Monte Zerbion (2720 m) - Val d'Ayas
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Il Monte Zerbion è forse la più famosa e frequentata cima della media Val d'Ayas, grazie alla sua eccezionale posizione panoramica da cui si domina praticamente tutta la Val d'Aosta e grazie al comodo sentiero che lo raggiunge senza alcuna difficoltà.
Oggi riusciamo ad organizzare una bella uscita tra colleghi: siamo addirittura in 10, cosa mai successa. Lo Zerbion mi sembra quindi l'ideale: adatto a chi non è allenato, ma comunque remunerativo e di grande soddisfazione anche per chi è più esperto.
Il percorso è sempre facile ed ottimamente indicato da cartelli e da segnavia gialli col numero del sentiero (n°2 e 105) e segue fedelmente una specie di via crucis, in cui si susseguono delle piccole stazioni votive.
Da Barmasc si prende la comoda sterrata che raggiunge i prati di Pian delle Signore (0 h 10), superato il quale si stacca a destra il sentiero verso il Col Portola.
Si sale nel bosco con pendenza moderata fino a raggiungere un'altra zona prativa dove si ha già un gran panorama sui ghiacciai del Rosa. Da qui il bosco si va diradando sempre più fino a terminare dove inizia l'ultimo ripido strappo, che con alcuni gradini scavati nella roccia porta all'intaglio del Col Portola (1 h 10).
Qui si svolta a sinistra e si segue il comodo sentiero che si tiene sul lato destro (ovest) della cresta, che invece sull'altro versante è davvero strapiombante verso la Val d'Ayas.
Si prosegue in falsopiano, aggirando un paio di anticime, quindi si svolta a sinistra in corrispondenza di un sasso con una freccia gialla. Qui si potrebbe anche proseguire dritti ma il sentiero è più ripido ed un pò instabile.
Quindi con un ultimo strappo più ripido si raggiunge la grossa statua di vetta del Monte Zerbion (1 h 45)
Oggi purtroppo il panorama è guastato dai grossi nuvoloni che coprono tutte le cime più alte: il Cervino non si vede, il Rosa solo a sprazzi, ma essere quassù è comunque fantastico.
In vetta tira anche un bel venticello fresco, che dopo un'oretta ci convince a scendere.
Per tornare seguiamo lo stesso percorso di andata e ci fermiamo per una lunga sosta relax a Pian delle Signore, unico punto dell'escursione in cui si possono rinfrescare i piedi in un torrentello.
N.B. i tempi di percorrenza sono quelli impiegati da me (1 h 45 per salire ed altrettanto per scendere), senza considerare un paio di lunghe pause per aspettare chi era indietro.
Comunque anche i meno allenati sono saliti in 2 h 30, alla faccia dei cartelli alla partenza che indicano 3 h 10 come tempo di salita (davvero assurdo, va bene mettere tempi più larghi ma così è ridicolo).
Grazie e complimenti a tutto il gruppo, un applauso soprattutto ai meno allenati che con grande fatica ed innumerevoli pause hanno comunque tenuto duro e sono arrivati in vetta.
Hanno camminato con me: Edoardo (con il simpatico cagnolino Budino), Alessandro, Ahmed, Stefania, Noemi, Chiara, Daniele, Camilla e Francesca
Oggi riusciamo ad organizzare una bella uscita tra colleghi: siamo addirittura in 10, cosa mai successa. Lo Zerbion mi sembra quindi l'ideale: adatto a chi non è allenato, ma comunque remunerativo e di grande soddisfazione anche per chi è più esperto.
Il percorso è sempre facile ed ottimamente indicato da cartelli e da segnavia gialli col numero del sentiero (n°2 e 105) e segue fedelmente una specie di via crucis, in cui si susseguono delle piccole stazioni votive.
Da Barmasc si prende la comoda sterrata che raggiunge i prati di Pian delle Signore (0 h 10), superato il quale si stacca a destra il sentiero verso il Col Portola.
Si sale nel bosco con pendenza moderata fino a raggiungere un'altra zona prativa dove si ha già un gran panorama sui ghiacciai del Rosa. Da qui il bosco si va diradando sempre più fino a terminare dove inizia l'ultimo ripido strappo, che con alcuni gradini scavati nella roccia porta all'intaglio del Col Portola (1 h 10).
Qui si svolta a sinistra e si segue il comodo sentiero che si tiene sul lato destro (ovest) della cresta, che invece sull'altro versante è davvero strapiombante verso la Val d'Ayas.
Si prosegue in falsopiano, aggirando un paio di anticime, quindi si svolta a sinistra in corrispondenza di un sasso con una freccia gialla. Qui si potrebbe anche proseguire dritti ma il sentiero è più ripido ed un pò instabile.
Quindi con un ultimo strappo più ripido si raggiunge la grossa statua di vetta del Monte Zerbion (1 h 45)
Oggi purtroppo il panorama è guastato dai grossi nuvoloni che coprono tutte le cime più alte: il Cervino non si vede, il Rosa solo a sprazzi, ma essere quassù è comunque fantastico.
In vetta tira anche un bel venticello fresco, che dopo un'oretta ci convince a scendere.
Per tornare seguiamo lo stesso percorso di andata e ci fermiamo per una lunga sosta relax a Pian delle Signore, unico punto dell'escursione in cui si possono rinfrescare i piedi in un torrentello.
N.B. i tempi di percorrenza sono quelli impiegati da me (1 h 45 per salire ed altrettanto per scendere), senza considerare un paio di lunghe pause per aspettare chi era indietro.
Comunque anche i meno allenati sono saliti in 2 h 30, alla faccia dei cartelli alla partenza che indicano 3 h 10 come tempo di salita (davvero assurdo, va bene mettere tempi più larghi ma così è ridicolo).
Grazie e complimenti a tutto il gruppo, un applauso soprattutto ai meno allenati che con grande fatica ed innumerevoli pause hanno comunque tenuto duro e sono arrivati in vetta.
Hanno camminato con me: Edoardo (con il simpatico cagnolino Budino), Alessandro, Ahmed, Stefania, Noemi, Chiara, Daniele, Camilla e Francesca
Tourengänger:
peter86

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