Camusio (1650 m)


Publiziert von siso , 27. November 2011 um 15:10.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:26 November 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Tamaro-Lema   CH-TI 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 864 m
Strecke:Monti di Mezzovico (789 m) – Ugì (886 m) – Tortoi (914 m) – Giadè (938 m) – Faedone (1140 m) – Alpe Duragno (1483 m) – Camusio (1650 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Uscita autostradale di Rivera – Bironico – Mezzovico – Monti di Mezzovico
Kartennummer:C.N.S. No. 1333 - Tesserete - 1:25000.

Oggi desidero raggiungere una cima poco conosciuta; è una sorta di “prodotto di nicchia”, che ha attirato più volte la mia attenzione mentre percorrevo l’autostrada tra Lugano e Bellinzona. A dispetto della modesta quota, per conquistare questa altura occorrono quasi tre ore di cammino.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:10

Fine dell’escursione: ore 13:20

Temperatura alla partenza: 0°C

Temperatura al rientro: 12°C

 

Esco dall’Autostrada A2 a Rivera, poco prima della galleria del Monteceneri, e percorro la strada cantonale in direzione sud. Dal centro di Mezzovico imbocco la stradina asfaltata, che in tre chilometri conduce ai Monti di Mezzovico (789 m), dove un ampio spiazzo mi consente di parcheggiare.

Sono le 8 precise; il sole sorge proprio in questo momento. Poco sotto il piazzale scorgo una cappella e una croce. Mentre mi preparo, due escursionisti mi chiedono informazioni per raggiungere il Monte Tamaro. Sono le uniche due persone che incontrerò: per le successive 5 h e 10 min, tanto è durata la gita, non vedrò più anima viva.

Il percorso è ben segnalato, fatta eccezione per il tratto iniziale e per la salita finale a partire dall’alpe. Dopo 170 m, si incontra il primo bivio, senza segnavia: occorre proseguire a destra. La temperatura sale rapidamente, è un clima mite; si potrebbe camminare in camicia. Procedo in direzione nord seguendo il sentiero che tocca alcuni insediamenti, costituiti ognuno di tre o quattro rustici: Monti di Mezzovico, Ugì, Tortoi, Giadè, Alpe Duragno.

 

Incontro un gregge di capre, particolarmente mansuete, per nulla impaurite dalla mia presenza. Rispetto il loro ritmo; dopo circa tre minuti riesco a superarle tutte, senza farle fuggire. Hanno il mantello marrone, con macchie nere. La barba mi ricorda una poesia di Umberto Saba, nella quale il poeta triestino scrive “capra dal viso semita”, probabilmente per via della barbetta.

 

La capra (Umberto Saba)

 

Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d’erba, bagnata
dalla pioggia, belava.

Quell’uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita
sentiva querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita.

[da Casa e campagna, 1909-1910]

 

Nella Valle di Duragno mi fermo in prossimità del ponte per fotografare le belle cascatelle che il torrente produce in questo tratto.

Da Giadè (938 m) si gode di un bellissimo panorama sulle colline del luganese e sul golfo di Lugano. Il leggerissimo velo di nebbia conferisce al tutto un tocco romantico e artistico, che rende più piacevole il paesaggio.

Oltre i 1100 m di quota, il bosco di betulle e felci aquiline viene rimpiazzato dalla faggeta; il toponimo “Faedone” è decisamente appropriato. Il sentiero piega a sinistra, in direzione dell’Alpe Duragno. A 1300 m di quota finisce il bosco: il panorama si amplia ulteriormente e si estende anche alle montagne del Sopraceneri. Per la prima volta entro così nella Valle di Duragno. Vedo subito il trasmettitore delle telecomunicazioni installato sul Camusio e più avanti anche la grande antenna del Manera.

Dall’Alpe Duragno (1483 m), seguo l’evidente sentiero, in parte sassoso, che sale verso la cima odierna. La raggiungo in una mezz’oretta.

Ore 10.54: Camusio geschafft!

Panorama notevole, ma fastidioso vento che mi invita a fermarmi poco in vetta, giusto il tempo per l’abituale filmato a 360°. Proprio per questo motivo rinuncio a percorrere la dorsale fino al Motto Rotondo. Scendo tra cespugli di ontani verdi, su tracce di sentiero, fino all’Alpe Duragno, dove la temperatura mite mi suggerisce una sosta per consumare il solito pasto frugale.

Autunno ticinese - Tessiner Herbst - Automne tessinois - Altonn in Tisin

Anche oggi, le buone condizioni meteorologiche di questo autunno ticinese mi hanno permesso di compiere una piacevole escursione in una zona che mi era sconosciuta.


Tempo di salita: 2 h 40 min

Tempo totale: 5 h 10 min

Tempi parziali

Monti di Mezzovico (789 m) – Giadè (938 m): 50 min

Giadè (938 m) – Alpe Duragno (1483 m): 1h 20 min

Alpe Duragno (1483 m) – Camusio (1650 m): 30 min

Dislivello teorico in salita: 864 m

Sviluppo complessivo: 11,8 km

Difficoltà: T3

Coordinate Camusio:

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: discreta / buona


Tourengänger: siso
Communities: Hikr in italiano


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