Pania della Croce m.1859 Cresta est Alpi Apuane
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Era da molto tempo che avevo nel cassetto dei miei progetti Apuani, la cresta est della Pania della Croce,la montagna regina delle Alpi Apuane.Secondo la guida di queste montagne,sembra non ci siano grosse difficoltà di arrampicata,ma il percorso nei sui 2 terzi superiori diviene erto,divertente e esposto......le max difficoltà che ho incontrato durante la salita,le ho trovate sulla torre e gli spezzoni di roccia della cresta,e non superano il 2 + ( e sono sempre comunque aggirabili sulla dx)..considerando però,che si tratta pur sempre di terreno Apuano,delicato,inaffidabile,imprevedibile.....quindi da non sottuvalutare!! Partiti dalla località " Piglionico ",con il sentiero n°7,dapprima pianeggiante,poi inoltratosi nella faggeta,in leggera salita...dopo circa un'oretta di piacevole camminata,mai con pendenze faticose,usciamo sui prati ai piedi del "Naso" dell'Uomo Morto,una caratteristica formazione rocciosa ricoperta di erba,situata nel centro del gruppo delle Panie e in vista del Rifugio Rossi alla Pania,in alto sulla nostra dx....
l'ambiente è meraviglioso,il silenzio ci circonda,intorno a noi,già a questa quota,si apre uno splendido panorama....in nemmeno 15 minuti,giungiamo ad una rigogliosa fonte,ci dissetiamo e poco dopo, in breve raggiungiamo il rifugio,che in questo periodo dell'anno è chiuso,soltanto il bivacco invernale resta sempre aperto....dopo una breve sosta,riprendiamo il cammino,sempre sul sentiero n°7,scendiamo alla Focetta del Puntone e lì,continuiamo a percorrerlo,lasciando sulla nostra dx,il sentiero della via normale alla vetta,per il Vallone dell'Inferno. Il sentiero diviene roccioso e un cartello segnala che il percorso da qui in poi,è riservato ad Escursionisti Esperti,infatti poco avanti,alcuni passaggi su roccia,sono assicurati con catene....nulla di che,ma chi non avesse domestichezza con la roccia e l'esposizione,non dovrebbe avventurarsi.....finalmente giungiamo sullo spiglo della montagna,il sentiero continuerebbe a scendere lungo il vasto versante sud della montagna,ma noi lo abbandoniamo,voltando a dx,per iniziare a risalire la cresta est,che si presenta ai nostri occhi,attraente e non difficile,se non nel tratto superiore,dove son ben visibili,una torre, spuntoni e lame di roccia esposti.....iniziamo così,la nostra ascesa,subito con pendenza modesta,la cresta si presenta assai larga e si procede camminando,poi via via che saliamo,la pendenza aumenta e l'uso delle mani,diviene necessario Lo spettacolo,non è soltanto la cresta,ma sopratutto il panorama che ci offre sui due versanti,da una parte,quella a nord,gli Appennini e la bellezza della Pania Secca,dall'altra quella a sud,le Apuane meridionali,il mare,il litorale della Versilia e lontano sopra le nebbie,il monte Amiata.
La salita è molto piacevole,mai difficile,finchè giungiamo ai piedi della torre sopra menzionata...Lidia la aggira sulla dx e se ne va via veloce,salendo il resto della cresta arrampicando qua e là fin sotto il ripido pendio finale per la vetta,io invece ho voglia di roccia,di arrampicare.....studio un pò la torre,poi la affronto sulla dx,dove sembra più facile,a metà,ridiscendo,non mi sento sicuro,non sono assicurato,non ho materiale di protezione oggi con me,la salita era descritta facile.....attacco sulla sx,e superando con buoni appigli i primi 2 metri con un altro passaggio esco sulla cima....nulla di che siamo daccordo,però ci tengo a percorrerla tutta per intero....quindi successivamente,affronto lame e spuntoni di rocce rotte,restando sulla dx il più possibiile,altrimenti sarebbe troppo pericoloso....esco alla fine sul ripido pendio finale,dove Lidia poco sotto la vetta mi aspetta per raggiungerla insieme....3 ore dalla partenza.Non ci sono parole per descrivere il panorama che questa montagna offre,a 360° vediamo quasi tutta la Toscana....mangiamo il nostro pranzo,facciamo alcune foto e restiamo quasi un'ora a gustare ciò che la natura ci offre....
