Monte Zeda...un assaggio di Valgrande
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Patrizia patripoli dice:
Finalmente riusciamo a combinare qualcosa con Giulio ( gbal), con il quale sono a contatto da un po' di tempo per organizzare un'escursione in Valgrande!
L'idea è quella di salire il Monte Zeda, una montagna per me sconosciuta e proprio per questo ancora più invitante.
Dopo un rinvio, dovuto a condizioni meteorologiche non proprio entusiasmanti, riusciamo a metterci d'accordo per martedì.
Io e Lella arriviamo in anticipo al luogo dell'appuntamento e Giulio ci raggiunge poco dopo.
Una stretta di mano.....e poi via, verso la Valgrande!
Arrivati a destinazione, dopo aver percorso un tratto di mulattiera quasi pianeggiante che ci porta al Passo Folungo, iniziamo a salire dei pendii belli ripidi.
E qua iniziano per me i problemi.....
Non mi sento bene....devo fermarmi......poi riprendo a camminare......ma dopo un po' mi fermo di nuovo.
Provo a mandar giù qualcosa per cercare di rimediare alla mancanza di colazione e mi sembra di star meglio, ma mi sento stanca e spossata.
Cerco una giustificazione.....il caldo......la stanchezza accumulata nei giorni precedenti....
Non lo so!
Procedo lentamente e gli altri pazientemente mi aspettano e adeguano la loro salita alle mie esigenze.
Giunti alla base della cresta finale mi scrutano con aria interrogativa.....
Se sono arrivata fin qui....arriverò fino in cima!
Una cima che sembra a portata di mano..... in realtà mi ci vuole almeno un'ora per raggiungerla....
Ma alla fine......nonostante il caldo, il sudore e la fatica....mi sento soddisfatta e appagata.
Da lassù il panorama è impagabile....peccato solo non poterlo apprezzare pienamente, a causa di una leggera foschia che vela l'intero paesaggio.
Non possiamo esimerci dall'andare a vedere più da vicino la cresta nord.....da tenere lì....nel cassettino dei progetti, pronta per essere ripresa in un'altra occasione.
Può sembrare una contraddizione, ma nonostante il malessere sono stata bene, in compagnia di persone con le quali si è stabilita subito una bella intesa.
Lella è ormai un'amica di vecchia data e Giulio, che ho finalmente conosciuto di persona, è esattamente ciò che mi aspettavo!
Hanno già detto tanto di lui le persone che l'hanno frequentato e non voglio rincarare la dose.
Posso solo aggiungere che è una persona pacata, ma al tempo stesso allegra, una persona che sa metterti a tuo agio, che ha tanto da dire e da raccontare, ma che sa anche ascoltare....
La prossima volta lo "obbligheremo" a venire dalle nostre parti!
Lella lella dice:
E’ per mè un’eccezione scrivere…..io prendo e do tutto sul campo, quindi sarò brevissima. Bella escursione e bella giornata, in compagnia di piacevolissimi amici, vecchi e nuovi. La vorrei ripetere in futuro completandola con la salita della cresta Nord. Alla prossima.
