S.Primo : white.......into the White!
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Le previsioni per oggi sono molto contrastanti, ma sembrano lasciar intravedere una breve finestra temporale tra la nevicata di ieri e quella prevista x il pomeriggio. Così cerco di incastrarci una ciaspolata.
E sono qui anche io, come già qualcuno nei gg. scorsi, a raccontare avventure sulle "nostre" semplici montagne dietro casa, per l'ennesima volta. Ma le incredibili ed abbondantissime nevicate di questo pazzo inverno, Le rendono incredibilmente belle ed affascinanti. Non so quando le rivedremo con tutta questa neve......meglio approfittarne!
Il S.Primo dalla colma di Sormano è una classicissima, bella in ogni stagione e piuttosto facile, anche se in alcune situazioni estreme, a dispetto della sua non elevatissima quota, questa montagna ti sa mettere a dura prova, e a volte ti costringe alla resa.
Non questa volta, però....
Stavolta vinco io!
E' da un po che sogno di sfidarla quando è carica di neve, in un paesaggio in stile "grande nord", tipico di una nevicata abbondante e appena terminata, come quello che mi si presenta davanti stamattina, quando arrivo al parcheggio dietro l'osservatorio, proprio mentre lo spazzaneve lo sta ripulendo dopo la nevicata di stanotte.
La salita al S.Primo, in assenza di neve, è comunque facile ma lunga, richiede circa 2 ore, oggi so che ci impiegherò molto di più. Faccio per salire dalle creste, ma non è ancora battuta e si sprofonda parecchio;
decido di fare la carrareccia, qualcuno è già passato e la camminata è più semplice.
Gli alberi sono carichi di neve, i rami pesantemente piegati sul sentiero, ti costringono a qualche tratto quasi in ginocchio, fino quasi alla colma del bosco tengo le ciaspole in spalla.
All'alpe Spessola la nebbia comincia ad avvolgere tutto pesantemente......
bianco sotto.....bianco di lato........bianco sopra........... Into the White!
Una sensazione stranissima mi avvolge, di forte disorientamento.....di stordimento.....
Per fortuna conosco i percorsi quasi a memoria. Pochi sprazzi di cielo aperto e sole prima dell' alpe Terrabiotta mi illudono....ma giunto li il "bianco" si riappropria di ogni piccolo spazio.
Big white....
Tento di "indovinare" dov'è il facile sentiero carrabile per la cima, ma non ho molti punti di riferimento, la visuale è a pochi metri, a parte qualche albero e cespuglio non si vede nulla. Faccio una trentina di metri prima di realizzare che non è passato nessuno......e capisco xchè! Impossibile avanzare con questa nebbia, oltretutto c'è parecchia neve ed è molto faticoso.
Into the White.....
Decido di seguire il "trenino" che ha appena imboccato il sentiero delle creste, e pian piano risalgo il primo lungo pendio verso gli impianti da sci dismessi, e poi su ancora.
Ogni tanto incontro qualche scialpinista che torna, ma come fanno a scendere così velocemente con questa nebbia......, pochi altri escursionisti si stanno avventurando verso la cima.
La salita è impegnativa, la nebbia spessissima, x fortuna ho come riferimento il filo di cresta e la neve battuta, altrimenti sarebbe impossibile orientarsi. Sembra di essere fuori dal mondo.........
White....only white.
Dopo un tempo indefinibile, mi ritrovo davanti la croce di vetta quasi improvvisamente, è una visione "glaciale", semi sommersa da almeno un metro e mezzo di neve, formazioni di ghiaccio che hanno creato autentiche "sculture" , visibilità intorno assolutamente nulla. Il cartello di cima è letteralmente scomparso sotto un paio di metri di neve, la casetta è quasi sepolta ............Chi conosce il posto lo capisce dalle foto.
Totally White...big white.
Ci ho messo 3 ore e un quarto, piccola pausa banana, poi decido di ripartire, c'è troppa umidità e stare fermi non è il massimo, so che anche la discesa sarà lunga.....
Ripercorro a ritroso il sentiero fatto all'andata orientandomi con il filo di cresta, arrivo a Terrabiotta e li la nebbia è veramente spessissima, la potresti tagliare con un coltello.....fatico un po anche solo x trovare l'imbocco del sentiero che scende verso l'alpe Spessola.............accantono l'idea di scendere dalla cresta che guarda verso Lecco. Più sotto la nebbia allenta un po la morsa, comincio a sentire la stanchezza nelle gambe....era da un po che non mi capitava. Dopo la colma del bosco ricomincia a nevicare come previsto, così il paesaggio che ritrovo al parcheggio è di nuovo molto "invernale".
Ancora molto "White".
