Rifugio Azzoni, Resegone
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Oggi visto la grande giornata a livello meteo, decido con un amico di salire al Resegone da Brumano, versante che ancora non ho calcato. Per il socio questo è il battesimo della montagna simbolo di Lecco mentre per me è la quinta volta... ma spero vivamente di riuscire a vedere la città, dato che le altre volte c'era sempre tempo brutto.
Dopo venti minuti di cammino giungiamo al nuovo rifugio Resegone, inaugurato lo scorso settembre e in gestione alla sezione del CAI locale. L'edificio sa ancora di nuovo, tavoli immacolati, tutto il legno e pietra, è molto bello. Beviamo un té caldo, scambiamo quattro parole con il tizio dietro il bancone e ripendiamo il cammino. Oltrepassiamo il bellissimo bosco camminando in una trincea di neve piuttosto profonda e spesso ci accucciamo per passare sotto i rami piegati dalla neve. Giunti nei pressi della rampa finale vediamo un incredibile andirivieni di gente, escursionisti, skialp, gente col cane, sezioni intere CAI... alla fine scopriremo che nell'arco della giornata saranno salite più di quttrocento persone!
Arriviamo all'Azzoni ma non saliamo in vetta, c'è troppa gente, aspetteremo dopo pranzo. Nel frattempo la calorosa accoglienza dei rifugisti non tarda a manifestarsi: ci offrono l' apertivio del Resegone che trangugiamo volentieri, poi quattro foto e dentro per il pranzo sperando ci sia ancora posto... miracolo! Ci sono pochissimi commensali. Ci sediamo con vista sul canalone di Valnegra e aspettiamo un eccellente coniglio con polenta.
Dopo pranzo, calziamo di nuovo i ramponi e salutati i gestori saliamo alla croce per le consuete foto di rito. In effetti molte persone sono già scese e quelle che sono ancora in cima si accingono a tornare a casa. Contemplando il panorama, scattiamo a raffica cercando anche di cogliere qualche particolare.
Verso le 14 iniziamo la discesa verso valle, passiamo di nuovo al Resegone per un cicchetto e poi giù di nuovo verso l'auto. Arriviamo a Brumano che il sole inizia a calare dietro le vette che anche oggi hanno saputo regalarci panorami ed emozioni da favola.
Alla prossima!
Dopo venti minuti di cammino giungiamo al nuovo rifugio Resegone, inaugurato lo scorso settembre e in gestione alla sezione del CAI locale. L'edificio sa ancora di nuovo, tavoli immacolati, tutto il legno e pietra, è molto bello. Beviamo un té caldo, scambiamo quattro parole con il tizio dietro il bancone e ripendiamo il cammino. Oltrepassiamo il bellissimo bosco camminando in una trincea di neve piuttosto profonda e spesso ci accucciamo per passare sotto i rami piegati dalla neve. Giunti nei pressi della rampa finale vediamo un incredibile andirivieni di gente, escursionisti, skialp, gente col cane, sezioni intere CAI... alla fine scopriremo che nell'arco della giornata saranno salite più di quttrocento persone!
Arriviamo all'Azzoni ma non saliamo in vetta, c'è troppa gente, aspetteremo dopo pranzo. Nel frattempo la calorosa accoglienza dei rifugisti non tarda a manifestarsi: ci offrono l' apertivio del Resegone che trangugiamo volentieri, poi quattro foto e dentro per il pranzo sperando ci sia ancora posto... miracolo! Ci sono pochissimi commensali. Ci sediamo con vista sul canalone di Valnegra e aspettiamo un eccellente coniglio con polenta.
Dopo pranzo, calziamo di nuovo i ramponi e salutati i gestori saliamo alla croce per le consuete foto di rito. In effetti molte persone sono già scese e quelle che sono ancora in cima si accingono a tornare a casa. Contemplando il panorama, scattiamo a raffica cercando anche di cogliere qualche particolare.
Verso le 14 iniziamo la discesa verso valle, passiamo di nuovo al Resegone per un cicchetto e poi giù di nuovo verso l'auto. Arriviamo a Brumano che il sole inizia a calare dietro le vette che anche oggi hanno saputo regalarci panorami ed emozioni da favola.
Alla prossima!
Tourengänger:
Barbacan

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