Avvistato un Cinghiale sulla Punta Almana!

Menek66:

Dopo la salitaccia del giorno prima, oggi si fa un giretto defaticante, una camminata che è  allo stesso tempo veloce  e gustosa come impatto visivo; ecco,  la Punta Almana, racchiude benissimo  queste due prospettive. Per questa semplice escursione, oggi è ritornato tra  “noi” Piero “il Cinghiale”, amico di mille fughe in montagna e cazzaro all’ennesima potenza, e quando dico cazzaro non è per sminuirne la personalità, anzi, lui è un tipo follemente geniale, un magma carnoso assemblato prendendo  una parte di David Letterman, una di Alvaro Vitali e dulcis in fundo, una di Topo Gigio… insomma  uno spasso!

Ancora il Sebino, il mio lago preferito, ancora un giro a quattro passi da casa dove non ci si stanca mai di tornare, un posto che sembra la mia seconda abitazione ma a mia insaputa, e non me ne voglia Scajola… e per questa  breve escursione, scelgo un sentiero stranamente poco battuto ma veramente carino.

La macchina si lascia in prossimità del Rif. Croce di Marone, luogo di partenza per molti escursioni,  soprattutto verso il Guglielmo  dove  si arriva anche in Mtb seguendo la strada sterrata; per arrivare a questo parcheggio, dovete percorrere per 5 km una strada stretta ma asfaltata, non particolarmente pericolosa ma da fare con attenzione.

Si parte, e per imboccare il nostro sentiero, percorriamo a ritroso per 200 m  la strada che abbiamo fatto in macchina, e giunti in prossimità dello stretto tornante, abbiamo preso la sterrata che si stacca alla nostra sinistra. Evidente segnavia 3V + Sentiero Partigiano (Tricolore). Da subito ci si accorge che il sentiero è poco frequentato anche se ben tenuto, insomma non è uno di quei posti  prediletti, ma l’ambiente che attraversiamo varia in continuazione regalando squarci di panorama su sconosciute cime, un posto che nulla ha da invidiare a percorsi più famosi, e tutto questo oggi ci sembra un regalo.

Il primo tratto essendo in piano, Piero lo prende un po’ “allegro” come il suo solito, e quando il sentiero si restringe, diversi saliscendi ci accompagnano sino al Passo Spino dove diverse baite, oggi sono frequentate dai loro proprietari vista la discreta giornata di sole. Seguendo ancora una sterrata pianeggiante, raggiungiamo poco dopo la Forcella di Sale con la sua santella, e una volta svoltato a sinistra, abbiamo perso leggermente quota seguendo il segnavia 3V variante bassa,  fatti pochi passi, sulla nostra destra un sentiero ben segnalato ci immette in un breve bosco di conifere.

Qua il paesaggio cambia, tutto è più “montano” e selvaggio, la mulattiera si restringe e costeggia il lato est della Punta,  con brevi strappi, guadagniamo quota affrontando qualche breve passaggio esposto (nulla di pericoloso) e qualche canalino ancora innevato, 30 cm di schifida materia bianca,  probabilmente “scaricata” dalla soprastante cresta. Giunti al forcellino dove è presente una palina, c’è l’ultimo strappo da affrontare, ma oramai la vetta è lì a 10 minuti di cammino… Piero si ferma a prendere fiato sulla panchina rivolta verso la Valtrompia, mentre io, allungo il passo sino a giungere sulla sommità e godermi in santa pace la mia mela “caramellata”con il  sottostante belvedere. Dopo che anche  Olmo ha finito il suo rancio, ecco che arriva  Piero, leggermente provato e  sudato come un cotechino di 8 kg …

Intorno alla croce ci sono una decina di persone, ma il viavai è continuo, scambiamo quattro parole con gli astanti, e poi giù a perdifiato ripercorrendo a ritroso il sentiero, sono le 11.30 e noi abbiamo una fame bestia; come da nostra tradizione  quando l’escursione è breve, ci si ferma al mitico “baracchino” sul lungolago di Marone, dove i fritti di ogni specie  allietano qualsiasi palato, mentre le piccole onde lacustri fungono da metronomo del nostro andazzo mascellare! Anche questa è fatta…bella Piero!

Nota 1): Giretto “underground” adatto a tutte le gambe, magari le leggere esposizioni possono infastidire qualcuno, ma nel complesso il pericolo è ridotto al minimo. Questa è una classica escursione godereccia, al giro breve si può unire anche una bella mangiata al rif. Croce di Marone, luogo di fottutissime grigliate sanguinarie all’ombra del Gòlem.

Nota 2): Cose a caso & dilemmi della vita:

Mondi al contrario: Renzi ha detto a Sottocorona di star sereno…

Carcere: arrestato Sallusti… fermato dalla polizia si è  dichiarato giornalista!

Stato: Il Ministro Lupi si è dimesso, adesso aspettiamo che anche i Cani e i  Porci lascino i loro scranni.

Rai Sport: intervistato l’allenatore Zeman… abuso  di anfetamina tra i telespettatori!

Festività choc: Buona Pasqua! Disse Barabba a Ponzio Pilato.

Nota 3): Anche Eric ha voluto dire la sua su Piero…

                                                                                        CINGHIALE.

Cammini per le cime con passo abituale,

inciampi sulle rocce in modo accidentale,

e punti dritto dritto verso il capezzale.

Cinghiale,

saluti tutti quanti in modo assai  amicale,

facendo il bravo uomo e non l’antisociale,

peccato ti risponda l’ignifugo bancale.

Cinghiale,

scrutando l’infinito ti senti bifocale,

grugnisci come un porco in modo bitonale,

ma cadi a peso morto con tuffo ultrà carpale.

Ti sporge dalla bocca il duplice dentale, e accorto mi domando: che cazzo di Cinghiale?


A La Prochaine!       Menek und Olmo.