Poncione di Valpiana (2660 m)
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Pioggia, cielo grigio e atmosfera novembrina, ma sembra che questa mattina ci sarà qualche ora di sole e così, parto per chiudere il mio conto con questa vetta, praticamente sconosciuta allo scialpinismo di massa!!!
La strada è innevata e prima di me sembrano passate ben poche auto, davanti all'ospizio ci sono due auto, al parcheggio davanti alla sbarra sembra nessuna (del resto la meta è quasi sconosciuta...), ma, poi vedo un'auto, con accanto un tipo dall'aria familiare che si sta preparando per la salita...che faccio...fingo di non averlo visto e lo investo o lo saluto e gli domando dove va?...Decido per la domanda e scopro che, visto che gli è saltato all'ultimo minuto un impegno, anche lui ha in mente la vetta semisconosciuta, per cui va da se, che saliremo insieme e così, per l'ennesima volta, ci ritroviamo a battere la traccia, questa traccia.
Appena fuori dal bosco notiamo che i pendii del Cavagnoo stanno cominciando a scaricare la neve caduta nei giorni scorsi, per cui ci spostiamo verso la Val Piana, dove abbiamo la fortuna di trovare una traccia.
La seguimo fino alla vetta, dove ci fermiamo solo pochi minuti perchè la perturbazione annunciata sta arrivando a gran velocità e temiamo di non potercigodere appieno la discesa.
La neve nei pressi della vetta è crostosa e non portante, ma appena il pendio diventa meno ripido la neve farinosa ci regala una sciata divertentissima fino ad oltre il bosco, poi le tracce vecchie, sotto la neve fresca rendono un pò insidioso l'ultimo tratto.
Quando arriviamo alle auto il cielo è completamente grigio e la visibilità pessima, ma ormai non dobbiamo fare che togliere gli sci e tornare a casa!
lunari: Poncione della Val Piana....c è chi va al bar per un caffè chi fa una partita di tennis chi va in bicicletta e c' è chi, come il sottoscritto, va al Poncione della Val Piana anche piu' di una volta all'anno, perchè sa di trovare sempre ottima neve per una bella discesa. In un posto così, con la neve giusta, planando verso valle gli sci sembrano vivere di vita propria, intuiscono la via ancora prima che la testa la elabori..... ti giri e guardi in su, vedi una traccia e ti chiedi: ma è la mia? ...ma sono le nostre?...Ecco oggi la neve era quella giusta!
La strada è innevata e prima di me sembrano passate ben poche auto, davanti all'ospizio ci sono due auto, al parcheggio davanti alla sbarra sembra nessuna (del resto la meta è quasi sconosciuta...), ma, poi vedo un'auto, con accanto un tipo dall'aria familiare che si sta preparando per la salita...che faccio...fingo di non averlo visto e lo investo o lo saluto e gli domando dove va?...Decido per la domanda e scopro che, visto che gli è saltato all'ultimo minuto un impegno, anche lui ha in mente la vetta semisconosciuta, per cui va da se, che saliremo insieme e così, per l'ennesima volta, ci ritroviamo a battere la traccia, questa traccia.
Appena fuori dal bosco notiamo che i pendii del Cavagnoo stanno cominciando a scaricare la neve caduta nei giorni scorsi, per cui ci spostiamo verso la Val Piana, dove abbiamo la fortuna di trovare una traccia.
La seguimo fino alla vetta, dove ci fermiamo solo pochi minuti perchè la perturbazione annunciata sta arrivando a gran velocità e temiamo di non potercigodere appieno la discesa.
La neve nei pressi della vetta è crostosa e non portante, ma appena il pendio diventa meno ripido la neve farinosa ci regala una sciata divertentissima fino ad oltre il bosco, poi le tracce vecchie, sotto la neve fresca rendono un pò insidioso l'ultimo tratto.
Quando arriviamo alle auto il cielo è completamente grigio e la visibilità pessima, ma ormai non dobbiamo fare che togliere gli sci e tornare a casa!

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