zar
Muggio, 19.01.2013, ore 08.15, pronto all'inizio del sentiero...
...riavvolgiamo il nastro...
è venerdì, nel tardo pomeriggio, quando, tornando a casa anticipatamente per partecipare ad un incontro informativo di presentazione in vista della prossima iscrizione della mia piccola Alessia alla prima elementare, accolgo l'invito del Calvagione (Generus)...in realtà, tante volte, rincasando, sulla A9 (autostrada dei Laghi), l'avevo osservato e sempre snobbato...''questa volta, ti vengo a trovare''...la meteo è pessima (ci si aspetta la grande nevicata), un programma con l'amico
Francesco è stato rinviato, e la meta è giusta per stagione, clima e difficoltà...
copio totalmente la traccia di
gbal che saluto e ringrazio...come lui non sarò deliziato dal sole e dal cielo limpido ma il fascino della montagna è magnetico...
il parcheggio è comodo e libero nell'ampia piazzetta della fontana...pochi passi sull'asfalto e sulla sx parte il tracciato...subito si scende fino ad attraversare il Breggia e, da qui, si prende a salire in un folto bosco di castagni che ci porta in prossimità del piccolo centro di Roncapiano...
il fondo è buono...io mi sono portato dietro tutto l'armamentario però, alla fine, ho lasciato in automobile ciaspole e picca...i ramponi, invece, col loro tintinnio, hanno allegramente fatto da colonna sonora alla mia solitudine (niente di più)...
in direzione Alpe Nadigh il paesaggio è tipicamente invernale...il candore della neve prevarica la luce naturale e contrasta il grigiore del plumbeo cielo...la difficoltà e la pendenza aumenta decisamente avvicinandosi all'Alpe Piano e, successivamente, non resta che toccare la vetta del Generoso (1701) con poca soddisfazione panoramica...la visuale è sempre ampia e la meta ben identificabile...in alcuni tratti, non riuscendo ad aver riferimenti di spessore, si sprofonda nella neve (generalmente ben portante) sino al ginocchio ma i rischi sono davvero molto limitati...il passaggio più delicato e rischioso, nel ritorno, ho trovato fosse il lungo traverso all'Alpe Genor ed, oltre, fino a riportarmi a Nadigh...il sentiero canonico, poco soleggiato, è impraticabile (senza ciaspole) per via della quantità abbondante di neve e, quindi, mi sono dovuto inventare una traccia parallela laddove la pendenza notevole ed il fondo irregolare offrivano condizioni di minor sprofondamento...la segnaletica al suolo è, ovviamente, poco visibile...in compenso le paline non mancano e sono sufficientemente identificabili...
sono appagato...le precipitazioni mi hanno graziato...per me è stata un'ottima camminata ed un superbo momento di riflessione...
ciao a tutti Luca
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