Monte Tambura m.1890 Traversata invernale cresta Sud - cresta Nordovest

Partiamo da Resceto alle 7.00 in punto,abbiamo in mente di fare la traversata della Tambura,la terza vetta della catena Apuana,salendo al passo Tambura,per poi percorrere la cresta Sud e scendere per la cresta Nordovest e terminare il grande giro,scendendo con l'impervio e interminabile sentiero n°166....subito un vento gelido,ci avverte che sarà una giornata dura e fredda,ma noi non ci scoraggiamo...con Maurizio infatti,saliamo di buon passo fin sotto la Finestra Vandelli,dove troviamo la prima neve,ovviamente ghiacciata!...Maurizio sale dritto senza ramponi,aiutandosi con gli alberelli presenti,io calzo i ramponi quasi subito e raggiungo con erta salita ghiacciata,la finestra vandelli. Poco dopo vengo raggiunto da Maurizio e insieme cominciamo a salire verso l'alto Passo Tambura....il sentiero estivo,completamente ricoperto di neve è comunque facilmente intuibile...saliamo superando con traversi esposti,alcuni profondi canaloni,poi in prossimità del passo,decidiamo di voltare a sx e salire dritti in cresta,evitando un tratto molto esposto con neve malsicura...qui il vento si fa sentire con violenza e prepotenza,quasi a volerci dire...oggi quassù,il protagonista sono io....cominciamo a salire la cresta sud.nella prima parte in alcune zone priva di neve... noi ci fidiamo di piu dei sassi scoperti,che non della neve che data l'esposizione a sud,comincia a mollare e così decidiamo di passare di lì...a circa metà della cresta,troviamo un buon innevamento e ci avventuriamo sul filo....superiamo alcuni tratti esposti e impegnativi,poi attacchiamo il pendio finale....è sempre molto emozionante,percorrere la cresta finale e malgrado il vento forte,raggiungiamo il punto più alto...questa montagna è per eccellenza, quella che offre il panorama più bello delle alpi Apune...oggi  abbiamo cielo terso e aria limpidissima,vediamo le isole Capraia e Gorgona,nonchè l'Isola d'Elba,la Corsica con le sue montagne innevate,il gruppo dell'Argentera e tutte le montagne dell'Appennino circostanti...purtroppo ci è reso impossibile soffermarci a lungo ad ammirae lo spettacolo offertoci,il freddo,dopo le poche foto,ci costringe a scendere velocemente....dalla calotta sommitale,il pendio verso nordovest è subito ripido e il manto nevoso,si presenta di puro ghiaccio durissimo...scendiamo con la massima cautela,passo dopo passo,il rampone morde appena e la picca non penetra nemmeno mezzo centimetro...l'adrenalina e la tensione salgono altissime....senza distrazioni e con lo sguardo fisso sui piedi,riusciamo a raggiungere la sella,dove ha inizio la cresta nordovest,qui il vento sembra volercene...raffiche fortissime ci costringono a voltarci per evitare le punture negli occhi della neve sollevata con impeto...tra una folata e l'altra,ripartiamo...la cresta ben innevata,si presenta abbastanza facile,perdiamo quota lentamente e l'unica attenzione è rivolta alle cornici di neve verso nord,sul versante della Carcaraia. Superato il monte Crispo,la cresta scende in modo più evidente e in circa mezz'ora,superando un ultimo ripido pendio,siamo al passo della Focolaccia,reso meno deturpato dall'estrazione smisurata di marmo,dalla neve presente in loco,rendendo l'ambiente circostante quasi gradevole...ci togliamoi i ramponi e raggiungiamo il bivacco Aronte,dove sottovento ci gustiamo finalmente il nostro pranzo con vista mare spettacolare...un ultimo grande sforzo ci è ora richiesto,dalla lunghissima e accidentata discesa verso Resceto,con il sentiero n°166,uno dei più tosti delle Apuane...dopo circa 7 ore ,siamo nuovamente alla macchina,anche questa è andata...che giornata!!...sentimenti ed emozioni sempre grandi,si rinnovano ogni volta, su queste belle montagne...come potrei vivere senza la possibilità di salirvi??