Monte Magno - Monte Pola da Mugena

Giornata stupenda, a causa poco tempo a disposizione cambio la mattina la meta e mi avvio verso il Malcantone con l'idea di salire al monte Magno.

Arrivo a Mugena da Arosio col buio, trovo uno spiazzo dove parcheggiare poco prima di quello che dovrebbe essere il ponte Busnione che supera la val Firinescio prima di Vezio.

Spenti i fari dell'auto mi rendo conto che non si vede niente. Brancolo un po' nel buio fino a raggiungere la casereccia che si stacca poco oltre il ponte e sale verso l'alpe Coransù. Il primo tratto di percorso si svolge lungo un castagneto. Filari di alberi secolari contornano la strada che sale dolcemente verso l'alpe evitandomi così l'uso della frontale. Inizio a vedere proiettate sulla neve del monte Magno e del Gradiccioli le prime luci rosee dell'alba. Purtroppo sono ancora troppo in valle per poterla apprezzare pienamente. Le tinte si fanno più accese quando raggiungo l'alpe Coransù oltre la quale la strada prosegue ancora fino all'uscita dal bosco dove inizia ad esserci abbastanza neve. Il manto però è leggermente gelato e per ora sostiene il mio peso. Scelgo quindi di proseguire senza calzare le ciaspole, opto per i ramponi in modo da procedere più veloce anche su eventuali tratti ripidi. In realtà di tratti veramente ripidi non ne troverò fino alla salita del monte Magno e poi del Pola.

Abbandono la traccia quando si allarga sul versante nord del magno, verso l'alpe Agario, salendo direttamente sul crinale assolato verso la cima del mio primo obbiettivo. Visto che è presto provo a proseguire verso il Gradiccioli dandomi un limite temporale fino alle 10:30.

Scendo al passo Agario dove sorge il piccolo rifugio e proseguo su ampio crinale verso il Pola ed i Pianoni. Mi attira parecchio riuscire ad arrivare in cima al Gradiccioli modo da scendere dal versante est completando così un bell'anello. Ai Pianoni mi rendo conto però che non è giornata: sono troppo lento e non ho proprio voglia di correre.
Preferisco così salire ancora per fermarmi poco prima delle roccette finali prima della vetta, in modo da avere il tempo di godermi la discesa in tranquillità.

Dopo la sosta per mangiare sul Monte Pola (utili le ciaspole per sedersi sulla neve), scendo dallo stesso itinerario ripetendo la salita sul Magno. Il sole è veramente molto caldo, ma la neve tiene ancora fino a quando, scendendo dal monte, ritrovo la traccia di salita sul versante est. A questo punto il lavoro del sole si fa sentire, inizio a sprofondare e per proseguire più agevolmente utilizzo le ciaspole. In realtà percorro un tratto breve prima di toglierle di nuovo, ma almeno mi faccio una ragione di averle portate.