Schwarzhorn mt 3147 ed anello della capanna Grialetsch
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Essendo oggi solo posso decidere autonomamente la meta: Schwarzhorn nei pressi del Fluelapass che è il 3000 più facile con breve salita ma panorama da capogiro.Il mio giro non sarà però breve in quanto voglio fare un anello passando anche dalla capanna Grialetsch.. Lascio l'auto al parkplatz Schwarzhorn a circa 2300 mt. Il sentiero che conosco bene sale sopra un roccione e poi fa un lungo e panoramico traverso in salita moderata fino al bivio per la fuorcla Radont e poi sale alla Schwarzhornfurgga. Già qui il panorama e l'ambiente sono veramente fantastici.Sosta per godere. Riprendo a salire sul crestone a destra e dopo una breve impennata sul ciglio il largo sentiero effettua dei numerosi tornanti nel ghiaione e lentamente arriva in cima. Tutto è segnatissimo e permette gite per famiglia sino in cima. Sosta pranzo e panoramica. Prevedevo di stare più tempo in cima ma conseguenza del percorso facile e non faticoso cè un pò di ressa e mi danno fastidio alcune persone di lingua tedesca con il loro vociare ad alto volume (sembravano quasi noi italiani.....ma io ero l'unico di lingua italiana!). A malincuore scendo ed al bivio vado a destra per la fuorcla Radont e qui la musica cambia: una sola persona incontrata e silenzio, tanto silenzio accompagnato dalla continua visione del piz Linard e dietro dello Schwarzhorn...Traversando e salendo per ghiaie e tratti di sentiero pervengo alla forca dopo aver ammirato le tre cime (che poi sono quattro) dei Radont con il residuo glaciale ai piedi. Alla forca il panorama cambia con i monti ed i ghiacciai sopra la capanna Grialetsch da qui invisibile. E da qui comincia l'avventura. Ci sono due sentieri segnati per la capanna e tutti e due danno la tempistica di un'ora. Scelgo quello di destra ed ad un certo punto il sentiero sembra terminare contro una grande distesa di grossi massi. Non so cosa fare. Arriva in direzione opposta uno svizzero di lingua tedesca che mi fa capire che occorre traversare tutta la distesa pietrosa e che i bastoncini sono d'impaccio per via dei grossi massi da traversare o salire e scendere (alleluja proprio il terreno che non mi piace). Procedo e nel frattempo ai piedi dei sassoni incontro una gioiosa famiglia tedesca di Heidelberg intenta a fare picnic. Padre Frank,madre Katia e tre figli di 4-8-10 anni Eleonora,Leonardo e Magdalena! Sono molto simpatici. Per fortuna parlano anche francese e così ci si intende... Mi confermano che il sentiero è giusto e che è meglio di quello a sinistra...Loro partono proprio ora per la capanna ed il padre conosce benissimo il sentiero per cui mi accodo. In effetti si traversa lungamente saltando di sasso in sasso. Magdalena e Leonardo sembrano dei cerbiatti di montagna, agilissimi e senza paura ed evidente affaticamento (beata l'età) seguono il papà agevolmente mentre ovviamente Eleonora di 4 anni è attenta a seguire le loro mosse dallo zaino di Frank. Certo che Frank è proprio bravo e sicuro se percorre questi tipi di "sentiero" con la piccola sulle spalle! Segue la mamma Katia ed un poco affaticato il sottoscritto. La signora è veramente simpatica e parlando in franco-italiano discutiamo di tante cose di montagna e così arriviamo al termine della pietraia proseguendo su sentiero normale. Discendiamo sulla stradina d'accesso alla capanna. I bambini ovviamente mai stanchi e sono gioiosi soprattutto per la gita di domani che così mi ha detto Katia prevede l'escursione alla capanna Kesch dalla val Susauna con pernottamento in capanna. E' la prima volta che i bambini dormono in un rifugio e posso immaginare benissimo la loro gioia.... Loro si fermano poco prima della capanna per il pic-nic ed io saluto tutti perché è ancora molto lunga la strada del ritorno. Arrivo alla capanna e sempre in stentato francese chiedo informazioni sui sentieri per Chant Sura. La situazione è questa: a sinistra un sentiero che sale e poi scende nei pressi della cascata dopo Chant Sura e che attraversa alcune zone con grossi massi (come il precedente)..... A destra il sentiero che percorre il fondovalle passando dall'alp Grialetsch e che è molto umido o bagnato. Non volendo attraversare ancora ghiaioni ed avendo visto dalla strada del Fluelapass che c'è una stradina nella valle decido malauguratamente di scendere a destra. Scelta nefasta che non effettuerò mai più! Il sentiero stretto procede a tratti su terreno fangoso e con acqua e come se non bastasse le numerose mucche presenti nella valle "ne hanno fatte di tutti i colori" e per cui si cammina male, con attenzione e senza soddisfazione. Però mi dico poi arrivo all'alpe dove comincerà la stradina......Prima del ponticello sul torrente c'è un bivio: a destra l'alpe e la stradina ed a sinistra per Chant Sura. Il problema è che la stradina esce a Roven piuttosto in basso ed io devo arrivare a quota 2300! Giocoforza scelgo il sentiero di sinistra che è forse peggio anche del primo tratto e per di più sale fra vegetazione varia, acqua e sassoni (!)..Ormai nella valle è tutto in ombra e si è alzato un venticello freddo e faticosamente arrivo a Chant Sura . Ci sono ancora 150 metri di salita su sentiero appena sopra la strada del Fluelapass. Decisamente sono un po' stanco ma tant'è devo arrivare all'auto.Alle 18,15 finalmente arrivo al parcheggio! Sconsiglio assolutamente di scendere o salire alla capanna da questo sentiero, tutto sommato è senz'altro meglio quello a sinistra e che forse (ora ricordo) avevo già seguito con amici e Pinuccia + cani anni fa scendendo dalla fuorcla Radont . La zona è tutta comunque fantastica almeno fino alla capanna Grialtesch... I miei tempi: salita allo Schwarzhorn ore 2,15-traversata alla fuorcla Radont ore 1,45-discesa alla capanna Grialetsch ore 1,15- discesa e risalita al parkplatz Schwarzhorn ore 3- soste varie ore 1.
Tourengänger:
turistalpi

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