Rif.Cazzaniga : eno-gastro-camminata tra neve e pioggia


Publiziert von numbers , 26. März 2014 um 07:32. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 März 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 765 m
Abstieg: 765 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:SS36 uscire a Lecco direzione Valsassina, giunti al Colle di Balisio girare a dx x Maggio / Moggio , proseguire oltre la funivia, strada verso il culmine di San Pietro, a quota 1120, poco prima del culmine, dopo alcune baite, sulla sx piccolo parcheggio in corrispondenza della sbarra che chiude la sterrata.
Unterkunftmöglichkeiten:Rif. Sassi-Castelli / rif. Casari/ Baita della Luna/ rif. Nicola/ rif. Cazzaniga

Viste le pessime previsioni x il week-end, che sembrano lasciare spazio solo ad una breve escursione in mattinata, sono ormai quasi convinto a fare un rapido giretto sopra l'alpe del Vicere', giusto per smuovere la gambe dopo la faticaccia di sabato al Grignone.So già che prob. mi aspetta un terribile giro  x centri commerciali con le mie "donne" al pomeriggio.....
Venerdì sera arriva invece la telefonata di Massimo, che mi propone un giro ad Artavaggio dal culmine di San Pietro, con lunga sosta pranzo in rifugio, vista la meteo, e così mi salva la giornata. Accetto subito anche xchè da li non l'ho ancora mai fatta, così colmo anche questa lacuna.
Ritrovo alle 8.00 al Bione con Massimo e ivanbutti, nessun altro raccoglie questa proposta, anche xchè sappiamo bene che prenderemo acqua, non ancora quanta e da dove.....Alle 8.45 siamo al parcheggio dove inizia la sterrata, pronti a partire, c'è una leggera pioggerella, vista anche la poca neve in giro a quella quota, e pensando di trovarla solo molto più in alto, prendiamo la pessima decisione di lasciare le ciaspole in macchina, visto anche la difficoltà di coprire gli zaini con le stesse attaccate....Ci pentiremo presto di questa decisione.
Nel primo chilometro la neve c'è solo a tratti, in pochi punti, ma non molto dopo nel fitto bosco ne troviamo subito in maniera costante e molta più di quanto pensassimo. E ovviamente non è per niente gelata, vista la temperatura mite, anzi è piuttosto molle e scivolosa, c'è una specie di traccia abb. portante, ma se si mette un passo fuori si sprofonda parecchio. Il sentiero gira a lungo intorno alla montagna, salendo molto lentamente ,  passiamo diverse vallette dove ci sono state piccole slavine, e altre sembrano incombere minacciose, su alcuni pendii ripidi si sentono ed intravedono piccole scariche. Dopo circa un'ora e mezza siamo al bivio, qui comincia ad esserci neve ancora immacolata, segno di nevicate + recenti, smette anche  di piovere, così ci scopriamo togliendo i giubbetti che ci hanno fatto sudare parecchio nella 1a parte. Quando arriviamo in vista della piana bassa di Artavaggio, dove ci sono alcune baite e i resti di vecchi impianti, la nebbia aumenta considerevolmente, non si vedono i punti di riferimento, né il Sodadura né altro,  tanto che girovaghiamo un po nella piana in quella che prob. è la pista da fondo, prima di capire la direzione giusta x salire ai Piani, anche grazie all'unico altro gruppo di escursionisti incontrato, che sembra avere le idee chiare.
Incredibile come sia difficile orientarsi con una nebbia così bassa, come tutto appaia uguale e piatto, anche in posti relativamente facili e conosciuti. In pochi minuti siamo ai Piani, imbocchiamo la ripida pista segnata dai paletti che in circa quaranta minuti ci porta alla piana alta, ora nevica bene, passiamo il rif. Nicola ed arriviamo al rif. Cazzaniga giusto a mezzogiorno, appena in tempo x evitare la fastidiosa neve ghiacciata che il vento ci schiaccia sulla faccia. Max propone di fare una scelta di qualità e di  mangiare qui, ed in effetti si rivelerà una scelta molto giusta ed apprezzata. C'è solo un altro gruppo di escursionisti, la moglie del rifugista ci delizia con un ottimo piatto di pizzoccheri con verze e broccoli, davvero squisiti, che abbiniamo a una buona bottiglia di vino rosso "Ru", davvero un'ottima scoperta. Poi ci facciamo un tagliere di formaggi (al solo nome non so proprio dire no...), di capra e di mucca, uno + buono dell'altro, una menzione speciale x lo zola di capra e lo strachitunt. Ce li gustiamo con una deliziosa conserva nostrana di cipolle di tropea.............deliziosa! Ci concediamo anche un bis con abbinamento di un delizioso vino liquoroso (tipo vin santo)! E per non farci mancar nulla, oggi Max è scatenato e ci tenta, ci concediamo anche un dolce.....cioccolato e pere è un'altra delle cose a cui non so resistere! Chiacchieriamo amabilmente con il rifugista, fuori il vento e la neve la fanno da padrone, quindi non c'è fretta. Caffè, un'ottima grappa barricata, e un genepì finale, ci accompagnano quasi alle tre.
E' tempo di rivestirsi x scendere, ci copriamo bene, fuori c'è sempre la nebbia, nevica bene, quasi ghiaccio, e il forte vento completano il quadro. Scendiamo in fretta fino ai piani, poi giù decisi x il sentiero fatto all'andata, quasi "scivoliamo" bene  sulla neve molle, giunti al bivio la neve ci lascia e comincia a piovere, a tratti debolmente, a tratti più intensamente, evitiamo di aprire gli ombrellini un po preferendo impugnare i bastoncini x evitare scivolate e un po x solidarietà con Ivan che ha lasciato il suo in macchina. Cerchiamo di percorrere in fretta la strada restante, ma è lunga ed arriviamo alla macchina verso le 5.20, belli "umidi" direi anche fradici. Visto che piove bene, non perdiamo tempo a cambiarci, ci  fiondiamo in macchina, alle sei siamo a Lecco e ci si saluta in fretta, abbiamo tutti voglia di una bella e lunga doccia calda.
Bel giro, il meteo pessimo era previsto.
Ottima compagnia, grande pranzo!
Sono molto soddisfatto.
Alla prossima.

