Monte TAMARO (1.962)

martyne
Camminata relax, immersi in fantastici colori autunnali.

Qualcuno, amante dei taglioni, si è ritrovato una bella zecca pascolante sulla mano "Cosa c'hai sulla mano?" "Mah ... non vorrei dire ... ma pare proprio una zecca" e cosi' c'è venuta a tutti la grattarella e ogni due per tre: "C'ho qualcosa qui?" "Mi ci guardi?".

Qualcun'altro, mooolto affamato e direi anche a-papille gustative ("a" privativo), ha scambiato la semuda per il leerdammer e poi non capiva perchè ridessimo come dannati (io stavo quasi per strozzarmi). Alla fine della giornata continuava a interrogarsi/ci e l'amante dei taglioni (che str...o!) con la sua faccina da angelo: "Maah, niente, volevamo sapere se t'è piaciuto il formaggio". E giu' risate!

Qualcun'altro non aveva portato il dolce -horribile dictu!- e pure rischiato di non partecipare; ma all'ultimo bu'o s'è fatta coraggio e n'è valsa la pena (un grande grazie a te che andavi piano drogato dall'antibiotico).

Qualcun'altro scambio' il motto Rotondo per il Tamaro, preso dalla foga di conquistar cime e credo anche molto stordito, intontito dalla cantilena del Ciaciaretta.
Eh, si, oggi è andata cosi'!

Francesco Classica gita in una zona del Ticino molto conosciuta e amata dai locali,nonostante tutto..Luca ideatore dell'anello è riuscito a renderla intrigante e non banale,della serie " tutte le creste e taglioni li facciamo".

Bravo Luca !!!!
Per me è stata una giornata poco brillante,facevo un po fatica " maledetta zecca!!"

All'ultimo istante mi son dovuto inventare una torta da mangiare in gita, la fortuna non è mai una casualità,una torta di zucca bussa alla mia porta ,per qs. volta la scioperante pasticciera l'abbiam surrogata.

Fattore dominate:: Color infinity !!!


 zar…un’escursione maturata con prudenza…i compagni, mitici, quelli di sempre: Francesco,  martyne e Claudio (“radio”, per intenderci).
La meteo della settimana aveva fatto temere il peggio e, quindi, volevo qualcosa di non altissimo e, nello stesso tempo, di non particolarmente sofisticato.
Voglio però, sicuramente, almeno una vetta (qui ne ho quattro), un pizzico di adrenalina (provate la crestina dal Motto Rotondo alla bocchetta omonima) ed un po’ di avventura (fidatevi del GPS perché ogni tanto il sentiero sparisce ??!!).
siso mi ispira (grazie!!!) e, per caratteristiche complessive, comodità d’arrivo e novità (non c’ero mai salito), opto per il Monte Tamaro.
!!!Attenzione!!! Non pensate a qualcosa di leggero…l’estensione è importante ed anche il dislivello finale non è clemente.
Partiamo, praticamente all’alba, con un cielo che, per tutta la giornata, sarà avaro di soddisfazioni (poteva, comunque, andar peggio e acqua non c’è stata).
Dal comodissimo parcheggio ai Monti di Mezzovico, subito si sale con decisione attraverso ariosi boschi di castagni e faggi.
Noi decidiamo di prender direzione Faedone, dove il prativo prende il sopravvento, per intercettare la gradevolissima cresta dopo l’Alpe Duragno.
Proprio qui, trascuriamo, infatti, la segnaletica convenzionale per spostarci leggermente a sx e “montare in sella” a Camusio.
Sotto gli scarponi, con doppio sali e scendi (bocchetta di Campo e bocchetta del Motto Rotondo) volano in successione la Cima Torrione, il Motto Rotondo ed infine il Monte Tamaro.
Evitiamo la Capanna Tamaro, ben visibile sulla ns. destra.
Consumiamo il ns. rituale pranzetto e giù, verso la Bassa di Indemini, la Valle Cusella e la chiusura ai Monti di Mezzovico.
 
_10 per la compagnia
_9 per i panorami
_9 per la cresta (in discesa verso la bocchetta di Motto Rotondo si “becca” anche un primo grado)
_8 per l’impegno (fisico/altimetrico)
_6 per la meteo
 
Grazie Martina, Francesco e Claudio ed un caro saluto a tutti…
 
Luca