Traversata del grande Est

Come consuetudine, da ormai 10 anni, questo è il periodo del giro del grande Est di Devero. E anche quest'anno non potevamo mancare, per fortuna ci si è messo anche il tempo che ci ha garantito questa finestra di bello.

All'appello siamo in 4: Nicola, Simo, Fabio ed io. Dopo la solita sosta al panificio Ossolano di Crodo saliamo a Devero. Durante la salita in auto scorgiamo parecchie unità cinofile di soccorso alpino e protezione civile intente a prepararsi nella zona dove parte la strada che sale ad Esigo, in un primo momento pensiamo ad un'esercitazione ma invece è la ripresa delle ricerche della ragazza di Verbania scomparsa tempo prima la cui macchina è stata ritrovata in questa zona.

Poco prima di arrivare al parcheggio dal colore dei larici capiamo che è il momento giusto, a fare i pignoli ci vorrebbe un po' di sole in più ma non stiamo a sottilizzare è già una fortuna che non piova.
Veloci ci prepariamo e seguiamo il sentiero che, passando per Corte d'Arduì, sale all'alpe Sangiatto. Vari colori si alternano nel bosco, dal verde tenue fino quasi all'arancione passando per tantissime sfumature diverse.
Tanto per cambiare non troviamo nessuno, le prime forme umane verranno scorte all'alpe Forno, dopo 3 ore e quasi 10km di cammino.
Dall'alpe Sangiatto a Corte Corbernas stesso grande panorama, con a destra le classiche dello scialpinismo (Corbernas e Sangiatto) a sinistra Fizzo e Albrunhorn e di fronte l'Arbola, sempre più maestoso mano a mano che ci si avvicina.
Nel tratto successivo tra Corte Corbernas e l'alpe La Valle appare sotto di noi il lago Devero. Di un blu cupo su cui spicca il rosso accesso dei larici. Dall'altro lato la Valdeserta con il grande lariceto che si deve attraversare per accedervi.
Salendo verso l'alpe Forno, passando per l'alpe La Satta, i larici spariscono ma si accede ai pianori che precedono l'alpe. Qui domina l'Arbola onnipresente, anche nel riflesso dei piccoli laghetti.
Giunti all'alpe Forno ci concediamo una pausa con i ben di Dio che abbiamo acquistato al panificio, le calorie perse sono subito riacquistate, forse anche qualcosa in più.

Finito il pranzo scendiamo a costeggiare il lago Devero, anche qui gran spettacolo di larici che si specchiano nelle acque. Qui incontriamo parecchie persone con cavalletti e macchine fotografiche professionali, l'autunno in Devero è un gran richiamo.

Passiamo da Crampiolo e poi ci immergiamo di nuovo nell'ambiente "canadese" sul sentiero che ci riporta in Devero.
Quando siamo all'auto controllo il GPS, circa 18km. Insomma non male, ma quasi non li abbiamo sentiti, merito dell'ambiente fatato in cui abbiamo camminato tutto il giorno.

PS: Inavvertitamente ho cancellato dal GPS la traccia dall'alpe Forno all'auto, mannaggia..........
allegata alla relazione troverete solo la parte di salita da Devero all'alpe Forno.