 ivanbutti Il rischio di prendere acqua, specie il pomeriggio, era ben noto, ma abbiamo preferito comunque non restare a casa. Col senno di poi sarebbe forse stato meglio avere le ciaspole per l'andata, perchè il continuo scivolamento ha reso il cammino molto più faticoso, ma va bene anche così. Le ultime 4 righe della relazione di Mario numbers riassumono comunque benissimo il senso dell'escursione, mi associo al 100%.

Tourengänger: ivanbutti, Massimo, numbers
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (10)


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cristina hat gesagt:
Gesendet am 26. März 2014 um 09:43
Ma la strada è una vera palla!!!! Doverla fare sia all'andata sia al ritorno...benedetto il sentiero da Moggio!

Anche noi una volta abbiamo vagato nella nebbia/neve dei Piani, si perde completamente il senso di orientamento in quelle situazioni!

e...

al rifugio Cazzaniga si va sempre sul sicuro sia come cucina sia come ospitalità!

Ciao Cri

numbers hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. März 2014 um 13:38
Si, è vero Cri,
la strada è davvero lunga e monotona, era giusto x variare, e mi mancava.
Preferisco anch'io il sentiero da Moggio.
Il pranzo però ripaga di tutto....

Ciao

gbal hat gesagt:
Gesendet am 26. März 2014 um 15:14
Giornata pessima che però è stata allietata da una ricompensa gastronomica di tutto rispetto.
Meno male!
Ciao

numbers hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. März 2014 um 20:11
Una volta tanto, ci siamo proprio gustati il pranzo!

Ciao.

patripoli hat gesagt:
Gesendet am 26. März 2014 um 17:49
E comunque.....sempre meglio che a casa o in giro per supermercati....
Vi siete gustati anche un buon pranzo, in un Rifugio che solitamente è pieno zeppo di gente.
Noi una volta siamo rimasti in attesa di ordinare per una mezz'oretta e poi ce ne siamo venuti via sconsolati...
Complimenti per la determinazione

numbers hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. März 2014 um 20:12
Grazie,
oggi avevamo x noi tutta l'attenzione dei rifugisti.
Privilegi dei "temerari".

Ciao

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 26. März 2014 um 18:02
Penso che con un tempo del genere la miglior cosa da fare e' mettere le stanche gambe sotto un tavolo ben aparecchiato complimenti x il menu' Daniele66

numbers hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. März 2014 um 20:14
Concordo pienamente.
Giornata ideale x pranzo in rifugio.
E giro i complimenti a "Massimo" x l'ispirazione gastronomica.

Ciao.

bigblue hat gesagt:
Gesendet am 26. März 2014 um 21:55
Complimenti al trio del tris....pizzoccheri + formaggi + dolce e relativi liquidi per "far scendere"...ottima interpretazione per colorare una giornata un po' grigetta...
Ciao Mario, Ivan e Massimo
Pia
p.s. senza nulla togliere ai pizzoccheri del rifugio, quelli di Max mi ispiravano mooolto di più.....

numbers hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. März 2014 um 22:25
Grazie Pia,
ci siamo dati giustamente da fare.......sia a camminare (10+10 km. tot...)........sia a reintegrare.....
Non ho ancora assaggiato i pizzocheri di Max, ma sono senza dubbio molto invitanti...
Ciao


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