I Canti, I Tre Faggi
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Oggi escursione tranquilla con Maurizio, in questa zona che avevo visitato nel dicembre 2011 con Silvia e Grandemago.
Oggi saliamo da una direzione diversa, dalla Val d'Imagna.
Arrivati a Fuipiano troviamo un bel parcheggio con di fronte un bar, dove chiediamo informazioni per il sentiero; bevuto il caffé, ci incamminiamo lungo la strada che sale a sinistra del Bar Alpino; dopo poche decine di metri prendiamo una stradina sterrata sulla sinistra che ci porta sulla strada asfaltata che seguiamo fino ad un prato con tavolini dove inizia il sentiero.
Ci ritroviamo quasi subito sulla strada che seguiamo ancora fino ad un crocefisso dove c'è un bivio: a sinistra per la Bocca di Grassello, a destra per i Tre Faggi.
Proseguiamo sulla sinistra fino a quando troviamo sulla destra un sentiero con cartelli indicatori; dopo pochi metri di sentiero ne prendiamo un altro sulla sinistra che sale ripido fino alla Bocca di Grassello.
Qui ci innestiamo sull'itinerario seguito 18 mesi fà; ora senza neve l'ambiente è completamente diverso.
Un'ultima ripida salita per un prato ci conduce alla Madonna dei Canti, 1 ora e 30 minuti da Fuipiano.
Qui il vento è forte, scendiamo di pochi metri sul lato opposto dove ci si può sedere al riparo, e ci facciamo una sosta.
Al momento di ripartire, non abbiamo più la traccia nella neve come l'altra volta; un sentiero scende verso sud, ed altri due seguono la cresta verso est ricongiungendosi poco oltre.
Noi prendiamo questa direzione, che scopriremo poi che è la più lunga; ma non è un problema, il giro è breve e di tempo ne abbiamo in abbondanza.
Aggiriamo una dolina, arriviamo ad una sella, e qui troviamo il sentiero che arriva diretto dai Canti.
Proseguiamo verso sinistra, con qualche dubbio per la direzione, non ci sono cartelli indicatori ma solo bolli ed il numero del sentiero, che non ricordo.
Dopo un'oretta siamo ai Tre Faggi.
Con le foglie e senza la neve hanno un'aspetto diverso, ma sempre riconoscibile.
Sosta per il pranzo.
Il cielo, che al mattino era solo leggermente velato, ora si è rannuvolato, ma non minaccia pioggia.
Scendiamo con calma prendendo il sentiero tra i Faggi ed il monumento, fino a trovare una strada sterrata che ci riporta al crocifisso incontrato la mattina, e da quì fino in paese.
Escursione riposante, rispetto alle ultime, ma almeno su sentieri diversi, in attesa che il clima e la neve ci permettano di fare alcune escursioni che invece continuiamo a rimandare.
Alla prossima
Ciao
Stefano
Oggi saliamo da una direzione diversa, dalla Val d'Imagna.
Arrivati a Fuipiano troviamo un bel parcheggio con di fronte un bar, dove chiediamo informazioni per il sentiero; bevuto il caffé, ci incamminiamo lungo la strada che sale a sinistra del Bar Alpino; dopo poche decine di metri prendiamo una stradina sterrata sulla sinistra che ci porta sulla strada asfaltata che seguiamo fino ad un prato con tavolini dove inizia il sentiero.
Ci ritroviamo quasi subito sulla strada che seguiamo ancora fino ad un crocefisso dove c'è un bivio: a sinistra per la Bocca di Grassello, a destra per i Tre Faggi.
Proseguiamo sulla sinistra fino a quando troviamo sulla destra un sentiero con cartelli indicatori; dopo pochi metri di sentiero ne prendiamo un altro sulla sinistra che sale ripido fino alla Bocca di Grassello.
Qui ci innestiamo sull'itinerario seguito 18 mesi fà; ora senza neve l'ambiente è completamente diverso.
Un'ultima ripida salita per un prato ci conduce alla Madonna dei Canti, 1 ora e 30 minuti da Fuipiano.
Qui il vento è forte, scendiamo di pochi metri sul lato opposto dove ci si può sedere al riparo, e ci facciamo una sosta.
Al momento di ripartire, non abbiamo più la traccia nella neve come l'altra volta; un sentiero scende verso sud, ed altri due seguono la cresta verso est ricongiungendosi poco oltre.
Noi prendiamo questa direzione, che scopriremo poi che è la più lunga; ma non è un problema, il giro è breve e di tempo ne abbiamo in abbondanza.
Aggiriamo una dolina, arriviamo ad una sella, e qui troviamo il sentiero che arriva diretto dai Canti.
Proseguiamo verso sinistra, con qualche dubbio per la direzione, non ci sono cartelli indicatori ma solo bolli ed il numero del sentiero, che non ricordo.
Dopo un'oretta siamo ai Tre Faggi.
Con le foglie e senza la neve hanno un'aspetto diverso, ma sempre riconoscibile.
Sosta per il pranzo.
Il cielo, che al mattino era solo leggermente velato, ora si è rannuvolato, ma non minaccia pioggia.
Scendiamo con calma prendendo il sentiero tra i Faggi ed il monumento, fino a trovare una strada sterrata che ci riporta al crocifisso incontrato la mattina, e da quì fino in paese.
Escursione riposante, rispetto alle ultime, ma almeno su sentieri diversi, in attesa che il clima e la neve ci permettano di fare alcune escursioni che invece continuiamo a rimandare.
Alla prossima
Ciao
Stefano
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stefano58
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