Punta Almana sui sentieri dei partigiani e non solo...
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Dalla targa tricolore con la scritta "Sentiero Giustizia e Libertà Barnaba" seguiamo la stradina selciata a sinistra che fra prati e castagni si alza moderatamente per portarsi alla cappella di Olo 704 m con vicina I'omonima cascina.
Oltrepassata una fontana proseguiamo alternando tratti a fondo naturale con altri cementati, con un largo giro nella valle del torrente Vigolo arriviamo alla cascina di Noase 864 m. La salita ora diventa alquanto ripida, sotto le falde nord occidentali della Punta Almana, superata la cappella di Gotola 957 m finalmente raggiungiamo la Forcella di Sale 1108 m.
Dalla palina segnavia accanto alla santella dedicata alla Vergine, seguiamo le indicazioni per la via normale alla cima, il sentiero si abbassa leggermente a destra, per poi continuare in piano, dopo una fresca fontana passiamo accanto a una baita e in breve arriviamo a una palina segnavia, da dove svoltiamo a destra entrando in un bellissimo bosco. Iniziamo a guadagnare velocemente quota portandoci sul versante orientale, alcuni brevi tratti esposti sono stati messi in sicurezza con paletti e un cavo d'acciaio, immaginiamo che nelle giornate limpide si ha una bella vista sulle valli laterali della Val Trompia e delle tante cime circostanti...monte Guglielmo compreso...
Raggiunta una sella erbosa pieghiamo a destra risalendo l'ampia cresta tra le nuvole, in breve arriviamo alla grande croce di vetta della Punta Almana 1389 m, la vista da qui dovrebbe essere splendida ma oggi la fortuna non è dalla nostra parte, almeno per ora…
Firmato il libro di vetta ci riposiamo per qualche minuto, nel frattempo veniamo raggiunti da altre persone anche loro delusi dalla mancanza dei panorami, per il ritorno scendiamo lungo la cresta meridionale, nota come Dosso Pelato, il sentiero è spettacolare anche se in alcuni tratti è da percorrere con cautela. Durante la discesa magicamente le nuvole si diradano aprendo una splendida veduta sul Lago d’Iseo con la sua isola lacustre "Montisola” che risulta essere la più grande d’Europa. Dopo un breve tratto in qui riprendiamo debolmente quota ci fermiamo qualche istante osservando alle nostre spalle l’intero filo di cresta appena percorso, riprendiamo a scendere tra radi arbusti arrivando all'ampia sella della Croce di Pezzuolo 937 m, qui ha termine il tratto più spettacolare dell'escursione.
Siamo ad un importante crocevia di numerosi sentieri, seguiamo a destra la variante bassa del sentiero "3V" (un lungo trekking in sette tappe che sale da Brescia fino alla testata della Val Trompia) entrando per un breve tratto in un fittissimo bosco di conifere, usciti nuovamente all'aperto scendiamo tra i prati arrivando in breve al Rifugio-trattoria Pezzolo, meglio conosciuto come "Pastina" 813 m.
Seguiamo ora l'ampia strada sterrata, tralasciando un primo bivio e raggiungendo in breve le Sorgenti di Giaive dove ci fermiamo a rinfrescarsi e a far rifornimento d’acqua.
Proseguendo la sterrata finisce col confluire in una cementabile, tralasciamo un primo bivio e arrivati al secondo decidiamo di continuare (volendo si può anche scendere da qui), dopo una breve salita eccoci nuovamente al bivio incontrato durante l'andata, da qui in poi ripercorriamo la mulattiera fatta al mattino.
Malati di montagna: Danilo e Fabio

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