Piz San Gian ... con finale a sorpresa!
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Torniamo in Engadina, dove danno solo pericolo 2 e c'è il sole.
La partenza avviene proprio in una frazione di St. Moritz e c'è pure un parcheggio con il nome della cima. Seguendo le indicazioni della guida di Miotti e Selvetti partiamo nei pressi di un parco giochi per bambini.
La prima parte si svolge in un bosco senza molti punti di riferimento, bisogna ... andare su. Poi usciti dal limite boschivo si apre la valle su cui si snoda il nostro itinerario.
Aggiriamo sulla sinistra un canalone, affrontiamo un traverso ben distanziati e ci portiamo nei bei pendii della parte mediana della gita.
La neve è tantissima ed è molto faticoso tracciare, procediamo relativamente lenti. Per fortuna riusciamo a darci il cambio in quattro. Superato un breve pianoro, saliamo verso la testata della valle dove ci attende il secondo traverso, che seppur breve si fa "sentire", soprattutto per la gran quantità di neve.
Ormai manca poco all'uscita in cresta, ci rimane "soltanto" un breve canalino che ci impegna parecchio. Giusto per un "non si sa mai" mentre due tracciano, noi altri stiamo dietro ad aspettare. Anche se siamo all'ombra e a 3000 metri non fa tanto freddo (sempre relativamente).
Usciti in cresta siamo anche di nuovo al sole e arriviamo comodamente al deposito sci. A piedi seguiamo la cresta che, con qualche attenzione a causa delle cornici, conduce in cima.
La discesa in questa marea di polvere è eccezionale e il percorso è bello diretto, permettendo una grande sciata. Anche nel bosco ci divertiamo tantissimo fino all'arrivo in paese .... dove ci attende la polizia svizzera!
Sostengono che siamo passati per una zona di protezione della fauna e devono fare dei controlli. Sappiamo bene che ci sono zone dove è vietato il transito, soprattutto in inverno ma qui non ci sono cartelli o avvertimenti di sorta. Facciamo notare che anche la guida descrive il percorso partendo proprio da qui.
Ci fanno attendere l'arrivo della polizia cantonale. Nel frattempo ci prendono i documenti e fanno una fotocopia della guida. Anche la polizia cantonale non sa bene quale sia la zona vietata e chiamano un cacciatore (o un guardia-caccia, non abbiamo capito bene). Siamo un po' lo show di tutti i fondisti che passano: 9 sciatori e 6 poliziotti ... chissà cosa sarà mai successo!
Chiediamo se nell'attesa possiamo andare a cambiarci. Ci lasciano il permesso e ritorniamo "sulla scena del crimine" poco dopo. Appena tornati vediamo che parlano con il tipo "della caccia" e neanche il tempo di arrivare da loro, ci chiedono di seguirli in centrale.
Incominciamo a preoccuparci, il primo poliziotto che ci ha fermato (che deve essere qualcosa tipo i nostri vigili urbani) parla di deposito cauzionale. Prima di andare facciamo una foto alla zona da cui siamo passati per confermare l'assenza dei cartelli, anche il poliziotto stesso ci suggerisce di fare delle foto.
Saliamo sulle nostre macchine e grazie a loro non paghiamo il parcheggio. Seguiamo la loro macchina fino in centro a St. Moritz dove hanno la caserma. Ci fanno accomodare in una stanza piantonati da una giovanissima poliziotta che probabilmente ha compiuto ieri i 18 anni.
Attendiamo, attendiamo, non sappiamo cosa pensare: ci faranno pagare la multa? faremo subito ricorso? i cartelli non c'erano? si ma siamo sempre in Svizzera!
Dopo quasi 2 ore da quando ci hanno fermato il poliziotto "buono" (che probabilmente ha preso un pochino a cuore la faccenda) ci dice che per questioni tecniche e burocratiche non possono procedere a fare il verbale che sarebbe stato di 580 franchi svizzeri a testa!
Comunque hanno preso i nostri nominativi e la prossima volta .... sono guai.
Mentre lascio i miei dati il tipo mi conferma che c'è un piccolo inghippo legislativo per cui non possono farci nulla (ma non so se lo dicono per incuterci un po' di strizza o è la verità) e che siamo comunque in torto, anche se non ci sono cartelli a delimitare la zona protetta.
Quindi attenzione a quando andate in Svizzera. Ci hanno detto che in questo sito dovrebbero esserci informazioni a riguardo: http://map.geo.admin.ch (mentre
Micha suggerisce questo http://www.respektiere-deine-grenzen.ch/karte/, che in effetti sembra meglio).
