Monte Grona - Ferrata del Centenario CAO
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Con Giuseppe decidiamo di rifare una delle più belle ferrate della zona, quella del monte Grona. Viaggio in auto con traffico infernale, in compenso sul sentiero non troviamo nessuno, facciamo un avvicinamento insolito per ripercorrere un sentiero fatto tanti anni fà, per arrivare al rifugio e poi alla ferrata. A noi piace molto, per il paesaggio, per la roccia bellissima dove si arrampica benissimo mai troppo verticale. In cima ci godiamo la giornata con una bella pausa, poi per complicarci il rientro si decide di fare qualcosa di nuovo, con un ampio giro ad anello passando da Carcente e poi a Breglia.
Anche oggi bella giornata in montagna e bella compagnia .
P.S. la ferrata vale veramente la pena di essere fatta.
Quota partenza: 750 mt
Quota arrivo: 1736 mt
Dislivello : 1300 mt (circa)
Distanza: 16,200 km (circa)
Tempo totale : 6 h 50 min. (esclusa sosta al rifugio)
Relazione da WEB
La via Ferrata è ottimamente attrezzata ed è stata realizzata nel 1985 dal C.A.O. e dal CAI Menaggio.
Si tratta di un percorso sicuro poiché si svolge per buona parte in cresta e, quindi, al riparo da cadute di pietre. Si consiglia tuttavia di munirsi di casco protettivo e di fare attenzione alla presenza sulla via di altri alpinisti.
Quota dell’attacco: 1350 m
Dislivello: 386 m
Sviluppo: 700 m
Difficoltà: “DIFFICILE” occorre un minimo di esperienza arrampicatoria e buona pratica nell'uso degli attrezzi alpinistici
Tempo:1,30 ore avvicinamento à 2,30 ore ferrata
Esposizione: sud
Attrezzatura: set da ferrata, imbragatura, moschettoni a ghiera, qualche cordino, casco.
Percorso: Dal Rifugio si prende il sentiero (cartelli indicatori) che in piano punta verso Sud-ovest raggiungendo la base dei denti di Grona, la serie di torrioni calcarei che formano lo sperone Sud-est del monte. Traversato lo sbocco del canalone detritico percorso dal sentiero della "Direttissima" si raggiunge la base dello sperone dove, presso una pianta, si trova la partenza della ferrata (targa indicatrice). Si inizia subito su terreno ripido per superare di slancio la "prima torre" dalla cui vetta la via piega a sinistra sino ad un settore di rocce adagiate che si risalgono per poi deviare nuovamente a sinistra. Si riprende a salire superando uno speroncino arrotondato per poi arrivare all'intaglio posto alla base della "seconda torre", dove si incrocia per la prima volta il sentiero della "Direttissima". Si scala il torrione, dapprima verso destra, poi a sinistra, lungo uno speroncino. Poco oltre, roccette adagiate portano alla base della "terza torre", che costituisce il tratto più impegnativo a causa di una difficile placca rocciosa, al cui termine si è in cima alla torre. Ci si abbassa, quindi, al successivo intaglio incrociando ancora il sentiero della "Direttissima" per poi proseguire percorrendo il salto finale di rocce che adduce in vetta.
Discesa: Dalla sommità si segue il sentiero che volge a Nord-est raggiungendo la sella ove giunge il canalone della "Direttissima". Si risale brevemente sulla sommità Nord del Grona e, seguendo il sentiero fra roccette e detriti, ci si abbassa con attenzione seguendo la cresta Nord della montagna e raggiungendo la sella della Forcoletta. Da qui, sempre per ripido sentiero detritico, si scende sul dosso erboso ove sorge il Rifugio Menaggio.
Anche oggi bella giornata in montagna e bella compagnia .
P.S. la ferrata vale veramente la pena di essere fatta.
Quota partenza: 750 mt
Quota arrivo: 1736 mt
Dislivello : 1300 mt (circa)
Distanza: 16,200 km (circa)
Tempo totale : 6 h 50 min. (esclusa sosta al rifugio)
Relazione da WEB
La "Via Ferrata" Centenario CAO |
La via Ferrata è ottimamente attrezzata ed è stata realizzata nel 1985 dal C.A.O. e dal CAI Menaggio.
Si tratta di un percorso sicuro poiché si svolge per buona parte in cresta e, quindi, al riparo da cadute di pietre. Si consiglia tuttavia di munirsi di casco protettivo e di fare attenzione alla presenza sulla via di altri alpinisti.
Quota dell’attacco: 1350 m
Dislivello: 386 m
Sviluppo: 700 m
Difficoltà: “DIFFICILE” occorre un minimo di esperienza arrampicatoria e buona pratica nell'uso degli attrezzi alpinistici
Tempo:1,30 ore avvicinamento à 2,30 ore ferrata
Esposizione: sud
Attrezzatura: set da ferrata, imbragatura, moschettoni a ghiera, qualche cordino, casco.
Percorso: Dal Rifugio si prende il sentiero (cartelli indicatori) che in piano punta verso Sud-ovest raggiungendo la base dei denti di Grona, la serie di torrioni calcarei che formano lo sperone Sud-est del monte. Traversato lo sbocco del canalone detritico percorso dal sentiero della "Direttissima" si raggiunge la base dello sperone dove, presso una pianta, si trova la partenza della ferrata (targa indicatrice). Si inizia subito su terreno ripido per superare di slancio la "prima torre" dalla cui vetta la via piega a sinistra sino ad un settore di rocce adagiate che si risalgono per poi deviare nuovamente a sinistra. Si riprende a salire superando uno speroncino arrotondato per poi arrivare all'intaglio posto alla base della "seconda torre", dove si incrocia per la prima volta il sentiero della "Direttissima". Si scala il torrione, dapprima verso destra, poi a sinistra, lungo uno speroncino. Poco oltre, roccette adagiate portano alla base della "terza torre", che costituisce il tratto più impegnativo a causa di una difficile placca rocciosa, al cui termine si è in cima alla torre. Ci si abbassa, quindi, al successivo intaglio incrociando ancora il sentiero della "Direttissima" per poi proseguire percorrendo il salto finale di rocce che adduce in vetta.
Discesa: Dalla sommità si segue il sentiero che volge a Nord-est raggiungendo la sella ove giunge il canalone della "Direttissima". Si risale brevemente sulla sommità Nord del Grona e, seguendo il sentiero fra roccette e detriti, ci si abbassa con attenzione seguendo la cresta Nord della montagna e raggiungendo la sella della Forcoletta. Da qui, sempre per ripido sentiero detritico, si scende sul dosso erboso ove sorge il Rifugio Menaggio.
Tourengänger:
Mauro

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