di sana pazienza, non ci resta che scendere ripercorrendo, passo dopo passo, il Camel-Trophy di giornata....è così è andata, la seconda Punta di Saas!
Essendoci più neve, pensavo di essere in un qual modo agevolata.
Invece, percorso allungato. Da Antronalago, la stradina che corre a Campliccioli, ancora completamente coperta da almeno 1 metro di bianca materia, tagli impraticabili.
Se la prima volta, avevo spallato "quasi comodamente” all' alpe Banella, oggi purché la neve non manchi, il ravano è iniziato da subito, già sui ripidi pendii sopra la diga, sconquassati da valanga. Continuando così, anche nel traverso del ripido bosco dove la expo su salti e tuffi al torrente, una costante....su e giù per trovare il passaggio migliore su una neve che proprio morbida non era.
Un dislivello con sviluppo considerevole. Fatto su percorso regolare, sicuramente assumerebbe connotati diversi. Qui, dove di "fluido" non c' è nulla, le variazioni di ritmo sono continue, alla fine cubano tutte.....fadiga....doppia botta di vita!!!
Mauro conferma. Raramente capace di pronunciare la parola “stanco”, nemmeno dopo una Verte con 17 calate....beh, oggi uno “stanchino” è riuscito a dirlo anche lui....evviva, finalmente un umano è con me. Io? ...ancora in rianimazione.....

Kommentare (27)