Munzelüm (2'061 m.s.m.)
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Quando nell’estate del 2012 eravamo saliti al Pilone/Cima Pian del Bozzo (vedi relazione), avevamo messo in cantiere una possibile salita invernale alla cima del Munzelüm, panettone panoramico di 2’061m che sovrasta il Laghetto dei Saléi.
Oggi le previsioni meteo sono ottime e quindi puntiamo proprio a questa cima della Valle Onsernone con partenza da Spruga, ultima località della valle.
La giornata sembrerebbe essere quella giusta: previsioni meteo OK, pericolo valanghe basso...si può fare!
In poco più di un’ora d’auto raggiungiamo Spruga, parcheggiamo nel piazzale principale e partiamo con le racchette sul sacco verso la meta di giornata. Purtroppo già di prima mattina girano parecchie nuvole, più di quante previste, ma speriamo che la situazione migliori cammin facendo.
Questo è il nostro itinerario:
Spruga (1113m) - Tabid - Pian Secco (1419m) - Motta di Resna - Alpe Pesced (1778m) - quota 1945m - Munzelüm (2016m)
Vista la mancanza di neve arriviamo alle cascine di Pian Secco senza dover utilizzare le racchette.
Appena sopra il monte siamo costretti ad indossarle, perché la neve aumenta e a causa delle temperature primaverili si sprofonda fin dal principio.
Nessuna traccia già presente, ci tocca farci strada.
Individuare il sentiero è piuttosto semplice in quanto i segni di demarcazione ufficiali sono pitturati sui tronchi degli alberi e si ripetono con frequenza. All’Alpe Pesced usciamo dal lariceto e ci concediamo una breve pausa davanti alle stalle dell’alpe prima di riprendere il cammino verso la cima.
Quello che segue è il tratto più impegnativo dell’escursione, fortunatamente breve, si tratta di risalire il ripido pendio alle spalle dell'alpe e raggiungere quota 1945m, osservando la CN 1:25'000 e le curve di livello è facile stabilire quale sia il miglior punto di passaggio.
Una volta raggiunta l’ampia cresta la seguiamo, sempre in salita ma non troppo, e raggiungiamo facilmente la cima.
Le condizioni “primaverili” della neve e i numerosi sprofondamenti rendono l’ascesa ancor più impegnativa ma nonostante tutto alle 11:00, dopo due ore e mezza di salita, possiamo dire di avercela fatta!
Purtroppo la meteo s’è guastata completamente e una volta in cima il sole va a nascondersi dietro le nuvole e non si farà quasi più vedere.
Peccato, perché il panorama è veramente bello ma senza sole perde notevolmente.
Di una cosa siamo felici, abbiamo trovato una nuova meta invernale con un itinerario abbastanza sicuro (pericolo valanghe sempre da verificare) che non pone grosse difficoltà, quindi torneremo sicuramente in futuro con condizioni meteo e neve migliori, si spera!
Dopo nemmeno un’ora di sosta riprendiamo il sentiero e seguendo le nostre uniche tracce scendiamo velocemente nella neve sempre più marcia e dopo un’ora e venti minuti siamo di nuovo a Spruga.
Tempo impiegato:
Salita 2h 30 minuti
Discesa 1h 20 minuti
(soste comprese)
Oggi le previsioni meteo sono ottime e quindi puntiamo proprio a questa cima della Valle Onsernone con partenza da Spruga, ultima località della valle.
La giornata sembrerebbe essere quella giusta: previsioni meteo OK, pericolo valanghe basso...si può fare!
In poco più di un’ora d’auto raggiungiamo Spruga, parcheggiamo nel piazzale principale e partiamo con le racchette sul sacco verso la meta di giornata. Purtroppo già di prima mattina girano parecchie nuvole, più di quante previste, ma speriamo che la situazione migliori cammin facendo.
Questo è il nostro itinerario:
Spruga (1113m) - Tabid - Pian Secco (1419m) - Motta di Resna - Alpe Pesced (1778m) - quota 1945m - Munzelüm (2016m)
Vista la mancanza di neve arriviamo alle cascine di Pian Secco senza dover utilizzare le racchette.
Appena sopra il monte siamo costretti ad indossarle, perché la neve aumenta e a causa delle temperature primaverili si sprofonda fin dal principio.
Nessuna traccia già presente, ci tocca farci strada.
Individuare il sentiero è piuttosto semplice in quanto i segni di demarcazione ufficiali sono pitturati sui tronchi degli alberi e si ripetono con frequenza. All’Alpe Pesced usciamo dal lariceto e ci concediamo una breve pausa davanti alle stalle dell’alpe prima di riprendere il cammino verso la cima.
Quello che segue è il tratto più impegnativo dell’escursione, fortunatamente breve, si tratta di risalire il ripido pendio alle spalle dell'alpe e raggiungere quota 1945m, osservando la CN 1:25'000 e le curve di livello è facile stabilire quale sia il miglior punto di passaggio.
Una volta raggiunta l’ampia cresta la seguiamo, sempre in salita ma non troppo, e raggiungiamo facilmente la cima.
Le condizioni “primaverili” della neve e i numerosi sprofondamenti rendono l’ascesa ancor più impegnativa ma nonostante tutto alle 11:00, dopo due ore e mezza di salita, possiamo dire di avercela fatta!
Purtroppo la meteo s’è guastata completamente e una volta in cima il sole va a nascondersi dietro le nuvole e non si farà quasi più vedere.
Peccato, perché il panorama è veramente bello ma senza sole perde notevolmente.
Di una cosa siamo felici, abbiamo trovato una nuova meta invernale con un itinerario abbastanza sicuro (pericolo valanghe sempre da verificare) che non pone grosse difficoltà, quindi torneremo sicuramente in futuro con condizioni meteo e neve migliori, si spera!
Dopo nemmeno un’ora di sosta riprendiamo il sentiero e seguendo le nostre uniche tracce scendiamo velocemente nella neve sempre più marcia e dopo un’ora e venti minuti siamo di nuovo a Spruga.
Tempo impiegato:
Salita 2h 30 minuti
Discesa 1h 20 minuti
(soste comprese)
Communities: Hikr in italiano, Schneeschuhtouren
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare