Monte Zeda via Cresta N da Falmenta
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Monte Zeda via Cresta N da Falmenta
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Già quando feci il percorso da Il Colle al Monte Zeda per la cresta Est mi ripromesi di raggiungere la bella piramide per la cresta Nord, via parzialmente alpinistica (II), ma ho atteso il "disgelo" forse parecchio più del dovuto (ma si sa: bisogna anche lavorare oltre a cavalcare monti). Ora il debito che avevo contratto con me stesso è pagato. Per i particolari rimando alle ottime relazioni e foto di questi link: Relazione 1 e Relazione 2 . Cosa dire? Il percorso da Falmenta fino all'Alpe Fornà superiore è una classica parzialmente nel bosco e in radure; si attraversano alcuni corsi d'acqua, il Rio Falmenta ed i suoi tributari minori che andranno ad ingrossare le acque del Rio Cannobino che incide la valle omonima. Da notare l'aspetto selvaggio di questi circhi sotto La Piota e lo Zeda e si tenga presente la poca frequentazione che rende spesso problematico fendere l'erba alta che ricopre in molti tratti il sentiero (non sapete cosa c'è sotto e non è improbabile che ci si trovi qualche rettile). Dall'Alpe Fornà superiore ci si dirige verso Est per andare a raggiungere una cresta che poi si divide in un ramo dx che porta al La Piota e al M.Torrione e in un ramo sx che è la vera Cresta N del M. Zeda. Una volta in cresta la musica cambia e spesso vanno usate anche le mani; suggerisco di arrampicare piuttosto che tirarsi sulle catene che spesso fanno sicurezza nei passaggi più delicati. Gli appigli non mancano anche se la roccia è anche molto verticale ma l'arrampicata è facile e divertente (chi soffre di vertigini….guardi in su!). Una volta ai piedi della Croce di vetta, saltellando per evitare gli escrementi delle capre che arrivano fin qui, si potrebbe ammirare il bellissimo panorama se non si incappa in una giornata foschina e calda come la mia che limitava la visibilità, aiutata dall'unica nube propriamente detta che avvolgeva la cuspide terminale.
E proprio a causa della nube (che offuscava anche il mio orientamento marinaresco) mi dirigevo inizialmente verso il Pizzo Marona per cui, dopo aver realizzato l'errore ho fatto la mia diversione per recuperare la cresta Est. Infatti volevo discendere di là fino alla quota 1829m dove un cartello segnalava a sx l'alternativa verso l'Alpe Fornà superiore da dove poi percorrevo nuovamente il percorso dell'andata.
Da segnalare con piacere il fatto che Camberto e Guglio sono ancora abitati e molte case sono edificate ancora nello stile locale; la strada da Falmenta arriva fino a Camberto trasformandosi qui in mulattiera.
L'itinerario si presta ad altre interessanti varianti, come ad esempio Falmenta - Vanzone e di lì cresta verso il M.Mater, Piano di Nasca, Alpone, La Piota e di lì M. Zeda via Nord. Teniamo presente distanze, tempi e difficoltà da affrontare con prudenza (ad esempio non snobbate le catene che aiutano nell'attraversare il sentiero bagnato dalle numerose cascatelle perché potreste scoprire che gli scarponi, sulle pietre coperte dal velo d'acqua, diventano degli ottimi pattini)
Dati salienti:
Dislivello 1495m
Lunghezza totale km 14.5
Pendenza media 17%
Salita km 8.81
Discesa km 8.66
Salita 4h24''
Discesa 3h37'
SLF (salita) km 23.76 5.40 km/h
(discesa) km 23.61 6.53 km/h
Tabella di marcia Falmenta-M.Zeda Cresta Nord
Latitudine |
Longitudine |
Elevazione |
Tempo parziale |
Tempo totale |
Località |
46°04.489’N |
8°34.339’E |
821m |
0:19' |
0:19' |
Camberto |
46°03.581’N |
8°32.781’E |
1187m |
1:06' |
1:26' |
Alpe Mazzarocco |
46°03.148’N |
8°32.791’E |
1443m |
0:49' |
2:15' |
Alpe Fornà inf. |
46°02.978’N |
8°32.364’E |
1737m |
0:43' |
2:58' |
Alpe Fornà sup. |
46°02.698’N |
8°32.139’E |
2158m |
1:25' |
4:24' |
Vetta M.Zeda |
46°02.978’N |
8°32.364’E |
1737m |
1:08' |
5:32' |
Alpe Fornà sup. |
46°03.148’N |
8°32.791’E |
1443m |
0:31' |
6:03' |
Alpe Fornà inf. |
46°04.303'N |
8° 35.319'E |
669m |
1:58' |
8:02' |
Falmenta |

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