Monte Tambura m.1890 Solitaria Invernale Alpi Apuane


Publiziert von accoilli , 25. März 2013 um 11:57.

Region: Welt » Italien » Toskana
Tour Datum:21 März 2013
Wandern Schwierigkeit: T5+ - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Alpi Apuane   I 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1400 m
Abstieg: 1400 m
Strecke:Resceto,sentiero n°166,Passo della Focolaccia,discesa sul versante nord o Carcaraia,attraversamento fino quasi sotto la verticale della vetta,ripida salita a riprendere la cresta nord,ultimo ripido ed esposto tratto della cresta nord fino in vetta,ritorno per la stessa via.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A12,uscita Massa,Canevara,Gronda,Resceto.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Idem
Unterkunftmöglichkeiten:Bivacco Aronte al Passo della Focolaccia

Dopo il tentativo non riuscito di un paio di settimane fa,causa il maltempo e la neve troppo abbondante e fresca,che non ci consentiva di avanzare,facendoci sprofondare spesso fino a quasi tutta la gamba,finalmente dopo una giornata super piovosa,le previsioni meteo mettono per l'indomani, tempo bellissimo,garantendo una giornata di sole pieno,tipicamente invernale.....la salita al monte Tambura era programmata con il mio amico Massimo,con me nel precedente tentativo,ma la sera prima, causa un inderogabile impegno,mi avvisava della sua impossibilità nel venire....cosa faccio? non posso rinunciare a tutta una serie di circostanze favorevoli !...Sveglia alle 3.30,caricata la macchina, partenza con destinazione Massa,per poi proseguire per il piccolo paese di Resceto,incassato e nascosto dentro le strette valli, ai piedi dei colossi Apuani....ore 6.10,parcheggio la macchina e comincio a preparami,fa freddo e tutto intorno a me tace,ore 6.30 partenza...mi incammino sul sentiero n° 166,che ricordo molto bene fino dai tempi della mia gioventù,quando lo percorsi per la prima volta,infatti per me è uno dei sentieri più duri,impervi e accidentati della catena Apuana,solo il n°166 bis è ancora peggio.....all'inizio sale con pendenze modeste e su strada larga,poi alla diramazione con la famosa Via Vandelli,comincia a salire sempre di più,su fondo pietroso,ciottoloso,superando alcune frane di brecciame,giungendo ad un piccolo boschetto.Supero un tratto  impegnativo,poi sulla mia sx appare la bella guglia di Piastra Marina,una prelibatezza per gli arrampicatori.Da qui,voltandomi verso ovest,cioè verso il mare,la vista è già stupenda...all'orizzonte appare la Corsica con le sue montagne tutte innevate,poi sono ben visibili la Gorgona,la Capraia e l'Isola d'Elba....continuo a salire,consapevole che più in alto il panorama diverrà ancor più vasto e spettacolare.Superato un durissimo tratto alquanto ripido e sconnesso,superando facili passaggi in roccia con l'aiuto delle mani,sono in vista del grande Ricovero dei cavatori e qui inizia ad esserci la neve....affronto un tratto nevoso ghiacciato e dopo un capitombolo che mi riporta al punto di partenza senza conseguenze,capisco che è ora di mettere i ramponi !..Attrezzatomi del necessario,risalgo l'interminabile dislivello per il Passo della Focolaccia,percorrendo l'innevatissima strada marmifera, che dopo numerose svolte, passando sotto la Coda del Cavallo e la meravigliosa Punta Carina (un'aguzza Guglia di roccia),con un delicato traverso,mi conduce finalmente al tanto agognato Passo....2.30 ore di duro cammino !Quassù è tutto deserto,non ci sono tracce di predecessori,nè di cavatori,insomma non c'è anima viva,però davanti a me,si apre ai miei occhi uno dei più grandi scenari apuani ...sulla sx l'imponente monte Pisanino che in veste invernale è davvero incomparabile,poi tutta la bianca catena dell'Appennino Tosco Emiliano,poi sulla mia dx,la cresta nordovest del monte Tambura,che era nei miei progetti per la salita....purtroppo oggi, le condizioni non sono ideali,ci sono notevoli cornici che sporgono e che ne fanno una salita rischiosa,allora che fare?...rinunciare ? per la seconda volta e dopo questa sfacchinata?...non Io !...non mi arrendo facilmente....mi guardo intorno,mi affaccio fra 2 roccioni tagliati dai cavatori,sul versante nord della Carcaraia,un ondulato e immacolato versante innevatissimo è davanti a me,potrei tentare un'avventurosa traversata sperando di non sprofondare troppo,ma poi come sarà la risalita verso la cresta sommitale?...il cuore batte forte,voglio assolutamente arrivare lassù. Scendo un ripido pendio ghiacciato,e mi immetto sulle gobbe nevose della Carcaraia,comincio