SKT Massone (2161 m)...un classicone...
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Surfcasting.....Intra - Suna........gran bel lancio!!!
Splaaash!!!....eccola là .....l' esca è calata, giusta giusta, nello scalino di risacca!
Abboccherà?….ci vuole pazienza....molta pazienza.....tutta la notte.....ronfi...ronfi.....
La pinna sfavillante del predatore appare, a sfioro d' acqua scivola la sinuosa argentea figura....
Prima indifferente, poi incuriosito, si avvicina all' ultima linea dei frangenti.....
si gira...si rigira...il vortice è continuo....è combattuto....cheffare:
Tuffarsi? rotolare nello schiumare dell' onda in così bassi fondali?.....un duro lavoro!
Forse la pastura, non la sua preferita.... o la fame non così tanta......
…..la sagoma del pescione si inabissa....meglio veleggiare verso mari calmi e conosciuti!
Il mio lancio? .........perfetto!
Relazioni dello stesso giorno confermano.... l' esca? Vallesana sopraffina.....
Vabbè, mangerò quel che passa al convento!
….one...one...il Massone....classicone!
Nel Pia-slang, il classicone, oltre che piatto della mia tradizione familiare, sta ad indicare, tutta quella serie di cucuzzoli che, a due passi da casa, “si guardano” nel lago.....il classicone - è comodo!
Lui il Massone, non è “a vista” ma altrettanto vicino!
Vivo il quartetto: Schilthorn, Nefelgiù, Blinnenhorn e lui, si lui, la mia quarta di inizio “carriera”!
.....devo essere sincera? panorama niente da dire, non di certo il mio percorso...salva la prima parte....tutto il resto è ….noiaaaaa...duro combattere gli infiniti rettilinei...un po' come il pedalare controvento!
….il mio “sentore” aveva già sentito.....l' esca lanciata è rimasta nell' onda...prima o poi......
Alpe Loccia dopo la travaglio-road...tutto è chiaro: Fabiuz prepara la “giacca”...con questa, ad honoris causa, diplomino “O.O.R”....ottimissimi ravanatori...è nostro....la giungla ci aspetta....tu Tarzan...io Jane!
Ad Altiora semper!
http://www.youtube.com/watch?v=hU1Sil1vNuw
Sopra a un' onda stanca che mi tira su
Rotolando verso sud
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Ogni nome un uomo
ed ogni uomo e' solo quello che
scoprirà inseguendo le distanze dentro se .....
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La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia........
(Negrita - Rotolando verso Sud)
tapio: Da Taulin (1088 m), punto di partenza odierno, ci dirigiamo, sci ai piedi, verso la vicina Alpe Loccia. Per superare l’agglomerato bisogna togliere gli sci, un esercizio che è senza dubbio la mia passione… Segue un bel traverso in cui l’elemento dominante sono i grandi faggi, muti testimoni dell’incessante passione degli uomini per la montagna. Il pensiero corre irrinunciabilmente a questi versi (Francesco Guccini – L’albero ed io):
Quando il mio ultimo giorno verrà dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
non voglio pietra su questo mio corpo, perché pesante mi sembrerà.
Cercate un albero giovane e forte, quello sarà il posto mio;
voglio tornare anche dopo la morte sotto quel cielo che chiaman di Dio.
Ed in inverno nel lungo riposo, ancora vivo, alla pianta vicino,
come dormendo, starò fiducioso nel mio risveglio in un qualche mattino.
E a primavera, fra mille richiami, ancora vivi saremo di nuovo
e innalzerò le mie dita di rami verso quel cielo così misterioso.
Ed in estate, se il vento raccoglie l'invito fatto da ogni gemma fiorita,
sventoleremo bandiere di foglie e canteremo canzoni di vita.
E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla terra, l'albero e io
sempre svettanti, in estate e in inverno contro quel cielo che dicon di Dio
Versi… sì: chi ha il coraggio di chiamarla “canzonetta”?
Bene, da qui riusciamo ad evitare un ulteriore “metti-togli” salendo diretti sul pendio boschivo che ora si impenna e, raggiunto uno spazio aperto, ci spostiamo ancora verso destra e verso il bosco, perché ormai siamo “OR addicted”. Dall’uscita dal bosco seguiamo la cresta SE, e con ampi dietro-front ci portiamo alla confluenza della cresta SSW. Senza ulteriori cerimonie raggiungiamo la croce di vetta del Monte Massone (2161 m), nei pressi della quale, in un punto ben riparato effettuiamo la nostra pausa, con negli occhi il Verbano e le nostre montagne.
La discesa presenta pendii interessanti, e, in particolare all’inizio, ci vengono concesse belle curve. Più sotto la vera sfida è evitare i sassi: gli sci di Pia qualche lacrimuccia, sul terreno, la lasciano… sembra che la dura pietra vada ricercando i legni più vergini, negligendo quelli stagionati… Sotto di noi passa qualsiasi cosa: felci, ginestre, terriccio, fogliame, rigagnoli, sterpaglia, rametti, ogni tanto anche un po’ di neve: vogliamo forse snobbare i gradi di “OR” duramente conquistati sul campo? Dalla chiesetta dell’Alpe Loccia, un breve tratto di portage completa la gita massonica. Un’antica salita estiva - per quanto mi riguarda - in mezzo alla nebbia e alla pioggia…: il Massone oggi ha porto l’altra guancia, una guancia soleggiata, una guancia al riparo dai pericoli delle valanghe, una guancia di condivisione, anche se in quella condivisione il meno navigato sono io… ma basta esserne consci…
Grazie Pia, grazie Danilo.

Cosa aggiungere:
.....Almeno per Tapio, una nuova.....tettù ci stai prendendo gusto al "ravanozzi"....specialità del giorno lo "ski-di-misto"....rovi-erba-sasso? non ha prezzo!
.....Ho rivisto la croce del Massone, "impassibile" nel tempo: croci di vetta e "crocette" di libro...non fanno per me.
Fabiuz....ravanando, ravanando, alla fine più che la montagnola....è stato il divertimento e l' Ing ci aspettava col frustino:-)....essì, nemmeno la mia -tosse continuativa- lo ha impietosito! (urge ricovero!)
Grazie Da, Grazie Tapio.
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