P.S.: nel nostro profondo ottimismo, in tutta questa "faccenda Svizzera", la nota positiva è che alla fine non abbiamo pagato il parcheggio a St. Moritz. Evento più unico che raro!!!
La partenza avviene proprio in una frazione di St. Moritz e c'è pure un parcheggio con il nome della cima. Seguendo le indicazioni della guida di Miotti e Selvetti partiamo nei pressi di un parco giochi per bambini.
La prima parte si svolge in un bosco senza molti punti di riferimento, bisogna ... andare su. Poi usciti dal limite boschivo si apre la valle su cui si snoda il nostro itinerario.
Aggiriamo sulla sinistra un canalone, affrontiamo un traverso ben distanziati e ci portiamo nei bei pendii della parte mediana della gita.
La neve è tantissima ed è molto faticoso tracciare, procediamo relativamente lenti. Per fortuna riusciamo a darci il cambio in quattro. Superato un breve pianoro, saliamo verso la testata della valle dove ci attende il secondo traverso, che seppur breve si fa "sentire", soprattutto per la gran quantità di neve.
Ormai manca poco all'uscita in cresta, ci rimane "soltanto" un breve canalino che ci impegna parecchio. Giusto per un "non si sa mai" mentre due tracciano, noi altri stiamo dietro ad aspettare. Anche se siamo all'ombra e a 3000 metri non fa tanto freddo (sempre relativamente).
Usciti in cresta siamo anche di nuovo al sole e arriviamo comodamente al deposito sci. A piedi seguiamo la cresta che, con qualche attenzione a causa delle cornici, conduce in cima.
La discesa in questa marea di polvere è eccezionale e il percorso è bello diretto, permettendo una grande sciata. Anche nel bosco ci divertiamo tantissimo fino all'arrivo in paese .... dove ci attende la polizia svizzera!
Sostengono che siamo passati per una zona di protezione della fauna e devono fare dei controlli. Sappiamo bene che ci sono zone dove è vietato il transito, soprattutto in inverno ma qui non ci sono cartelli o avvertimenti di sorta. Facciamo notare che anche la guida descrive il percorso partendo proprio da qui.
Ci fanno attendere l'arrivo della polizia cantonale. Nel frattempo ci prendono i documenti e fanno una fotocopia della guida. Anche la polizia cantonale non sa bene quale sia la zona vietata e chiamano un cacciatore (o un guardia-caccia, non abbiamo capito bene). Siamo un po' lo show di tutti i fondisti che passano: 9 sciatori e 6 poliziotti ... chissà cosa sarà mai successo!
Chiediamo se nell'attesa possiamo andare a cambiarci. Ci lasciano il permesso e ritorniamo "sulla scena del crimine" poco dopo. Appena tornati vediamo che parlano con il tipo "della caccia" e neanche il tempo di arrivare da loro, ci chiedono di seguirli in centrale.
Incominciamo a preoccuparci, il primo poliziotto che ci ha fermato (che deve essere qualcosa tipo i nostri vigili urbani) parla di deposito cauzionale. Prima di andare facciamo una foto alla zona da cui siamo passati per confermare l'assenza dei cartelli, anche il poliziotto stesso ci suggerisce di fare delle foto.
Saliamo sulle nostre macchine e grazie a loro non paghiamo il parcheggio. Seguiamo la loro macchina fino in centro a St. Moritz dove hanno la caserma. Ci fanno accomodare in una stanza piantonati da una giovanissima poliziotta che probabilmente ha compiuto ieri i 18 anni.
Attendiamo, attendiamo, non sappiamo cosa pensare: ci faranno pagare la multa? faremo subito ricorso? i cartelli non c'erano? si ma siamo sempre in Svizzera!
Dopo quasi 2 ore da quando ci hanno fermato il poliziotto "buono" (che probabilmente ha preso un pochino a cuore la faccenda) ci dice che per questioni tecniche e burocratiche non possono procedere a fare il verbale che sarebbe stato di 580 franchi svizzeri a testa!
Comunque hanno preso i nostri nominativi e la prossima volta .... sono guai.
Mentre lascio i miei dati il tipo mi conferma che c'è un piccolo inghippo legislativo per cui non possono farci nulla (ma non so se lo dicono per incuterci un po' di strizza o è la verità) e che siamo comunque in torto, anche se non ci sono cartelli a delimitare la zona protetta.
Quindi attenzione a quando andate in Svizzera. Ci hanno detto che in questo sito dovrebbero esserci informazioni a riguardo: http://map.geo.admin.ch (mentre

P.S.: nel nostro profondo ottimismo, in tutta questa "faccenda Svizzera", la nota positiva è che alla fine non abbiamo pagato il parcheggio a St. Moritz. Evento più unico che raro!!!
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (16)