Traversata del Grande Est
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Fine ottobre, Devero meta d'obbligo per passare una giornata nei colori autunnali. Quest'anno me la voglio godere da solo.
Parto prestissimo per la stagione, prendo il traghetto delle 6.25 e prima delle 8.00 sono in Devero. L'alpe è deserta, è sabato ed è parecchio presto. Mi incammino subito verso Corte d'Arduì guardando il cielo, è nuvoloso ma qualche chiazza azzurra qua e là e il rapido spostamento delle nuvole fanno intuire che non resterà coperto per molto. Infatti quando arrivo all'Alpe Sangiatto gli spazi azzurri si fanno più grandi, poco dopo Corte Corbernas "sbuco" sopra le nuvole, cielo azzurro e, finalmente, il sole. Dico finalmente perchè finora ho partito parecchio freddo, mi si è persino gelato il sudore sui capelli......
Rapidamente supero l'Alpe La Valle e Alpe La Satta. Il torrente poco prima dell'alpe è gelato ma lo passo agevolmente. Eccomi sui pianori a 2400m di quota che portano all'alpe Forno. Il panorama è grandioso, cielo azzurro, cime di serpentino rosso e un po' di vento, qui immancabile. All'Alpe Forno, gestita dai cugini del collega Mauro ma ora chiusa fino a primavera, mi fermo a pranzare e, vista l'ora, decido di proseguire fino a raggiungere il sentiero che porta alla Bocchetta d'Arbola, antico passo frequentato da tempi remoti.
Riparto e salgo ad incrociare il sentiero, poi decido di proseguire fino alla Bocchetta visto che dista poco meno di 20 min. Gli ultimi 50m sono su neve, circa 20cm, non difficili. Alla Bocchetta fa freddo, tira anche un discreto vento, qualche foto e poi giù verso Pianboglio, giunto al lago prendo il sentiero che, tramite il "canaleccio" mi porta sul lago Devero e qui opto per il sentiero che ne costeggia il lato destro, che penso sia il migliore come panorama. Arrivo rapidamente a Crampiolo dove pensavo di incontrare più gente, l'agriturismo è chiuso, pensavo di recuperare un po' di formaggio ma lo farò a Crodo. Ancora 30min di cammino e sono a Devero. Mi siedo sulla solita panca a fissare lo spettacolo dell'alpe, sono anni che vengo qui ma ogni volta sono sempre più affascinato. Mi fisso nella memoria l'immagine dei monti da portare con me a casa, pensando già a quando potrei tornare la prossima volta. Poi giù all'auto, sosta alla latteria di Crodo e via verso il traghetto.
Parto prestissimo per la stagione, prendo il traghetto delle 6.25 e prima delle 8.00 sono in Devero. L'alpe è deserta, è sabato ed è parecchio presto. Mi incammino subito verso Corte d'Arduì guardando il cielo, è nuvoloso ma qualche chiazza azzurra qua e là e il rapido spostamento delle nuvole fanno intuire che non resterà coperto per molto. Infatti quando arrivo all'Alpe Sangiatto gli spazi azzurri si fanno più grandi, poco dopo Corte Corbernas "sbuco" sopra le nuvole, cielo azzurro e, finalmente, il sole. Dico finalmente perchè finora ho partito parecchio freddo, mi si è persino gelato il sudore sui capelli......
Rapidamente supero l'Alpe La Valle e Alpe La Satta. Il torrente poco prima dell'alpe è gelato ma lo passo agevolmente. Eccomi sui pianori a 2400m di quota che portano all'alpe Forno. Il panorama è grandioso, cielo azzurro, cime di serpentino rosso e un po' di vento, qui immancabile. All'Alpe Forno, gestita dai cugini del collega Mauro ma ora chiusa fino a primavera, mi fermo a pranzare e, vista l'ora, decido di proseguire fino a raggiungere il sentiero che porta alla Bocchetta d'Arbola, antico passo frequentato da tempi remoti.
Riparto e salgo ad incrociare il sentiero, poi decido di proseguire fino alla Bocchetta visto che dista poco meno di 20 min. Gli ultimi 50m sono su neve, circa 20cm, non difficili. Alla Bocchetta fa freddo, tira anche un discreto vento, qualche foto e poi giù verso Pianboglio, giunto al lago prendo il sentiero che, tramite il "canaleccio" mi porta sul lago Devero e qui opto per il sentiero che ne costeggia il lato destro, che penso sia il migliore come panorama. Arrivo rapidamente a Crampiolo dove pensavo di incontrare più gente, l'agriturismo è chiuso, pensavo di recuperare un po' di formaggio ma lo farò a Crodo. Ancora 30min di cammino e sono a Devero. Mi siedo sulla solita panca a fissare lo spettacolo dell'alpe, sono anni che vengo qui ma ogni volta sono sempre più affascinato. Mi fisso nella memoria l'immagine dei monti da portare con me a casa, pensando già a quando potrei tornare la prossima volta. Poi giù all'auto, sosta alla latteria di Crodo e via verso il traghetto.
Tourengänger:
Marchino

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