Esperienza bellissima. Sensazioni incredibili.
Stanco, ma molto soddisfatto di questa esperienza così da "grande nord".
Alla prossima.
E sono qui anche io, come già qualcuno nei gg. scorsi, a raccontare avventure sulle "nostre" semplici montagne dietro casa, per l'ennesima volta. Ma le incredibili ed abbondantissime nevicate di questo pazzo inverno, Le rendono incredibilmente belle ed affascinanti. Non so quando le rivedremo con tutta questa neve......meglio approfittarne!
Il S.Primo dalla colma di Sormano è una classicissima, bella in ogni stagione e piuttosto facile, anche se in alcune situazioni estreme, a dispetto della sua non elevatissima quota, questa montagna ti sa mettere a dura prova, e a volte ti costringe alla resa.
Non questa volta, però....
Stavolta vinco io!
E' da un po che sogno di sfidarla quando è carica di neve, in un paesaggio in stile "grande nord", tipico di una nevicata abbondante e appena terminata, come quello che mi si presenta davanti stamattina, quando arrivo al parcheggio dietro l'osservatorio, proprio mentre lo spazzaneve lo sta ripulendo dopo la nevicata di stanotte.
La salita al S.Primo, in assenza di neve, è comunque facile ma lunga, richiede circa 2 ore, oggi so che ci impiegherò molto di più. Faccio per salire dalle creste, ma non è ancora battuta e si sprofonda parecchio;
decido di fare la carrareccia, qualcuno è già passato e la camminata è più semplice.
Gli alberi sono carichi di neve, i rami pesantemente piegati sul sentiero, ti costringono a qualche tratto quasi in ginocchio, fino quasi alla colma del bosco tengo le ciaspole in spalla.
All'alpe Spessola la nebbia comincia ad avvolgere tutto pesantemente......
bianco sotto.....bianco di lato........bianco sopra........... Into the White!
Una sensazione stranissima mi avvolge, di forte disorientamento.....di stordimento.....
Per fortuna conosco i percorsi quasi a memoria. Pochi sprazzi di cielo aperto e sole prima dell' alpe Terrabiotta mi illudono....ma giunto li il "bianco" si riappropria di ogni piccolo spazio.
Big white....
Tento di "indovinare" dov'è il facile sentiero carrabile per la cima, ma non ho molti punti di riferimento, la visuale è a pochi metri, a parte qualche albero e cespuglio non si vede nulla. Faccio una trentina di metri prima di realizzare che non è passato nessuno......e capisco xchè! Impossibile avanzare con questa nebbia, oltretutto c'è parecchia neve ed è molto faticoso.
Into the White.....
Decido di seguire il "trenino" che ha appena imboccato il sentiero delle creste, e pian piano risalgo il primo lungo pendio verso gli impianti da sci dismessi, e poi su ancora.
Ogni tanto incontro qualche scialpinista che torna, ma come fanno a scendere così velocemente con questa nebbia......, pochi altri escursionisti si stanno avventurando verso la cima.
La salita è impegnativa, la nebbia spessissima, x fortuna ho come riferimento il filo di cresta e la neve battuta, altrimenti sarebbe impossibile orientarsi. Sembra di essere fuori dal mondo.........
White....only white.
Dopo un tempo indefinibile, mi ritrovo davanti la croce di vetta quasi improvvisamente, è una visione "glaciale", semi sommersa da almeno un metro e mezzo di neve, formazioni di ghiaccio che hanno creato autentiche "sculture" , visibilità intorno assolutamente nulla. Il cartello di cima è letteralmente scomparso sotto un paio di metri di neve, la casetta è quasi sepolta ............Chi conosce il posto lo capisce dalle foto.
Totally White...big white.
Ci ho messo 3 ore e un quarto, piccola pausa banana, poi decido di ripartire, c'è troppa umidità e stare fermi non è il massimo, so che anche la discesa sarà lunga.....
Ripercorro a ritroso il sentiero fatto all'andata orientandomi con il filo di cresta, arrivo a Terrabiotta e li la nebbia è veramente spessissima, la potresti tagliare con un coltello.....fatico un po anche solo x trovare l'imbocco del sentiero che scende verso l'alpe Spessola.............accantono l'idea di scendere dalla cresta che guarda verso Lecco. Più sotto la nebbia allenta un po la morsa, comincio a sentire la stanchezza nelle gambe....era da un po che non mi capitava. Dopo la colma del bosco ricomincia a nevicare come previsto, così il paesaggio che ritrovo al parcheggio è di nuovo molto "invernale".
Ancora molto "White".
Esperienza bellissima. Sensazioni incredibili.
Stanco, ma molto soddisfatto di questa esperienza così da "grande nord".
Alla prossima.
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