Cima Vallaperta, Punta d'Aurona


Publiziert von Andrea! , 13. Dezember 2013 um 16:37.

Region: Welt » Schweiz » Wallis » Oberwallis
Tour Datum:11 Dezember 2013
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Ski Schwierigkeit: ZS
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS   I 
Aufstieg: 1635 m
Strecke:14,8 km a/r
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Superato il Passo del Sempione, si scende verso Briga. Si passa Rothwald e successivamente si arriva a Berisal. Su un tornante della strada, si stacca sulla destra una stradina.

Dal parcheggio di Berisal la Punta del Rebbio è già ben visibile, ma oggi non sarà la nostra meta, avendola già salita tempo fa.
Oggi puntiamo alla Cima Vallaperta, sicuramente meno affascinante del Rebbio ma comunque una bella cimetta.

Raggiungiamo la Bortelhutte e proseguiamo per il lago. Non ci fidiamo ad attraversarlo, anche se ghiacciato, i bordi sono rotti e le condizioni di questi giorni, tra caldo e poca neve, non ci garantiscono una tenuta dello strato di ghiaccio.
Ci tocca quindi traversare i pendii alla sua destra, passando sotto la cima Spitzhornli (che non è quella più famosa al passo del Sempione).

Il traverso è abbastanza delicato, la neve è molto dura e i rampanti oggi risultano essenziali. In altre situazioni potrebbe esistere un discreto pericolo valanghe.

In prossimità del passo di Vallaperta ci distanziamo, qualche cornice sporgente ci incute un po' di timore. Superata la zona di tiro da eventuali crolli, ci troviamo in un pendio con molti sassi e neve durissima (questa volta neanche i rampanti bastano). Decidiamo quindi di portare gli sci in mano per gli ultimi metri che ci separano dal passo.
Dal passo la vista sulla conca dell'Alpe Veglia è stupenda e, alla nostra destra, appare la Punta d'Aurona: un grillo inizia a saltarmi per la testa.

Calziamo i ramponi proseguiamo per la cima Vallaperta (Ganterhorn in Svizzera), che si raggiunge senza difficoltà. La vista sul vicino Rebbio rende questa cima un pochino "di secondo ordine" ma a noi piace lo stesso.

Mentre scendiamo scruto la cresta che sale per l'Aurona (Furggubaumhorn in Svizzera) ... forse possiamo salire ... fino a li arriviamo senza problemi ... quel torrione forse lo si può passare ... quell'altro potremmo aggirarlo ..... guardo la cartina ... guardo l'altimetro .... sono duecento metri di dislivello ..... hmmmm ....

Proviamo a salire, poi vedremo se passiamo.

Così, senza avere nessuna relazione e senza sapere se questa è la via "normale", iniziamo la scalata.

Il tratto iniziale è semplice. Arriviamo sotto ad un primo torrione che sembra più complicato.

Proviamo ad affrontarlo direttamente ... ma non passiamo.
Scendiamo a sinistra per poi cercare di risalire .... ma non passiamo.
Proviamo a scendere per un buon tratto a destra, poi tagliamo in diagonale sul pendio e scopriamo che c'è un canaletto di neve che ci permette di raggiungere una selletta a monte del torrione.

Bene, questo lo abbiamo passato.

Proseguiamo ancora sulla cresta, aggiriamo il secondo torrione a sinistra, per raggiungere un'altra selletta tramite un pendio innevato. Da qui la cima è ormai a portata.

Per evitare gli altri torrioni, decidiamo di tagliare lungo tutto il pendio di neve per poi ritornare sulla cresta poco prima della vetta. Gli ultimi metri di arrampicata non presentano particolari difficoltà.

Arriviamo così in vetta, molto soddisfatti di questa nostra piccola avventura.

Il panorama sul possente Monte Leone è notevole, ma anche il Terrarossa (Wasenhorn) non è da meno.
Possiamo fermarci pochissimo: è tardi e dobbiamo iniziare a scendere subito, per evitare di arrivare alla macchina con il buio.

Torniamo ai nostri sci che sono ormai le 15:30, abbiamo forse ancora un'oretta di luce, In fretta e furia ci prepariamo e scendiamo. La neve è abbastanza buona e lo sviluppo poco, quindi in meno di un'ora riusciamo a raggiungere, sci ai piedi, la macchina.

Togliamo gli sci e finalmente, con calma, possiamo assaporare pienamente questa bellissima giornata di "esplorazione".


PS: probabilmente portandosi gli sci in spalla fino alla seconda selletta, si potrebbe scendere direttamente verso il lago. Evitando così il rientro a piedi al passo e sciando su belle pendenze. Anche se in questo momento c'è neve molto dura e qualche placca da vento.


Tourengänger: Andrea!


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