Giulio gbal dice:
Ecco, il giorno fatidico è giunto; dopo aver fatto piani per una gita assieme e aver già fallito un primo incontro la scorsa settimana a causa di previsoni meteo esageratamente pessimistiche oggi ci troviamo al nostro meeting point. Patrizia e la sua amica Lella arrivano da lontano, per loro la Val Grande è tanto fuori mano quanto per me il Lecchese ma il desiderio di vedere questa Valle dopo tanto parlare e leggere relazioni su di essa è intenso. Allora proseguiamo il viaggio a bordo della mia auto e direi che nessuno dei presenti sta mai in silenzio; la conversazione è interessante e a largo spettro e dopo circa 1h30’ arriviamo in località Il Colle dove con una signorile sterrata ci portiamo in vicinanza dell’Alpe Archia. Qui inizia il nostro viaggio a piedi che ricalca la classica salita da questo lato (Zeda-Crinale Est); la prima tappa è il Passo di Folungo dove attacchiamo le pendici del Monte Vadà. Il percorso, a dire la verità, tocca diverse cimette la cui cresta di collegamento termina al Vadà propriamente detto. Ogni tanto allettanti scappatoie che dirigono verso il Bivacco ci tentano ma dopo rapide occhiate d’intesa noi proseguiamo sempre sul “difficile” e ce le saliamo tutte. Purtroppo Patrizia, reduce dal Pizzo Uccello di appena due giorni prima e provata dal gran caldo di oggi, ha bisogno di una sosta per cercare di recuperare energia. Così ci accordiamo perché lei proceda per sentieri più comodi mentre io e Lella sorvegliamo dall’alto il suo cammino incontrandoci periodicamente. Giunti alla sella di Pian Vadà, base del Monte Zeda, solo 330m ci separano dalla vetta agognata ma, come sempre, sono i più duri. Comunque, con la dovuta calma, tutti i componenti del terzetto si ritrovano in cima a festeggiare la conquista; chi fa gli onori di casa è Lella che è su prima di tutti e ci riceve man mano arriviamo. Dopo i soliti cerimoniali, fatti i conti del tempo trascorso e di quello disponibile, decidiamo di andare a dare almeno un’occhiata alla bella e interessante Cresta Nord che io feci circa tre anni fa (Zeda-Cresta Nord) e che oggi percorriamo per un tratto in discesa fino ad arrivare alle catene. Certamente le mie compagne, con l’acquolina in bocca, si riprometteranno di percorrerla prossimamente, magari abbinandola ad un giro più ampio. Tornati in vetta, a malincuore ci disponiamo al ritorno che effettuiamo in poco più di due ore. Ci ristoriamo un po’ all’auto e poi via verso Varese dove dopo reciproci ringraziamenti ci accomiatiamo perché le ragazze hanno ancora un bel po’ di strada.
Le ragazze……; la gita è stata anche occasione per conoscere personalmente e con gran piacere Patrizia e Lella, due persone grandemente diverse. La prima ha modi gentili e dolci che dissimulano quelle che sono le sue capacità in montagna; vanta (ma non si vanta!) un carnet gite di tutto rispetto e ad ampio raggio che spazia dall’arrampicata allo sci-alpinismo passando per escursionismo e viaggi in Europa e oltreoceano. Le cose vengono fuori quasi tirate per i capelli, Patrizia parla delle sue esperienze in modo molto modesto, diversamente da tante “impresette” sbattute su Hikr da personaggi ammalati di protagonismo! Lella….e chi non la conosce? Chi non ha letto delle sue tante gite, trekkink, ascensioni fatte da sola o con l’inossidabile compagno di avventure e di vita grandemago? Del resto già guardandola capisci che non potrebbe essere diversamente; sembra una delle auto schierate alla partenza di un G.P. in attesa del semaforo verde e ti pare di percepire il pulsare del suo motore. Si schermisce dicendo che qualche volta le giornate “no” capitano anche a lei ma…..quando si parte è difficile starle davanti.
Due belle persone che mi ha fatto enorme piacere conoscere.
Grazie per la piacevole compagnia e per la gita fatta assieme in Val Grande. Spero vi sia piaciuta!
I tempi:
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Parcheggio |
0 |
0 |
Passo di Folungo |
0:33 |
0:33 |
Monte Vadà |
1:23 |
1:56 |
Pian Vadà |
0:47 |
2:43 |
Monte Zeda |
1:13 |
3:56 |
Sosta & parte Cresta Nord |
0:48 |
4:44 |
Bivacco |
1:40 |
5:36 |
Parcheggio |
1:18 |
6:54 |
Pillole….di sudore (tanto) e di fatica:
Dislivello 1025 m
Lunghezza totale 13,3 km
Tempo totale lordo 6h54’
Soste totali 30’
Tempo totale netto 6h24’
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