in discesa percorriamo il sentiero n° 126,che dal Colle della Pania,scende attraverso l'impervio Vallone dell'Inferno e ci riporta alla Focetta del Puntone e al rifugio Rossi in circa un'altra ora....poi la discesa nella faggeta è piacevole come all'andata,caratterizzata dall'incontro di un enorme faggio che all'andata non avevamo visto....raggiunta la macchina,ci possiamo sentire soddisfatti....grandiosa gita in ambiente unico...... le Apuane!!
l'ambiente è meraviglioso,il silenzio ci circonda,intorno a noi,già a questa quota,si apre uno splendido panorama....in nemmeno 15 minuti,giungiamo ad una rigogliosa fonte,ci dissetiamo e poco dopo, in breve raggiungiamo il rifugio,che in questo periodo dell'anno è chiuso,soltanto il bivacco invernale resta sempre aperto....dopo una breve sosta,riprendiamo il cammino,sempre sul sentiero n°7,scendiamo alla Focetta del Puntone e lì,continuiamo a percorrerlo,lasciando sulla nostra dx,il sentiero della via normale alla vetta,per il Vallone dell'Inferno. Il sentiero diviene roccioso e un cartello segnala che il percorso da qui in poi,è riservato ad Escursionisti Esperti,infatti poco avanti,alcuni passaggi su roccia,sono assicurati con catene....nulla di che,ma chi non avesse domestichezza con la roccia e l'esposizione,non dovrebbe avventurarsi.....finalmente giungiamo sullo spiglo della montagna,il sentiero continuerebbe a scendere lungo il vasto versante sud della montagna,ma noi lo abbandoniamo,voltando a dx,per iniziare a risalire la cresta est,che si presenta ai nostri occhi,attraente e non difficile,se non nel tratto superiore,dove son ben visibili,una torre, spuntoni e lame di roccia esposti.....iniziamo così,la nostra ascesa,subito con pendenza modesta,la cresta si presenta assai larga e si procede camminando,poi via via che saliamo,la pendenza aumenta e l'uso delle mani,diviene necessario Lo spettacolo,non è soltanto la cresta,ma sopratutto il panorama che ci offre sui due versanti,da una parte,quella a nord,gli Appennini e la bellezza della Pania Secca,dall'altra quella a sud,le Apuane meridionali,il mare,il litorale della Versilia e lontano sopra le nebbie,il monte Amiata.
La salita è molto piacevole,mai difficile,finchè giungiamo ai piedi della torre sopra menzionata...Lidia la aggira sulla dx e se ne va via veloce,salendo il resto della cresta arrampicando qua e là fin sotto il ripido pendio finale per la vetta,io invece ho voglia di roccia,di arrampicare.....studio un pò la torre,poi la affronto sulla dx,dove sembra più facile,a metà,ridiscendo,non mi sento sicuro,non sono assicurato,non ho materiale di protezione oggi con me,la salita era descritta facile.....attacco sulla sx,e superando con buoni appigli i primi 2 metri con un altro passaggio esco sulla cima....nulla di che siamo daccordo,però ci tengo a percorrerla tutta per intero....quindi successivamente,affronto lame e spuntoni di rocce rotte,restando sulla dx il più possibiile,altrimenti sarebbe troppo pericoloso....esco alla fine sul ripido pendio finale,dove Lidia poco sotto la vetta mi aspetta per raggiungerla insieme....3 ore dalla partenza.Non ci sono parole per descrivere il panorama che questa montagna offre,a 360° vediamo quasi tutta la Toscana....mangiamo il nostro pranzo,facciamo alcune foto e restiamo quasi un'ora a gustare ciò che la natura ci offre....
in discesa percorriamo il sentiero n° 126,che dal Colle della Pania,scende attraverso l'impervio Vallone dell'Inferno e ci riporta alla Focetta del Puntone e al rifugio Rossi in circa un'altra ora....poi la discesa nella faggeta è piacevole come all'andata,caratterizzata dall'incontro di un enorme faggio che all'andata non avevamo visto....raggiunta la macchina,ci possiamo sentire soddisfatti....grandiosa gita in ambiente unico...... le Apuane!!
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