la traversata, cercando un percorso logico,che mi consenta di guadagnare quota, evitando tratti con cumuli di neve riportata....con molta fatica, attraverso un lungo tratto,a volte ridiscendendo un pò e superata una valanghetta,mi porto sotto la corniciata cresta nordovest,in vista del ripido pendio ghiacciato sotto la vetta. Qui osservo la cresta e individuo il punto ottimale dove superare la cornice ed immettermi sulla cresta sommitale....mi avventuro sul ripido e luccicante pendio,i ramponi mordono alla grande e io lentamente guadagno metri,concedendomi alcune soste per prender fiato.Giungo a pochi metri dal passaggio,guardo giù....sono pieno di adrenalina,ma è necessaria per affrontare la delicata parte finale della salita....mi aggrappo sopra la cornice e pianto nella neve ghiacciata tutta la piccozza,legata a me con due cordini e un moschettone,scavalco la cornice nel punto più agevole e con attenzione ritorno in posizione eretta...ora davanti a me,l'ultimo immacolato pendio della cresta sommitale,avanzo lentamente,piantando la mia picca passo dopo passo,una scivolata qui non sarebbe alquanto gradita...supero un tratto di neve riportata e da qui la pendenza piano piano diminuisce,fino a farmi toccare,dopo ben 4 ore, il punto più alto....sono sulla vetta !!....incontenibile la gioia,l'emozione,la soddisfazione....tutto intorno a me è divinamente stupendo,il panorama è infinito......la vetta una lingua di neve larga non più di un metro e mezzo,pianto la piccozza e mi abbandono totalmente al sublime spettacolo offertomi dalla grazia del Signore....resto in silenzio e cerco di dare un nome a tutte le vette che mi circondano,a tutti i luoghi conosciuti...alla fine, getto il mio sguardo giù per i dirupi e le varie creste della montagna osservandone la bellezza e l'eleganza....poi faccio le foto di rito e mi preparo ad una delicata e attenta discesa.....superato il punto più difficile e pericoloso,dopo aver disceso il ripido pendio ghiacciato,mi sento più sollevato e rilassato....avendo nel cuore, ancora vive le emozioni appena vissute,ripercorro sulle mie stesse tracce lasciate all'andata,tutto il versante tortuoso della Carcaraia,risalendo infine nuovamente al Passo della Focolaccia. Ora tiro un sospiro di sollievo,i pericoli oggettivi sono finiti e mi posso concedere una visita con pausa pranzo e riposo al Bivacco Aronte....dopo essermi dissetato,sfamato e riposato,serrato bene il Bivacco,ho iniziato con calma e attenzione la mia lunghissima e interminabile discesa....superando con molta concentrazione il primo tratto con neve,ormai data l'ora, molto molle,che formava ad ogni passo, un bello strato di zoccolo nevoso sotto ai ramponi,rendendo così il mio cammino snervante e lento.Terminata l'agonia della neve marcia,inizio stanchissimo la tortuosa discesa  sul famigerato n°166....che non solo è accidentato e ripido,ma è anche interminabile.....mi bruciano i piedi ed ho le ginocchia doloranti,se non fosse per le immagini dei momenti appena vissuti che mi passano per la mente,questa discesa la definirei un vero calvario...dopo 1 ora e 45 di sofferenza,ecco la mia auto,pronta ad accogliermi semi distrutto.....per oggi la mia bellissima gita è finita,sono fisicamente nella macchina,ma con il cuore e l'anima ancora volo felice sul manto nevoso di quella punta solitaria,che resterà impressa a lungo nella mia mente......
Grazie Tambura,per avermi offerto la possibilità di raggiungerti........................

Tourengänger: accoilli


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Kommentare (3)


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Laura. hat gesagt:
Gesendet am 27. März 2013 um 15:47
Marco...sono senza parole...i complimenti per un'impresa così sono quasi banali.
La relazione fa capire molto bene l'adrenalina che dovevi avere in corpo e l'entità della salita...
Resceto...ci sono stata tanti, tanti anni or sono.

accoilli hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. März 2013 um 17:09
Grazie Laura,è stata davvero una grande giornata,non volevo rinunciare a quella stupenda vetta....per fortuna son riuscito a trovare una via,non banale ma meno rischiosa della cresta...da lassù uno spettacolo unico....le devi provare!!

Laura. hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. März 2013 um 17:30
tu chiama...io vedrò di esserci!
Altrimenti rischismo di fare come quegli amici che tutte le volte che s'incontrano dicono"ci si deve vedere", ma non si vedono mai!!!


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