Strada per il Culmine San Pietro - Monte Sodadura (un giorno di quasi pioggia e un prato giallo oro)


Publiziert von ro64 , 30. Oktober 2013 um 21:44.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 Juli 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 890 m
Abstieg: 890 m
Strecke:Strada per il Culmine San Pietro - Parcheggio quota 1120 - strada agro-silvo-pastorale - quadrivio quota 1550 - ex Albergo Sciatori ai Piani di Artavaggio - ex Rifugio Aurora - Rifugio Nicola - Monte Sodadura - Passo Sodadura - sentiero 101 - Rifugio Cazzaniga-Merlini - Casera Campelli - Piani di Artavaggio - ritorno alla partenza
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Lecco seguire la strada che porta in Valsassina, superare Ballabio e arrivare al Colle di Balisio. Da lì seguire le indicazioni per la funivia di Moggio/Artavaggio e per il Culmine San Pietro. Dopo circa cinque chilometri dalla stazione della funivia si trova, sulla sinistra della strada, una stradina agro-silvo-pastorale. Lasciare l'auto nei pressi.

Di tutta l'escursione un paesaggio mi è rimasto particolarmente nella memoria e nel cuore: un prato dorato, completamente giallo dorato perché pieno di botton d'oro (ho fatto ricerche: il botton d'oro si chiama Trollius europaeus e appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee). Mi sono letteralmente perso nel giallo...
Veniamo all'escursione: lunga ma non particolarmente impegnativa (certo, con la funivia si arriva molto prima!!!).
Si lascia l'auto lungo la strada che da Moggio porta verso il culmine San Pietro. dopo cinque chilometri, più o meno, si nota sulla sinistra l'imbocco di una stradina agro-silvo-pastorale che si inoltra in una faggeta. Ogni tanto ci sono aperture nella vegetazione che permettono di vedere Resegone e Due Mani (tranne quando ci sono andato io: Resegone e Due Mani più che altro si immaginavano nella foschia..). Seguendo sempre la suddetta stradina si risale la valle e si arriva infine ad un bivio (o meglio quadrivio) dal quale si può vedere il Monte Sodadura e i Piani di Artavaggio. La stradina porta all'ex Albergo Sciatori (non lo si può confondere: personalmente lo trovo diciamo discutibile dal punto di vista architettonico..) e alla chiesa dei Piani di Artavaggio. Si segue quindi la strada principale fino ad arrivare all'inconfondibile sagoma a doppia piramide del Rifugio Nicola. Da qui al Sodadura non manca molto e le indicazioni sono chiare. Sulla cima una croce e una Madonnina con bambino. La discesa sul versante opposto non è niente di che purchè si stia attenti alle tracce di sentiero e al precipizio verso sud. Si arriva quindi al Passo Sodadura e da lì si torna indietro, senza risalire sul Sodadura, seguendo il sentiero 101 delle Orobie Occidentali che porta al Rifugio Cazzaniga-Merlini, a breve distanza dal Rifugio Nicola incontrato in precedenza. da qui, volendo, si può ripercorrere la strada con la quale si è arrivati. propongo invece un'interessante deviazione: dal rifugio Cazzaniga si seguono le indicazioni per il sentiero degli stradini (che porta ai Piani di Bobbio) e si arriva quasi fino alla Casera Campelli (con il laghetto annesso). Ad un certo punto, in vista del laghetto si incrocia la stradina che porta alla casera ma la si segue in direzione opposta arrivando così ai piani di Artavaggio. Lungo questa sterrata si passa dal prato dorato di cui parlavo all'inizio della descrizione dell'escursione, con una bella veduta sullo Zuccone Campelli e il Rifugio Cazzaniga.

Tourengänger: ro64
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 31. Oktober 2013 um 16:04
Benvenuto nella comunità innanzitutto.
Complimenti all'esordio con le tue tre belle relazioni.
Ciao
Giulio

ro64 hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. November 2013 um 07:45
Grazie mille per il benvenuto..piano piano metterò altre relazioni.
Ciao
Roberto


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