Pizzo Salmone 1560 m
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Dopo il veloce giro di ieri in Val Biandino per vedere più o meno le condineve, oggi puntiamo alla Svizzera confidando nelle schiarite previste che non ci saranno ma neanche pioverà. Qualche goccia lungo la strada ma una volta raggiunto Verscio non viene giù più nulla anzi sembra che le schiarite stiano arrivando, pura illusione!
Dopo aver fatto avanti e indietro Ponte Brolla-Verscio alla ricerca di un posteggio libero dove possa stare l’auto per più di due ore, la lasciamo a Ponte Brolla e ci dirigiamo a Verscio lungo la strada fino al cartello segnavia per il Pizzo Salmone, nome assai curioso!
La salita lungo una bella mulattiera con scorci panoramici notevoli se solo il tempo lo permettesse, sale inesorabilmente fino a Vii. Bel borgo di case una munita di piscina, porte di calcio (ci siamo chiesti, dove giochino poiché il terreno è inclinato ovunque…) c’è pure quell’aggeggio per saltare che si vede alle giostre che, se non fosse stato bagnato e mezzo smontato, qualche saltello mi sarebbe piaciuto farlo!
Qui troviamo le prime chiazze di neve, lasciamo la mulattiera e proseguiamo su sentiero sempre ben segnato, passiamo un traversino un poco esposto che con neve non è particolarmente simpatico specialmente in discesa. Rientriamo nel bosco e seguiamo sempre la dorsale e dopo una breve discesa raggiungiamo delle casette in pietra. Il sentiero bollato prosegue accanto alle case ma noi continuiamo la salita lungo la dorsale, qualche ometto. La neve continua ad aumentare e quando ormai abbiamo quasi perso le speranze di vedere la cima eccoci sbucare sullo spoglio cucuzzolo.
La sosta è breve, giusto il tempo di fare qualche foto, smangiucchiare qualcosina e poi cominciamo a cercare i segni per proseguire verso il P.so della Garina. Camminare è molto faticoso, sprofondiamo fino alle ginocchia e dopo aver gironzolato a vuoto provando vari punti decidiamo di tornare sui nostri passi e variare la discesa più in basso.
Torniamo alle baite seguendo i bolli del sentiero ufficiale, risaliamo sulla dorsale e torniamo a Vii dove facciamo una veloce sosta pranzo, il freddo e la mancanza di sole non permettono una sosta prolungata.
A Vii troviamo dei cartelli che indicano Streccia, decidiamo di scendere da lì. Daniele ironizza sul fatto che magari quello è il sentiero più comodo per raggiungere Vii poiché salire da Verscio non è proprio una passeggiata!
Naturalmente niente di più falso, specialmente il primo tratto di discesa, ripidissimo e con traccia minima, poi diventa più umano. Passiamo gli alpeggi di Chilasco, Pianezzo fino a giungere a Streccia. Da Streccia risaliamo a Colma, punto molto panoramico con una costruzione curiosa con dipinti i Santi protettori di Tegna, Verscio e Cavigliano se non ricordo male.
Riprendiamo la discesa meno ripida di quella che temevamo, e poco prima di giungere a Tegna intercettiamo la mulattiera che sale all’Oratorio di Sant’Anna e con quella torniamo al paese e quindi al posteggio di Ponte Brolla.
Alla fine della giornata i salmoni li avevamo negli scarponi!
Dislivello 1593 m – 16,90 km.
Daniele
Primo assaggio d'inverno... non male per essere neanche a metà ottobre.
Bella salita iniziale (di quelle che rendono) in un bel bosco freddo e umido... le 10 salamandre di oggi certificano il clima.
Un po' faticoso l'ultimo tratto nella neve, alta e pesante.
Peccato per il mancato panorama dalla cima e per il mancato giro ad anello, ma dopo una prima perlustrazione infruttuosa, non conoscendo la zona, avremmo solo rischiato di ritrovarci chissadove con poche ore di luce disponibili (vista la stagione).
Comunque anche la discesa alternativa è stata simpatica... un po' meno i miei compagni d'avventura che ad ogni bivio non perdevano occasione per consigliarmi un bel giro fino ad Aurigeno (poi forse sarebbero venuti a prendermi...) oppure direttamente a Locarno tramite la Astrovia :-)
Scherzi a parte, nonostante il tempo ed i salmoni negli scarponi, è stata una bella giornata di montagna in piacevole compagnia (ma su questo punto non c'erano dubbi).
Due domande che restano in sospeso:
1) da dove viene il nome di questa montagna?
2) ma le salamandre riconoscono come propri parenti tutte le cose gialle e nere?
Kommentare (11)