Pizzo del Salto

Dopo vari tira molla su quale cima salire oggi, seguiamo la proposta di Oscar.

Arriviamo in macchina fino all'impianto idrico di Vedello, per poi mettere subito gli sci ai piedi.
La prima parte del percorso avviene su una strada che prima porta ad Agneda e poi al Lago di Scais.

Dal lago iniziamo ad inoltrarci nel nostro vallone. Ci sono altre persone sul percorso ma tutte andranno nella zona di Cima Soliva ("primo pendio a sinistra").

Il Pizzo del Salto è decisamente ben visibile in fondo al vallone!
Dovrebbe esserci un canale che conduce ad un colletto e poi da questo a piedi in cima.

Il "secondo pendio che sale a sinistra" non mi sembra corretto ma uno del gruppo è già alto nel tracciato e Oscar, da dietro, sembra voler dirci di seguirlo. Va bè, sono pratici della zona, sapranno il giusto percorso.

Risaliamo tutto il pendio e arrivati ad una bocchetta ci rendiamo conto di aver sbagliato. Diamo uno sguardo alla cresta che dovremmo fare per "recuperare". Breve consultazione .... andiamo, non andiamo .... portiamo gli sci, non portiamo gli sci...

Alla fine decidiamo di andare e portarci gli sci, se proprio non si potrà scendere torneremo qui sopra.

Picozza, ramponi e sci in spalla scendiamo la prima parte di cresta e, una volta di nuovo su un pendio, li calziamo ancora anche se per poco tempo.
Arriviamo alla giusta bocchetta e valutiamo che effettivamente si può scendere anche da li: bene, non dovremo risalire alla falsa cima.
Poco sopra ritogliamo gli sci e saliamo a piedi, questa volta senza ramponi e picozza, la neve è molle e tiene bene.

Arriviamo in vetta sotto un cielo un po' velato e con un po' di vento e contenti di non aver "ceduto" alla prima falsa cima. Poco lontano il Pizzo Diavolo di Tenda incombe con la sua mole con vicino il Pizzo dell'Omo. Sui versanti a sud il caldo degli ultimi giorni ha fatto disastri, un sacco di valanghe "rovinano" il paesaggio.

Tornati agli sci imbocchiamo il canalino di discesa. L'ingresso è reso difficoltoso da un effetto galleria del vento e, non sapendo bene la tenuta della neve, entriamo con cautela.
Dopo poche curve il vento diminuisce e il buon grip con le lamine permette una bella e sicura discesa.

Sciamo contenti in questo bel canale che ci riporta in poco tempo nel vallone di salita.