Punta Almana 1390 m

La giornata non parte bene, manchiamo per ben due volte la deviazione per andare sulla sponda opposta del lago, vediamo sfilare i nostri monti e non c’è verso di riuscire a passare dall’altra parte. Torniamo indietro e finalmente il cartello Pisogne ci porta sul lato giusto. Non è finita però, una volta a Marone dobbiamo trovare la ciclabile per il Santuario Madonna della Rota. Qualche inghippo ancora e finalmente ci siamo. Posteggiamo al punto panoramico sulle piramidi di Zone. Torniamo indietro e imbocchiamo quella che doveva essere un ciclabile invece è una strada tutta bella asfaltata che arriva fino al Rif. Croce di Marone

Facciamo buon viso a cattivo gioco e chiacchierando la percorriamo per intero, ci diranno poi che un sentiero taglia i tornanti, noi le uniche tracce sono sembrate impraticabili per erbacce, rovi e quant’altro!

Poco prima del rifugio troviamo il cartello Forcella di Sale, nella speranza di imboccare finalmente un sentiero ci troviamo invece su una strada cementata, la cosa mi mortifica, la cartina non è per nulla affidabile. Ai due maschietti sembra importare poco mentre a me girano parecchio le scatole!

Proseguiamo quindi fino a P.so Spino, dove vediamo un altro cartello che indica questo fantomatico Malghe in Rete - Anello 1. Proseguiamo fino alla Forcella del Sale e finalmente inizia il sentiero. Proseguiamo con il sentiero attrezzato che sale ripidissimo e con qualche poco simpatico traversino sul neve gelata arriva alle rocce. Le aggira e si entra in divertente canaletto attrezzato che porta alla panoramica cresta. Ormai a vista della cima proseguiamo in cresta, ancora qualche tratto cui prestare attenzione per via della neve gelata e finalmente siamo in cima.

Pausa foto e chiacchiere con dei locals cui chiediamo info sul sentiero Malghe in Rete. Non ne sanno nulla perché sembra che i cartelli siano qualcosa di molto recente, ma uno di loro ci conferma l’esistenza di un sentiero che passa sopra la malga che vediamo dalla cima e che ritorna alla Forcella del Sale.

Proseguiamo cosi seguendo la cresta che ci porta in direzione della malga sottostante, dopo aver perso un bel po’ di quota, il sentiero è molto ripido, arriviamo a un cartello che indica il sentiero su cui siamo, come salita EE alla Punta Almana, il suo proseguimento porta a Gardone Val Trompia e a sx un lungo traverso conduce più facilmente (nel senso che non è ripido, ma il traverso al momento è poco sicuro, tra neve ed erba scivolosa…) risale anch’esso a Punta Almana.

Continuiamo nella discesa confidando di trovare il famoso sentiero che passa sopra la malga sempre più vicina. Passiamo un roccolo e continuiamo a scendere, è sempre più evidente che il sentiero non esiste per cui prima di trovarci a Gardone facciamo dietrofront e torniamo al cartello. Svoltiamo sul traverso e andiamo a collegarci sulla discesa diretta dalla cima alla Forcella di Sale. Torniamo a P.so Spino, dove notiamo il cartello 290 Golem, proseguiamo su quello e torniamo sulla strada cementata poco prima del bivio per Croce di Marone.

Controlliamo la cartina e decidiamo di scendere lungo la ciclabile che parte dalla Forcella di Gasso. Arriviamo così a Cislano e lungo la strada Valeriana al posteggio.

Tutto sommato alla fine mi sono riconciliata con il percorso, è stata comunque una bella escursione e alla fine anche se al posto di un sentiero abbiamo trovato una strada ci siamo divertiti lo stesso!

Al momento la F forse è un po' poco viste le condizioni di ghiaccio, più azzeccata potrebbe essere un F+, in ogni caso il sentiero attrezzato presenta dei punti molto esposti non attrezzati.

DATI GPS
Dislivello 1710 m – 25,20 km