Monte Generoso da Scudellate
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Escursione ad anello da Scudellate per festeggiare l'anno nuovo. Non ho molto tempo e mi ritrovo a risalire il Generoso. Faccio in modo di essere al sorgere del sole nei paraggi dell'alpe Nadigh. Mi godo con calma lo spettacolo in compagnia di alcune capre e di un becco 'scornacchiato' che mi hanno raggiunto durante la salita. In compenso un paio di camosci scappano appena mi vedono: i soliti asociali.
Proseguo a mezza costa lungo la via degli alpeggi raggiungendo Genor. Sel versante sud vedo altri camosci e alcuni Cervi, anche in questo caso non si lasciano avvicinare e fuggono ben prima di essere a portata di fotografia.
Da Genor salgo diretto fino alla cima sfruttando una traccia già battuta. Le ciaspole, come temevo, sono inutili e rimangono sulle spalle ad appesantire lo zaino. Tornano utili i ramponi leggeri, visto che in alto la neve battuta è scivolosa, niente di pericoloso ma già che li ho li uso.
La temperatura è più che gradevole, pur essendo partito presto la neve non è gelata. In vetta non c'è nemmeno aria tanto è che non è nemmeno necessario coprirsi: avevo proprio voglia di sole!
Cambio itinerario in discesa avviandomi verso l'alpe Piana e, visto che la neve è poca, imbocco il poco frequentato sentiero che porta all'alpe Sella, al roccolo Meri e poi di nuovo a Scudellate.
Ai margini del bosco si ergono due faggi secolari, imponenti, sempre stupendi da vedere. Nel bosco trovo un insidioso lastricato di ghiaccio su foglie, un motivo in più per tenere i ramponi. Senza dovrei fare attenzione ad ogni passo, così passo in un attimo.
Visita al roccolo e rientro a Scudellate soddisfatto per lo spettacolo che il Generoso sa sempre offrire.

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