Alpi Apuane - Traversata Monte Contrario-Monte Cavallo-Tambura-Focoletta

Partenza dal Rifugio Orto di Donna 1493 m. Sarà con noi anche una solitaria escursionista incontrata al rifugio: Eleonora.
Con una stradina si sale a una vecchia cava di marmo e al Passo delle Pecore 1611 m.
Qui inizia la traccia di cresta, dapprima senza problemi, poi via via più ripida e molto esposta e sempre ben riconoscibile, spesso ci si attacca anche a qualche roccia o all'erba. Infine senza grossi problemi siamo in vetta al temuto Monte Contrario 1789 m. Scendiamo ora lungo il costone est, ripidissimo. La traccia per fortuna è sempre visibile, si scende dentro un canale erboso, poi si risale in parte un altro rilievo, per poi scendere alla Foce di Cavallo 1700 m.  Qui dopo una breve discesa, iniziamo a traversare verso Nord-Est con l'intento di raggiungere la Foce di Cardeto, passiamo vicino a una grande voragine ( grotta ), poi arriviamo sull'orlo di un vallone difficilmente valicabile, e ci tocca risalire per passare in luogo più agevole, un ultimo tratto che passa vicino a rocce con ondulazioni contorte, e siamo alla Foce di Cardeto 1642 m ( il toponimo Foce stà per Passo ). Ora risaliamo a destra il costone nord, dapprima un pò boscoso, poi erboso e roccioso, arrivati nel punto che la cresta si impenna ( lo scorso anno traversai a sinistra ), proseguiamo per la via più diretta, c'è anche un antico chiodo, e giungiamo sulla cima nord del Monte Cavallo: la seconda come altezza. Scendiamo verso Sud.Est a una prima selletta, poi alla seconda dove arriva da sinistra l'erboso e ripido Canale Cambron ( possibile via di fuga ). Ora abbiamo davanti la "vela" rocciosa della cima principale, si entra nella placca a destra ae aiutati da un cavetto metallico, guadagniamo la cresta che ci porterà in vetta al Secondo Cavallo 1895 il più alto. Poi di cresta si passa dalla terza cima ( non quotata ) 1870 m circa e di cresta ancora anche alla quarta 1874 m. Ora si scende a una sella erbosa dove a destra avverrà la discesa, ma prima andiamo all'ultima cima, quella quotata 1851 m e affacciata a precipizio sul Passo della Focolaccia e sulla sua grande cava di marmo. Tornati alla sella precedente, scendiamo a ovest su traccia dapprima incerta, per arrivare sul primo sentiero sottostante, con cui traversiamo a sinistra, per confluire poi nel sentiero Cai 167 e andare con questo in breve alla Forcella di Porta 1746 m. A questo passo un riparo di fortuna è stato scavato nella roccia.
Ora con una breve discesa andiamo nei pressi del Bivacco Aronte e arriviamo al Passo della Focolaccia 1660 m. Attraversiamo parte della cava e ne usciamo lungo la salita al Tambura, qui faccio una deviazione a sinistra entrando nel versante della "Carcaraia", su un sentierino didattico dei -1000, che vuole collegare tutte le grotte più profonde della zona, appunto over -1000 metri. Arrivo all'ingresso dell'Abisso Roversi, in verità in superficie è poco imponente, è presente un cartello didattico con la storia della sua esplorazione. Dopo la divagazione culturale, riguadagno il sentiero del costone Nord-Ovest del Tambura, che passa da un elvazione : Monte Crispo e poi raggiunge la vetta maxima del Tambura 1890. Qui il sentiero svolta decisamente verso sud, scende al Passo della Tambura. Qui incontriamo la "Via Vandelli" ( storica via che collega la Padania al mare ). Noi restiamo  in discesa sul lato sinistro del passo, dopo poco abbandoniamo la Via Vandelli al suo destino, per proseguire verso sud sotto il monte Focoletta, e dopo averlo aggirato, ne saliamo il costone sud-est fino alla sua cima 1678 m. Ora l'insano proposito è quello di scendere il costone Sud -Ovest del Monte Focoletta, una nuova traccia ( almeno T4 ) è appena apparsa sulle carte a base OSMap, ma non è una buona cosa inserire percorsi invisibili. Infatti la discesa si rivela subito molto laboriosa, e destreggiarsi tra i vari risalti rocciosi senza alcuna traccia porta via molto tempo, e siamo già abbondantemente appagati, un rapido cenno di intesa, e si risale, fortunatamente senza bisogno di tornare sul Monte Focoletta, infatti nel punto dove c'è uno strano manufatto circolare, parte una sorta di cengia ( dove c'è anche una piccola galleria artificiale semi-occlusa ) che ci riporta sul sentiero a sud della vetta, da dove discendiamo alla Focetta dell'Acqua Fredda 1600. Siamo al margine della vecchia Cava delle Gruzze. Qui il sentiero scende a destra ( ovest ) passa da un dismesso edificio di servizio della cava, poi anche con alcuni laschi cavi metallici, si scende ripidamente fino al Rifugio Nello Conti 1421 m. Vero nido d'aquila vista mare.